Più di 750.000 “predatori” sessuali a caccia di bambini, sono connessi a internet in modo continuativo * 40 milioni di bambini nel mondo sono vittime di abusi sessuali: 1 bambina su 4 e 1 bambino su 9 hanno subito qualche forma di abuso sessuale prima di compiere i 18 anni

lunedì 15 febbraio 2010

PROFILO PSICOLOGICO DEL PEDOFILO

Il massimo organo di lotta alla pedofilia è la Polizia Postale, specializzata in reati informapedofilia in retetici ha nel tempo approfondito il fenomeno dell'adescamento in rete, dove i pedofili  minacciano maggiormente i bambini, l'ottimo lavoro di questo reparto di polizia comincia attraverso la formazione di un comparto sanitario, il Centro di Neurologia e Psicologia Medica, composto da medici e psicologi, che si occupa di prevenzione e repressione del crimine. Con lo sviluppo di Internet, questi ricercatori si sono occupati anche di pedofilia on line, studiando in particolare il modus operandi del pedofilo.
Attraverso il progetto
OLDPEPSY si è potuto così tracciare, dei soggetti che hanno subito una denuncia, un profilo criminologico digitale, che registra i comportamenti in Internet ed un profilo criminologico più generale, che riporta le caratteristiche ricorrenti dei soggetti indagati. pedofilia in rete
A questo si è affiancato un programma di indagine clinica, per comprendere a fondo il fenomeno dal punto di vista scientifico. E’ stato anche possibile tracciare un profilo comportamentale dei minori, cioè il tipo di comportamento tenuto dai ragazzi che interagiscono su internet con i pedofili.
Il profilo psicologico del pedofilo viene effettuato nello studio dei comportamenti avuti con altri pedofili, nelle operazioni di scambio di materiale e di esperienze, nelle interazioni con un agente della Polizia Postale sotto copertura che si finge, a seconda delle circostanze, un bambino o un altro pedofilo. E’ stato così possibile stabilire gli orari di collegamento, le chat, l’hardware ed il software più utilizzati, il luogo dal quale il pedofilo si connette in rete. pedofilia in rete
Un profilo psicologico redatto da un criminologo, normalmente viene elaborato su una singola persona, un serial killer generalmente, e può essere abbastanza preciso, mentre quello su persone diverse che hanno in comune la pedofilia può essere solo approssimativo, similare nel comportamento dell'azione pedofila, ma comunque diverso nella vita sociale x determinare un risultato ben preciso, l'età del pedofilo, ad esempio, comprende una fascia larghissima, è più giovane rispetto a quella che si potrebbe immaginare, queste le relative percentuali: 10-20 anni: 3%; 21-30: 44%; 31-40: 27%; 41-50: 11%; 51-60: 14%, oltre i 60 anni: 1%). Naturalmente ci si riferisce ad un campione di pedofili che agiscono in Internet e dunque la giovane età potrebbe essere correlata a questo fattore.
La maggior parte possiede un livello di cultura medio, 65% diplomati, il 7% con licenza elementare, il 5% laureati,
il restante tra licenza media inferiore e altro. pedofilia in rete
Sono pochissimi i pedofili che hanno precedenti penali specifici, il 5%, questo conferma la scarsa capacità giuridica dovuta a leggi inadeguate e indulgenti nei loro confronti,
Il pedofilo on line è dunque una persona bene integrata socialmente ed estranea agli ambienti criminali.
Sono soprattutto celibi (67%), coniugati o conviventi (23%), poi vedovi, divorziati, separati, pochissimi sono i singles (1%), sono quasi tutti maschi,
pedofilia femminile (4%).
Il pedofilo desidera raggiungere la soddisfazione sessuale e ritrovare la fiducia nelle proprie capacità sessuali attraverso il rapporto con i bambini. Non si sente ‘malato’, tanto che difficilmente si rivolge ad uno psicologo per essere curato. E’ invece perfettamente consapevole di effettuare azioni illegali e pertanto si muove con circospezione per mantenere segreti i suoi comportamenti. Conosce i gusti ed i desideri dei bambini ed è molto scaltro nel chiedere ai ragazzi informazioni sui loro hobbies, i gusti, gli interessi proponendogli anche oggetti o situazioni per lui particolarmente interessanti.
Non si tratta dunque, come si vede, di non accettare le caramelle dagli sconosciuti: la cosa è molto più complessa. pedofilia in rete
Ricordando che tutto questo studio si basa esclusivamente sui sistemi comportamentali del cyberpedofilo, cioè quello che agisce e tenta adescamenti tramite internet, si specifica che, il luogo di connessione più utilizzato è la propria abitazione (93% dei casi), dal luogo di lavoro il 6%, da un Internet Cafè solo un pedofilo ogni cento. Le fasce orarie di connessione più utilizzate: 13-20: 34%, 20-24 32%, 8-13: 9%, 01-08: 23%.
Quanto ai bambini, quelli che sono considerati maggiormente a rischio sono quelli particolarmente curiosi, che hanno un buon rapporto con il proprio corpo (capaci dunque di inviare facilmente una foto) e che amano entrare in contatto con figure adulte.
Se un bambino infatti è piuttosto introverso, poco disponibile a parlare di sé, a condividere le proprie scoperte ed esperienze, in questo caso corre sicuramente meno rischi di entrare in contatto con un pedofilo on line. 
I genitori devono mantenere sempre la massima attenzione alla navigazione dei loro figli, considerando che adolescenti di un’età compresa tra gli 8 ed i 13 anni, il 34% si è imbattuto sui siti pornografici ed il 18% ha almeno una volta incontrato un adulto on line, che ha proposto conversazioni su tematiche sessuali.pedofilia in rete Internet dunque, non basta mai ripeterlo, può essere uno strumento pericoloso per i bambini e la pericolosità maggiore sta nel fatto che il bambino non dovrebbe mai essere lasciato solo e libero di navigare su Internet.
Questo blog fornisce programmi adatti al controllo della navigazione, spiega come usarli, come istallarli, siamo sempre e comunque pronti ad aiutare e consigliare chi vuole proteggere e difendere i bambini, e accogliamo volentieri chi può darci aiuto e consigli x farlo al meglio.

fonte dei dati: polizia postale, Dott.ssa Giuliana Proietti, psicolinea

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RISULTATI SONDAGGIO CASTRAZIONE CHIMICA

Risultati del sondaggio con votazione sulla castrazione chimica:

SI alla castrazione chimica 38%

NO alla castrazione chimica 6%

contrario alle punizioni corporali 5%

meglio la castrazione totale 51%

Risultati del sondaggio con votazione sul bracciale elettronico imposto ai pedofili:

SI 92%
NO 02%

AIUTIAMO MARIAPIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE

Ci associamo a questa iniziativa proposta dal gruppo: MOVIMENTO CIVILE CONTRO LA PEDOFILIA - GLI ATTIVISTI, ricevuta da Monia Lorenzetti in favore di Maria Pia e le sue bambine



RAGAZZI INVIAMO OGNI 8 DEL MESE QUESTO MESSAGGIO ALLE AUTORITA’ ITALIANA/BELGA PER AIUTARE MARIA PIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE, RAPITE DAL PADRE CHE CON IL NONNO ED ALTRE SPREGEVOLI PERSONE ABUSA DI LORO.



LA BOZZA MAIL DA INVIARE E’:

Sono stato(a) informato(a), via internet, della vicenda della Signora MAOLONI Maria-Pia e delle sue due bambine, Fiona e Milla ANTONINI.

Sono scioccato(a) di sapere che queste due bambine, rapite in Italia, sono oggi, sequestrate in Belgio e affidate alla loro famiglia paterna, sospettata di abusi sessuali .

Sono più di 1148 giorni (3 anni) che la loro mamma, MAOLONI Maria-Pia, rimane senza notizie delle sue bambine. Per altro, la famiglia materna che risiede in Belgio non può nemmeno avere dei contatti con Fiona e Milla, le loro nipotine.

Le devo dire che ho delle difficoltà a capire questa situazione e la domanda che le faccio e’ :

Per quale motivo Fiona e Milla sono state private di qualsivoglia contatto sia con la loro mamma sia con la loro famiglia materna, e perché questa situazione perdura da cosi tanto tempo ?

Voglio sperare che Lei mi potrà aiutare a capire e a rispondere a questa domanda.



Distinti saluti.



COGNOME e NOME



GLI INDIRIZZI A CUI MANDARLA:

taoufik.bensaida@cfwb.be ;spj.mons@cfwb.be ;dgde@cfwb.be ;110@childfocus.org ;jacques.barrot@ec.eeuropa.eu ;stefaan.declerck@just.fgov.be ;laetitia.lambot@cfwb.be ;info@laurette-onkelinx.be ;info@wathelet.fed.be;info@diplobel.fed.be;infodesk@ohchr.org;cbu@unicef.be ;brussels@unicef.org ; amnestynews@amnesty.fr; webmestre@amnesty.fr ;EO@ombudsman.europa.eu; drozenberg@liguedh.be; ldh@liguedh.be ;urgent-action@ohchr.org ; tb-petitions@ohchr.org; 1503@ohchr.org; epbrussels@europarl.europa.eu;roseline.demoustier@just.fgov.be; jean.gautier@diplobel.fed.be; andrew.drzemczewski@coe.int;eo@ombudsman.europa.eu; cdcj@coe.int ; rapt-parental@just.fgov.be ;kinderontvoering@just.fgov.be ;otp.informationdesk@icc-cpi.int ;contact@ajefrance.com;francesco.crisafulli@esteri.it; segreteria.bruxelles@esteri.it; ambbruxelles@esteri.it;segreteria.mons@esteri.it; segreteria.frattini@esteri.it; dgit4@esteri.it; autoritacentrali.dgm@giustizia.it;segrpart.dag@giustizia.it; vicecapodipartimento.dag@giustiziacert.it; giovannipaolo.nuvoli@giustizia.it;segreteria.dgcivile.dag@giustizia.it;










PEDOFILIA IN ITALIA le cifre

Sono 854 ogni anno i bambini scomparsi in Italia dal 1996, più di due al giorno, di cui 380 non sono ancora stati trovati . Sette bambini su mille subiscono violenze, mentre due milioni sono nel mondo i piccoli schiavi del sesso, venduti dai duecento ai mille dollari l'uno. Due bambini al giorno in Italia sono oggetto di abusi sessuali. Negli ultimi quattro anni le violenze su minori sono cresciute di oltre il 90%, passando da 305 nel '96 a 470 nel '97 a 534 nel '98 fino a 586 nel 1999. Mille i processi svolti per reati le cui vittime sono bambini abusati e maltrattati, per un terzo sotto i tre anni. Nella metà dei casi si tratta di violenze sessuali, seguite da abuso fisico (33 %), trascuratezza (21,8%) e abuso psicologico (19,8%). Ma si stima che i casi di pedofilia in Italia siano 21000 all'anno. E la nuova frontiera Internet ? Sono 7650 i siti pedofili identificati e censurati nel 1999, il 55% negli Stati Uniti, il 13% nell'est europeo, il 5% in medio oriente. Ma si stima che possono essere 10 volte tanto. 300 sono le organizzazioni pedofile che si definiscono "culturali", 15 in Italia. Il mercato on-line della pedofilia ha un giro d'affari di oltre 5 miliardi di dollari: solo il settore delle videocassette frutta 280 milioni di dollari. Una foto costa in media 30 dollari ma arriva facilmente a 100 per le violenze e le scene con animali.
Dati: Censis, Telefono Azzurro, Criminalpol

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