Più di 750.000 “predatori” sessuali a caccia di bambini, sono connessi a internet in modo continuativo * 40 milioni di bambini nel mondo sono vittime di abusi sessuali: 1 bambina su 4 e 1 bambino su 9 hanno subito qualche forma di abuso sessuale prima di compiere i 18 anni

sabato 28 novembre 2009

PEDOFILIA IN RETE

La pedofilia in rete, il giudice minorile di Napoli  Melita Cavallo, vice presidente dell'Associazione italiana dei giudici minorili, dalla sua lunga esperienza afferma che "La colpa è di Internet e della continua diffusione di giornali pornografici e di cGiudice Melita Cavallo assette hard. E' per colpa di Internet e della pornografia se nelle persone dalla sessualità deviata nascono certi stimoli, che poi portano a queste tragedie. L'aumento della pedofilia è dovuto anche a Internet. Tutti i fenomeni di perversione si rafforzano se i pervertiti possono incontrarsi e scambiarsi materiali, come succede nella Rete, dove chi ha i mezzi può comprarsi i bambini, e dove l'anonimato e l'unione fanno la forza. Nelle perquisizioni domiciliari dei pedofili troviamo sempre video cassettepedointernet pornografiche con bambini. Nelle classi agiate chi vuole può comprarsi queste cassette o anche i bambini attraverso Internet. Chi vive in situazioni di degrado si arrangia come può. Ma sia i ricchi che i poveri rientrano nella stessa categoria di deviazione sessuale e di criminalità". ho avuto tanti casi di pedofili che si scambiavano cassette... Internet permette a questi pervertiti di collegarsi ad altri che hanno lo stesso vizio, permette di scambiarsi questo materiale pornografico, per loro è la pacchia...".

La dott.ssa Giuliana Proietti, psicologa di Ancona, afferma che “Non è Internet ad aver inventato la pedofilia, ma è attraverso questo mezzo che essa si è diffusa enormemente, creando l'allarmismo sociale cheDott.ssa Giuliana Proietti ben conosciamo e che è, in moltissimi casi, più che giustificato. Mettere insieme fantasie sessuali, desideri parafiliaci, indirizzi reali e virtuali per poter acquisire materiale pedopornografico, scambiarsi notizie in chat, osservare con una webcam le violenze che vengono perpetrate sui bambini, ha indubbiamente favorito il diffondersi e l'aggravarsi del fenomeno. La  possibilità di conoscere e scambiare materiale con altri pedofili, il poter fruire liberamente di questo materiale finisce inoltre per renderlo 'normale', per mettere il soggetto pedofilo in condizione di giustificare le sue pulsioni. Un altro aspetto negativo è che Internet produce l'escalation deipedofilo arrestato comportamenti, alla ricerca di emozioni sempre più forti, magari costruendo sempre più sofisticate trappole per bambini, sotto la forma di innocenti siti internet, che si occupano di cartoni animati e di figurine. D'altro canto però, questi scambi in rete permettono agli investigatori di seguire on line i navigatori sospetti, infiltrarsi in chat pedofile, creare siti-trappola dove far cadere in massa un gruppo di cybernavigatori attratti sessualmente dai bambini. Internet insomma può essere un modo per sublimare il proprio interesse pedofilo, neutralizzando la possibilità che vi sia un vero e proprio passaggio all'atto”.

Lo stato contrasta la pedofilia in rete con le seguenti leggi del luglio 1998:

Pornografia - Chiunque usi minori per esibizioni porno o produrre materiale a luci rosse, sarà punito con la reclusione da 6 mesi a 12 anni e con una multa da 50 a 500 milioni. Lo stesso dicasi per chi commercia in questo materiale.

Internet - Chi, anche per via telematica, distribuisce, divulga o pubblicizza il materiale porno (nonché informazioni finalizzate all'adescamento o allo sfruttamento sessuale di minori) rischia da uno a 5 anni di carcere e una multa da 5 a 100 milioni.

Materiale porno - Anche chi regala ("cede") materiale porno di questo tipo è punibile: reclusione fino a tre anni o multa da 3 a 10 milioni. Come pure è vietato comprare o detenere alcunché abbia a che fare con lo sfruttamento sessuale dei minori (giornali, cassette...).
Pene previste - Reclusione fino a tre anni o multa non inferiore a3 milioni.

Ad oggi queste leggi sono state messe in pratica pochissime volte, sempre col minimo di bimbi in internet pena previsto, nonostante le condanne previste già di per se siano lievi, praticamente frodando il fisco si rischia di più che abusare di un bambino e trafficare materiale pedopornografico. Nessun pedofilo al dunque paga con una pena esemplare, questo purtroppo gli permette di continuare tranquillamente a commettere il reato. Lo stato trascura l’elemento base x sconfiggere la pedofilia, mettere leggi severissime, che escludano a prescindere i vari benefici di legge a causa della gravità di tale reato, ci vuole la “mano pesante”, ma invece tutto continua ad essere come sempre, basterebbe che venissero controllati continuamente gli IP dei recidivi, basterebbe che chi commette reato di diffusione di materiale pedopornografico venisse controllato severamente, invece chi viene smascherato continua sempre a fare scambio illecitomorte della felicità in rete, continua ad essere protetto dalla privacy che gli garantisce l’anonimato. La pedofilia in rete aumenta sempre, questo è un dato di fatto che rileva il fallimento di queste leggi troppo deboli e tolleranti, è chiaro che non si prende in considerazione la gravità del problema, altrimenti vorremmo sapere perché non si pratica la “tolleranza zero”, la “mano pesante” o come altro si voglia chiamare l’attuazione di leggi severe che garantiscano la pena certa. Quando si sentono notizie di tentati linciaggi davanti ai commissariati, di richieste di pena capitale, di voglia di torturare i pedofili, invece di gridare allo scandalo, lo stato dovrebbe capire che tali atteggiamenti sono la conseguenza di queste leggi leggere, della consapevolezza che il pervertito di turno la passerà liscia, come tutti quelli prima e dopo di lui.

Nessuno vuole tornare al medioevo, tutti deprechiamo la tortura, come anche la giustizia sommaria, ma tutti noi vogliamo che si faccia giustizia, vera, severa, efficace, perché chi commette violenza sui bambini non merita pietà, non merita di essere considerato un uomo e perdere i diritti che spettano ad ogni essere umano, per quanto è disumano il reato che ha commesso.

Pedofilo ricercato, clicca sulla foto x vedere il video VEDI IL VIDEOGUARDALO BENE, POTRESTI ESSERE TU AD AVERLO VISTO

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RISULTATI SONDAGGIO CASTRAZIONE CHIMICA

Risultati del sondaggio con votazione sulla castrazione chimica:

SI alla castrazione chimica 38%

NO alla castrazione chimica 6%

contrario alle punizioni corporali 5%

meglio la castrazione totale 51%

Risultati del sondaggio con votazione sul bracciale elettronico imposto ai pedofili:

SI 92%
NO 02%

AIUTIAMO MARIAPIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE

Ci associamo a questa iniziativa proposta dal gruppo: MOVIMENTO CIVILE CONTRO LA PEDOFILIA - GLI ATTIVISTI, ricevuta da Monia Lorenzetti in favore di Maria Pia e le sue bambine



RAGAZZI INVIAMO OGNI 8 DEL MESE QUESTO MESSAGGIO ALLE AUTORITA’ ITALIANA/BELGA PER AIUTARE MARIA PIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE, RAPITE DAL PADRE CHE CON IL NONNO ED ALTRE SPREGEVOLI PERSONE ABUSA DI LORO.



LA BOZZA MAIL DA INVIARE E’:

Sono stato(a) informato(a), via internet, della vicenda della Signora MAOLONI Maria-Pia e delle sue due bambine, Fiona e Milla ANTONINI.

Sono scioccato(a) di sapere che queste due bambine, rapite in Italia, sono oggi, sequestrate in Belgio e affidate alla loro famiglia paterna, sospettata di abusi sessuali .

Sono più di 1148 giorni (3 anni) che la loro mamma, MAOLONI Maria-Pia, rimane senza notizie delle sue bambine. Per altro, la famiglia materna che risiede in Belgio non può nemmeno avere dei contatti con Fiona e Milla, le loro nipotine.

Le devo dire che ho delle difficoltà a capire questa situazione e la domanda che le faccio e’ :

Per quale motivo Fiona e Milla sono state private di qualsivoglia contatto sia con la loro mamma sia con la loro famiglia materna, e perché questa situazione perdura da cosi tanto tempo ?

Voglio sperare che Lei mi potrà aiutare a capire e a rispondere a questa domanda.



Distinti saluti.



COGNOME e NOME



GLI INDIRIZZI A CUI MANDARLA:

taoufik.bensaida@cfwb.be ;spj.mons@cfwb.be ;dgde@cfwb.be ;110@childfocus.org ;jacques.barrot@ec.eeuropa.eu ;stefaan.declerck@just.fgov.be ;laetitia.lambot@cfwb.be ;info@laurette-onkelinx.be ;info@wathelet.fed.be;info@diplobel.fed.be;infodesk@ohchr.org;cbu@unicef.be ;brussels@unicef.org ; amnestynews@amnesty.fr; webmestre@amnesty.fr ;EO@ombudsman.europa.eu; drozenberg@liguedh.be; ldh@liguedh.be ;urgent-action@ohchr.org ; tb-petitions@ohchr.org; 1503@ohchr.org; epbrussels@europarl.europa.eu;roseline.demoustier@just.fgov.be; jean.gautier@diplobel.fed.be; andrew.drzemczewski@coe.int;eo@ombudsman.europa.eu; cdcj@coe.int ; rapt-parental@just.fgov.be ;kinderontvoering@just.fgov.be ;otp.informationdesk@icc-cpi.int ;contact@ajefrance.com;francesco.crisafulli@esteri.it; segreteria.bruxelles@esteri.it; ambbruxelles@esteri.it;segreteria.mons@esteri.it; segreteria.frattini@esteri.it; dgit4@esteri.it; autoritacentrali.dgm@giustizia.it;segrpart.dag@giustizia.it; vicecapodipartimento.dag@giustiziacert.it; giovannipaolo.nuvoli@giustizia.it;segreteria.dgcivile.dag@giustizia.it;










PEDOFILIA IN ITALIA le cifre

Sono 854 ogni anno i bambini scomparsi in Italia dal 1996, più di due al giorno, di cui 380 non sono ancora stati trovati . Sette bambini su mille subiscono violenze, mentre due milioni sono nel mondo i piccoli schiavi del sesso, venduti dai duecento ai mille dollari l'uno. Due bambini al giorno in Italia sono oggetto di abusi sessuali. Negli ultimi quattro anni le violenze su minori sono cresciute di oltre il 90%, passando da 305 nel '96 a 470 nel '97 a 534 nel '98 fino a 586 nel 1999. Mille i processi svolti per reati le cui vittime sono bambini abusati e maltrattati, per un terzo sotto i tre anni. Nella metà dei casi si tratta di violenze sessuali, seguite da abuso fisico (33 %), trascuratezza (21,8%) e abuso psicologico (19,8%). Ma si stima che i casi di pedofilia in Italia siano 21000 all'anno. E la nuova frontiera Internet ? Sono 7650 i siti pedofili identificati e censurati nel 1999, il 55% negli Stati Uniti, il 13% nell'est europeo, il 5% in medio oriente. Ma si stima che possono essere 10 volte tanto. 300 sono le organizzazioni pedofile che si definiscono "culturali", 15 in Italia. Il mercato on-line della pedofilia ha un giro d'affari di oltre 5 miliardi di dollari: solo il settore delle videocassette frutta 280 milioni di dollari. Una foto costa in media 30 dollari ma arriva facilmente a 100 per le violenze e le scene con animali.
Dati: Censis, Telefono Azzurro, Criminalpol

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