Più di 750.000 “predatori” sessuali a caccia di bambini, sono connessi a internet in modo continuativo * 40 milioni di bambini nel mondo sono vittime di abusi sessuali: 1 bambina su 4 e 1 bambino su 9 hanno subito qualche forma di abuso sessuale prima di compiere i 18 anni

sabato 28 novembre 2009

IL TURISMO PEDOSESSUALE

Nove milioni di bambine, un milione di ragazzini. Un giro d’affari da 250 miliardi.   Ono al turismo sessualettantamila viaggiatori, giovani, colti, reddito medio, che ogni anno lasciano l’Italia (salda in testa alle classifiche dei predatori) a caccia di sesso proibito. Cifre così enormi da sembrare inventate. Invece sono i dati del nuovo rapporto conseguente l’ultima indagine statistica sul turismo sessuale. Questa attività ha raggiunto dimensioni globali già dagli anni '70 con la crescita economica dei paesi industrializzati e l'abbassamento dei costi aerei, nonché sistemi di agevolazione che le agenzie di viaggio promuovono x accaparrarsi clientela, in conseguenza alla sempre maggiore richiesta, senza scrupoli pur di far soldi, come al solito. I paesi di maggiore offerta di turismo pedosessuale sono: Brasile, Thailandia, Filippine, Sri Lanka, Nepal, Bangladesh, Columbia, Venezuela e altri tra i paesi più poveri dell’America Latina e dell’Asia, Russia, Polonia, Bulgaria e Romania nella vecchia e "civile" Europa. Questo orribile commercio avviene quasi sempre con la complicità delle autorità perché il turismo sessuale ha triplicato no al turismo sessuale il numero di turisti, i governi perciò sanno, ma tacciono perché quel denaro serve comunque a ridurre il deficit della bilancia dei pagamenti. Per turismo sessuale si intende un sistema illecito, o a volte para-legale, di sfruttamento della prostituzione. Il turista cerca in questi paesi stranieri una “merce” difficile da ottenere nei paesi d'origine: soprattutto minori ma anche donne. In questi luoghi il turista può attuare comportamenti criminali senza correre il rischio di essere punito in quanto affiancato da strutture apparentemente legali come agenzie di viaggio che sono invece copertura di attività illecite. I minori sono venduti molto spesso dalle famiglie stesse convinteno al turismo sessuale di avviarli ad una vita migliore. La causa principale è la povertà che definisce quindi chiaramente come questo fenomeno non sia altro che espressione del divario economico tra i paesi ricchi e quelli poveri. Sono circa 80mila ogni anno i maschi italiani che si recano all'estero per soddisfare i loro bassi istinti, ponendo l’Italia è al primo posto, tra i Paesi europei, nel praticare quella ignobile attività chiamata «turismo sessuale» a discapito soprattutto di bambine (e bambini).

Il turista sessuale è maschio nell’ 80-85% dei casi, tra i 20 e i 40 anni, appartenente alle diverse classi sociali. In crescita le donne. Nel turista sessuale e nel pedofilo abita “la netta sensazione di non essere arrestato”: su circa 2 milioni i minori sfruttati sessualmente nel mondo, per un giro d’affari di oltre 5 miliardi di dollari all’anno, è ancora esiguo il numero di coloro che sono perseguiti dalla legge, Il cliente di turismo sessuale non ha coscienza di compiere qualcosa di illecito e pensa di controllare la situazione, quindi è più pericoloso del pedofilo, contribuisce ad alimentare il mercato della prostituzione minorile e procura lauti guadagni alle agenzie turistiche che si occupano dello speciale viaggiatore: dall’annuncio pubblicitario (a volte camuffato, altre volte chiaro ed inequivocabile), all’arrivo ai "servizi", destinazione, alla sistemazione in hotel, o piccoli residence comprensivi dei "particolno al turismo sessualeari servizi". Anche i media diffondono largamente l’immagine della vacanza in stretta analogia con quella della libertà sessuale, permettendo al turista, in cerca di avventure esotiche, di disfarsi delle costrizioni morali e sociali che regolano i comportamenti della vita quotidiana.

Nel Sud del mondo esistono oggi milioni di persone che, più per costrizione che per scelta,  si prostituiscono con clienti provenienti soprattutto da Stati Uniti, Europa (e Italia) e Giappone. L'aspetto più vergognoso del turismo sessuale è proprio quello legato alla prostituzione minorile, le più colpite sono le bambine tra gli 8 e i 16 anni.no al turismo sessuale Lo stato italiano contrasta questo spregevole turismo con leggi ridicole, che non mettono affatto timore nel compiere queste torture ai bambini, vige una legge del 1998 che condanna dai 6 mesi ai 3 anni questo reato, e praticamente nessuno è mai stato arrestato per più di qualche giorno, come il recidivo, a cui nonno al turismo sessuale è mai stato impedito di continuare a fare i suoi viaggetti di piacere. Ecco spiegato perché siamo al primo posto in Europa, finché non si decide di contrastare veramente la pedofilia piuttosto che il turismo pedosessuale ed anche il mercato pedoporno con leggi severe e pena certa, senza benefici di vario tipo, massima severità, nessuna condizione, chi compie questi schifosi   reati va in galera per lungo tempo a riflettere su quanto fa schifo, quando il nostro governo attuerà la mano pesante allora non ci saranno più turisti sessuali, staranno tutti al fresco, senza clima esotico. NON PERMETTIAMO AL NOSTRO GOVERNO DI FREGARSENE DEI BAMBINI CHE SOFFRONO!!!

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RISULTATI SONDAGGIO CASTRAZIONE CHIMICA

Risultati del sondaggio con votazione sulla castrazione chimica:

SI alla castrazione chimica 38%

NO alla castrazione chimica 6%

contrario alle punizioni corporali 5%

meglio la castrazione totale 51%

Risultati del sondaggio con votazione sul bracciale elettronico imposto ai pedofili:

SI 92%
NO 02%

AIUTIAMO MARIAPIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE

Ci associamo a questa iniziativa proposta dal gruppo: MOVIMENTO CIVILE CONTRO LA PEDOFILIA - GLI ATTIVISTI, ricevuta da Monia Lorenzetti in favore di Maria Pia e le sue bambine



RAGAZZI INVIAMO OGNI 8 DEL MESE QUESTO MESSAGGIO ALLE AUTORITA’ ITALIANA/BELGA PER AIUTARE MARIA PIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE, RAPITE DAL PADRE CHE CON IL NONNO ED ALTRE SPREGEVOLI PERSONE ABUSA DI LORO.



LA BOZZA MAIL DA INVIARE E’:

Sono stato(a) informato(a), via internet, della vicenda della Signora MAOLONI Maria-Pia e delle sue due bambine, Fiona e Milla ANTONINI.

Sono scioccato(a) di sapere che queste due bambine, rapite in Italia, sono oggi, sequestrate in Belgio e affidate alla loro famiglia paterna, sospettata di abusi sessuali .

Sono più di 1148 giorni (3 anni) che la loro mamma, MAOLONI Maria-Pia, rimane senza notizie delle sue bambine. Per altro, la famiglia materna che risiede in Belgio non può nemmeno avere dei contatti con Fiona e Milla, le loro nipotine.

Le devo dire che ho delle difficoltà a capire questa situazione e la domanda che le faccio e’ :

Per quale motivo Fiona e Milla sono state private di qualsivoglia contatto sia con la loro mamma sia con la loro famiglia materna, e perché questa situazione perdura da cosi tanto tempo ?

Voglio sperare che Lei mi potrà aiutare a capire e a rispondere a questa domanda.



Distinti saluti.



COGNOME e NOME



GLI INDIRIZZI A CUI MANDARLA:

taoufik.bensaida@cfwb.be ;spj.mons@cfwb.be ;dgde@cfwb.be ;110@childfocus.org ;jacques.barrot@ec.eeuropa.eu ;stefaan.declerck@just.fgov.be ;laetitia.lambot@cfwb.be ;info@laurette-onkelinx.be ;info@wathelet.fed.be;info@diplobel.fed.be;infodesk@ohchr.org;cbu@unicef.be ;brussels@unicef.org ; amnestynews@amnesty.fr; webmestre@amnesty.fr ;EO@ombudsman.europa.eu; drozenberg@liguedh.be; ldh@liguedh.be ;urgent-action@ohchr.org ; tb-petitions@ohchr.org; 1503@ohchr.org; epbrussels@europarl.europa.eu;roseline.demoustier@just.fgov.be; jean.gautier@diplobel.fed.be; andrew.drzemczewski@coe.int;eo@ombudsman.europa.eu; cdcj@coe.int ; rapt-parental@just.fgov.be ;kinderontvoering@just.fgov.be ;otp.informationdesk@icc-cpi.int ;contact@ajefrance.com;francesco.crisafulli@esteri.it; segreteria.bruxelles@esteri.it; ambbruxelles@esteri.it;segreteria.mons@esteri.it; segreteria.frattini@esteri.it; dgit4@esteri.it; autoritacentrali.dgm@giustizia.it;segrpart.dag@giustizia.it; vicecapodipartimento.dag@giustiziacert.it; giovannipaolo.nuvoli@giustizia.it;segreteria.dgcivile.dag@giustizia.it;










PEDOFILIA IN ITALIA le cifre

Sono 854 ogni anno i bambini scomparsi in Italia dal 1996, più di due al giorno, di cui 380 non sono ancora stati trovati . Sette bambini su mille subiscono violenze, mentre due milioni sono nel mondo i piccoli schiavi del sesso, venduti dai duecento ai mille dollari l'uno. Due bambini al giorno in Italia sono oggetto di abusi sessuali. Negli ultimi quattro anni le violenze su minori sono cresciute di oltre il 90%, passando da 305 nel '96 a 470 nel '97 a 534 nel '98 fino a 586 nel 1999. Mille i processi svolti per reati le cui vittime sono bambini abusati e maltrattati, per un terzo sotto i tre anni. Nella metà dei casi si tratta di violenze sessuali, seguite da abuso fisico (33 %), trascuratezza (21,8%) e abuso psicologico (19,8%). Ma si stima che i casi di pedofilia in Italia siano 21000 all'anno. E la nuova frontiera Internet ? Sono 7650 i siti pedofili identificati e censurati nel 1999, il 55% negli Stati Uniti, il 13% nell'est europeo, il 5% in medio oriente. Ma si stima che possono essere 10 volte tanto. 300 sono le organizzazioni pedofile che si definiscono "culturali", 15 in Italia. Il mercato on-line della pedofilia ha un giro d'affari di oltre 5 miliardi di dollari: solo il settore delle videocassette frutta 280 milioni di dollari. Una foto costa in media 30 dollari ma arriva facilmente a 100 per le violenze e le scene con animali.
Dati: Censis, Telefono Azzurro, Criminalpol

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