Più di 750.000 “predatori” sessuali a caccia di bambini, sono connessi a internet in modo continuativo * 40 milioni di bambini nel mondo sono vittime di abusi sessuali: 1 bambina su 4 e 1 bambino su 9 hanno subito qualche forma di abuso sessuale prima di compiere i 18 anni

lunedì 3 maggio 2010

1250 FOTO DI BAMBINI TORTURATI e 140.000 file pedo-pornografici terrificanti

Pedofilia e sadismo= bambini seviziati… BASTA, SI DEVE IMPEDIRE IN OGNI MODO, NON DEVE SUCCEDERE!!!
Difficilmente si scopre chi produce questi schifosi filmati, ce  sempre un’organizzazione criminale ben proteggiamoli organizzata, dietro questo terrificante mercato, arrivare ai responsabili principali x la polizia è quasi impossibile, vuoi per mancanza di mezzi (economici) necessari, piuttosto che la volontà di costruire un’indagine su scala mondiale (la provenienza dei file è l’Asia, il Sudamerica).
Ma fortunatamente è più facile scoprire chi detiene questo materiale, a tal proposito è d’obbligo una precisazione: “chi compra e scambia materiale pedopornografico è ugualmente colpevole di chi lo produce, è anche la sua mano a torturare il bambino, le normative italiane si stanno adeguando a questo concetto, infliggendo pene severe, l’acquisto, lo scambio, la richiesta di video tanto orrendi, rende vivo il mercato e di conseguenza si continua a produrre… si continua a torturare i bambini”.
 Francesco Tadini, figlio del pittore Emilio, noto gallerista d’arte milanese è stato trovato in possesso di molti video e circa 1.250 immagini contenenti anche bambini seviziati, Francesco Tadinitorturati e costretti ad atti sadici e di autoerotismo, un totale di 140.000 file nel suo pc e nelle sue chiavette usb.
Tadini inizialmente era stato chiamato a rispondere del reato di atti sessuali in cambio di denaro con minorenne, dalle indagini conseguenti venne perquisita la sua casa e trovati i file, x cui adesso dovrà rispondere anche del reato di detenzione di  materiale pedo-pornografico, ma per ora di risposte non ne ha date, visto che davanti al GIP si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il gallerista era già stato interrogato nella prima indagine, il 17 febbraio scorso dal pubblico ministero Antonio Sangermano, sullo sfruttamento di no violenza giovani ragazze straniere. Secondo quanto ricostruito dalle indagini,  Francesco Tadini avrebbe avuto rapporti con prostitute minorenni e, a suo carico, ci sarebbero anche alcune intercettazioni telefoniche che dimostrerebbero la sua volontà di avere incontri sessuali con bambine.
Questa indagine il 26 gennaio scorso, ha portato a 11 arresti di romeni, albanesi e di un italiano accusati di aver gestito un giro di prostitute rom tra Milano e Pavia.
Al gallerista viene contestato di avere avuto rapporti sessuali con una ragazzina che aveva meno di 16 anni, che il 21 dicembre scorso incontrava in via Vincenzo Russo e pagata 500 euro.
Sempre a quanto si è appreso, riguardo a questo incontro Tadini avrebbe confessato, dicendostop pedoporno però che credeva che la ragazza fosse maggiorenne. A carico dell'uomo ci sarebbero numerose intercettazioni telefoniche, dalle quali è emerso che il gallerista milanese sarebbe stato disposto a pagare "da 1000 a 4000 euro" per avere incontri con bambine dai 3 ai 10 anni, incontri che però non ci sono mai stati. Stando alle indagini, il gallerista, dopo l'incontro del 21dicembre scorso con la prostituta minorenne (mai identificata), avrebbe telefonato a una prostituta romena di nome Elena, la quale gli aveva procurato l'incontro con la minorenne, per chiederle se riusciva a procurargli bambine molto piccole. Nella telefonata Tadini avrebbe detto di essere disposto a pagare "da 1000 a 4000 euro" per avere incontri con bambine dai 3 ai 10 anni, incontri che però non ci sarebbero mai stati, inoltre le avrebbe anche chiesto se era possibile picchiarle durante gli incontri.

 

 

 

Attualmente il cinquantenne Francesco Tadini è in galera, in custodia cautelare, in silenzio, forse per la vergogna, personaggio pubblico, conosciuto nel mondo dell’arte, organizzatore di grandi mostre, promotore  dell’associazione culturale “spazio Tadini” dove non è più presidente x sua scelta dopo le accuse di cui sopra, uomo di cultura, pacifico, sensibile alla solidarietà, nessuno avrebbe mai potuto pensare che fosse capace di tanto orrore, anche se, nonostante le prove appaiano schiaccianti, finchè non verràno pedoporno stabilita la sua colpevolezza, è giusto che goda del dubbio d’innocenza. Quello che ci auguriamo è che, dopo un giusto processo, stabilita con certezza la colpevolezza, ci sia finalmente una condanna esemplare.
Il sadismo nella pedofilia fa rabbrividire, probabilmente nessuno di noi riuscirebbe a guardare quelle foto, che ritraggono bambini sofferenti mentre vengono seviziati, ci fa male solo leggerlo, ma questo ci deve dare una maggiore forza x gridare il nostro sdegno, la nostra voglia di giustizia, x tutti i bambini vittime di questi orchi, x tutti i non in vendita bambini, x tutti noi, x il bambino che resta per sempre in ognuno di noi. Cristo, come è possibile che questi esseri facciano parte della nostra stessa razza umana? Cosa ce rimasto di umano in questi esseri?
CI VUOLE  IL MASSIMO DELLA SEVERITA’, DEVONO PAGARE CON GLI ANNI DI GALERA, CI VUOLE UNA CONDANNA ESEMPLARE.

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RISULTATI SONDAGGIO CASTRAZIONE CHIMICA

Risultati del sondaggio con votazione sulla castrazione chimica:

SI alla castrazione chimica 38%

NO alla castrazione chimica 6%

contrario alle punizioni corporali 5%

meglio la castrazione totale 51%

Risultati del sondaggio con votazione sul bracciale elettronico imposto ai pedofili:

SI 92%
NO 02%

AIUTIAMO MARIAPIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE

Ci associamo a questa iniziativa proposta dal gruppo: MOVIMENTO CIVILE CONTRO LA PEDOFILIA - GLI ATTIVISTI, ricevuta da Monia Lorenzetti in favore di Maria Pia e le sue bambine



RAGAZZI INVIAMO OGNI 8 DEL MESE QUESTO MESSAGGIO ALLE AUTORITA’ ITALIANA/BELGA PER AIUTARE MARIA PIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE, RAPITE DAL PADRE CHE CON IL NONNO ED ALTRE SPREGEVOLI PERSONE ABUSA DI LORO.



LA BOZZA MAIL DA INVIARE E’:

Sono stato(a) informato(a), via internet, della vicenda della Signora MAOLONI Maria-Pia e delle sue due bambine, Fiona e Milla ANTONINI.

Sono scioccato(a) di sapere che queste due bambine, rapite in Italia, sono oggi, sequestrate in Belgio e affidate alla loro famiglia paterna, sospettata di abusi sessuali .

Sono più di 1148 giorni (3 anni) che la loro mamma, MAOLONI Maria-Pia, rimane senza notizie delle sue bambine. Per altro, la famiglia materna che risiede in Belgio non può nemmeno avere dei contatti con Fiona e Milla, le loro nipotine.

Le devo dire che ho delle difficoltà a capire questa situazione e la domanda che le faccio e’ :

Per quale motivo Fiona e Milla sono state private di qualsivoglia contatto sia con la loro mamma sia con la loro famiglia materna, e perché questa situazione perdura da cosi tanto tempo ?

Voglio sperare che Lei mi potrà aiutare a capire e a rispondere a questa domanda.



Distinti saluti.



COGNOME e NOME



GLI INDIRIZZI A CUI MANDARLA:

taoufik.bensaida@cfwb.be ;spj.mons@cfwb.be ;dgde@cfwb.be ;110@childfocus.org ;jacques.barrot@ec.eeuropa.eu ;stefaan.declerck@just.fgov.be ;laetitia.lambot@cfwb.be ;info@laurette-onkelinx.be ;info@wathelet.fed.be;info@diplobel.fed.be;infodesk@ohchr.org;cbu@unicef.be ;brussels@unicef.org ; amnestynews@amnesty.fr; webmestre@amnesty.fr ;EO@ombudsman.europa.eu; drozenberg@liguedh.be; ldh@liguedh.be ;urgent-action@ohchr.org ; tb-petitions@ohchr.org; 1503@ohchr.org; epbrussels@europarl.europa.eu;roseline.demoustier@just.fgov.be; jean.gautier@diplobel.fed.be; andrew.drzemczewski@coe.int;eo@ombudsman.europa.eu; cdcj@coe.int ; rapt-parental@just.fgov.be ;kinderontvoering@just.fgov.be ;otp.informationdesk@icc-cpi.int ;contact@ajefrance.com;francesco.crisafulli@esteri.it; segreteria.bruxelles@esteri.it; ambbruxelles@esteri.it;segreteria.mons@esteri.it; segreteria.frattini@esteri.it; dgit4@esteri.it; autoritacentrali.dgm@giustizia.it;segrpart.dag@giustizia.it; vicecapodipartimento.dag@giustiziacert.it; giovannipaolo.nuvoli@giustizia.it;segreteria.dgcivile.dag@giustizia.it;










PEDOFILIA IN ITALIA le cifre

Sono 854 ogni anno i bambini scomparsi in Italia dal 1996, più di due al giorno, di cui 380 non sono ancora stati trovati . Sette bambini su mille subiscono violenze, mentre due milioni sono nel mondo i piccoli schiavi del sesso, venduti dai duecento ai mille dollari l'uno. Due bambini al giorno in Italia sono oggetto di abusi sessuali. Negli ultimi quattro anni le violenze su minori sono cresciute di oltre il 90%, passando da 305 nel '96 a 470 nel '97 a 534 nel '98 fino a 586 nel 1999. Mille i processi svolti per reati le cui vittime sono bambini abusati e maltrattati, per un terzo sotto i tre anni. Nella metà dei casi si tratta di violenze sessuali, seguite da abuso fisico (33 %), trascuratezza (21,8%) e abuso psicologico (19,8%). Ma si stima che i casi di pedofilia in Italia siano 21000 all'anno. E la nuova frontiera Internet ? Sono 7650 i siti pedofili identificati e censurati nel 1999, il 55% negli Stati Uniti, il 13% nell'est europeo, il 5% in medio oriente. Ma si stima che possono essere 10 volte tanto. 300 sono le organizzazioni pedofile che si definiscono "culturali", 15 in Italia. Il mercato on-line della pedofilia ha un giro d'affari di oltre 5 miliardi di dollari: solo il settore delle videocassette frutta 280 milioni di dollari. Una foto costa in media 30 dollari ma arriva facilmente a 100 per le violenze e le scene con animali.
Dati: Censis, Telefono Azzurro, Criminalpol

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