Più di 750.000 “predatori” sessuali a caccia di bambini, sono connessi a internet in modo continuativo * 40 milioni di bambini nel mondo sono vittime di abusi sessuali: 1 bambina su 4 e 1 bambino su 9 hanno subito qualche forma di abuso sessuale prima di compiere i 18 anni

venerdì 25 giugno 2010

LUCA BIANCHINI CONDANNATO… in ritardo

Luca Bianchini è stato condannato a 17 anni di carcere, perché colpevole di aver commesso tre stupri nella capitale tra l’aprile e il luglio del 2009, il p.m. Antonella Nespola ne chiedeva 15, lui si è sempre dichiarato l'arresto di L. Bianchini innocente, alla conferma della prova del DNA trovato sulle vesti delle vittime, che risultava inequivocabilmente suo, il ragionier Bianchini insisteva nella sua innocenza, chiedendo di ripetere il test, ma anche nella seconda prova il DNA risultava essere suo.
Anche l'alibi non reggeva, inoltre ha cambiato versione più volte, il garage dove commetteva gli stupri era del suo condominio, chiudeva la bocca delle sue vittime con del nastro adesivo, usando forbici e fascette da
il dolore delle vittime elettricista, trovate nel suo appartamento, una delle vittime riuscì a leggere parzialmente la targa del suo violentatore, che corrispondevano a quella della sua macchina 
Insomma, la colpevolezza di Luca Bianchini sembra certa, manca solo la sua confessione, ma non è questo che vogliamo sottolineare, quanto il fatto che queste donne hanno subito una violenza sessuale da un pervertito che già era conosciuto dalle forze dell'ordine, che questi stupri potevano essere evitati, se la legge non fosse stata x l'ennesima volta permissiva e tollerante, se la legge non avesse rimesso in libertà uno stupratore quando poteva tenerlo x anni nelle patrie galere.
Il fatto: nel 1996 Bianchini cercò di violentare una vicina di casa intrufolandosi con una Luca Bianchini scusa nel suo appartamento. La donna reagì e si salvò anche grazie all’aiuto del figlio di 10 anni che si aggrappò con tutta la forza ai capelli dell’intruso.
Per quel fatto il ragioniere romano venne scagionato dal
gip perché ritenuto incapace di intendere e di volere, x cui torna alla sua vita normale, da persona normale che non mostra alcun segno di squilibrio mentale, continua il suo lavoro di ragioniere (ragionando perfettamente), diventa segretario di un circolo del partito democratico, svolge le sue mansioni senza alcun problema di incapacità di intendere e volere, ne prima, ne dopo la sentenza che lo scagionò dalle sue colpe.

Viene da chiederci, x l'ennesima volta, perché la legge permette ad uno stupratore di farla
la giustizia franca, usando queste scappatoie che risultano essere completamente false, è palese che il ragioniere ragiona perfettamente.
Se dal 1996 avesse scontato una decina di anni di galera x aver tentato di violentare la madre di un bimbo di 10 anni, siamo sicuri che dopo 3 anni di libertà ritrovata, le voglie di stuprare le 3 donne se le sarebbe fatte passare, senza poi valutare che, nei 13 anni passati dall'altro tentato stupro, nessuno ci assicura che Luca Bianchini non abbia stuprato altre donne, che magari sono rimaste in silenzio, senza denunciare il fatto, considerando che solo il 25% delle violenze sessuali vengono denunciate.
Anche questo è da tenere in seria considerazione, non può stupire che le vittime degli stupratori non vadano a sporgere denuncia, perché sanno di non essere tutelate dalla legge, che dopo averle sottoposte ad interrogazioni, spesso umilianti, come anche le visite mediche di verifica, non gli rende giustizia, liberando lo stupratore
Purtroppo finchè le normative di legge non
articolo vengono adeguate alla gravità del reato, gli stupri, gli abusi, le molestie, le violenze fisiche, mentali e sessuali non diminuiranno mai, si deve eliminare completamente la possibilità di ottenere benefici di legge, si deve condannare sempre al massimo della pena prevista, anzi si deve adeguare la condanna alla tolleranza zero, severità senza perdono x chi stupra.
Una donna che subisce una violenza sessuale viene sottoposta ad un trauma che va oltre lo
il dolore delle vittime stupro, le ferite fisiche si curano e si rimarginano in un tempo definito, quelle mentali spesso durano x tutta la vita, rendere giustizia alle vittime di questi pervertiti è il minimo che lo stato dovrebbe fare, vedere che non viene fatto nemmeno quel poco, deve essere molto doloroso, come se il medico che dovrebbe curarti, al contrario ti infetta le ferite.
Purtroppo l'essere umano, non riconosce la gravità delle cose finché non le vive in prima
giustizia persona, forse è colpa di questo sistema, che ci allontana, ci divide in razze, che non conosce più la solidarietà, che prende in considerazione solo quello che viene proposto dai media, anche il dolore di chi subisce una violenza, non esiste, se non è la televisione a mostrarlo.
Luca Bianchini è stato condannato, giustizia è fatta, tutti felici e contenti, ma nessuno osa dire alle 3 donne che ha stuprato, che potevano evitare questo trauma, se la legge arrestasse gli stupratori, invece di liberarli. firma

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venerdì 18 giugno 2010

ESSERE OMERTOSI NON CI AIUTA A VIVERE MEGLIO…

ESSERE OMERTOSI NON CI AIUTA A VIVERE MEGLIO

E NON CI SCARICA LA COSCIENZA!!!!!!!!!!!!!

  


Da qualche tempo si fa duro lo “stato di accusa” nei confronti della Chiesa e delle gravi colpe di cui si son macchiati alcuni prelati.


Da un lato all’altro del mondo, non si parla d’altro se non di come il Papa e alcuni vescovi abbiano insabbiato delitti di pedofilia, perpetrati da appartenenti al clero, nel corso degli anni.

pedofilia nella chiesa

Le dure accuse nei confronti della Chiesa e del Papa, stanno rischiando di piegare nel vero senso della parola, il cattolicesimo in quanto tale, distogliendoci dal vero problema: l’omertà!


Tutti ci stiamo scagliando contro la Chiesa che si è macchiata di pedofilia, senza pensare che i primi ad essere omertosi siamo noi!


Il problema della larga diffusione di questo maledetto male, nasce infatti dalla nostra poca attenzione riguardo questa piaga e dalla scarsa voglia di dedicare ad essa la giusta collocazione nel vivere di tutti i giorni: denunciare un’azione pedofila è un nostro dovere!!!!


E’ di certo un fatto gravissimo che il delitto di pedofilia sia svolto per mano di un prete (suscita altrettanto scandalo un’azione illegale compiuta da un tutore dell’ordine) in quanto essi rappresentano persone nelle quali dovremo avere cieca fiducia e non un nascosto terrore.


Forse il problema serio è proprio questo, ritrovare l’orco in colui il quale dovrebbe invece proteggerci.

pedofilia nella chiesa


Ma, per contro, non esiste il “prete pedofilo”. Semmai possiamo parlare di “pedofilo vestito da prete


La pedofilia non è una prerogativa del clero: è diffusa in tutti i ceti sociali, in tutte le razze e in tutte le religioni.


Pochi di noi infatti, dedicano attenzione alle notizie sul turismo sessuale, che sta dilagando e del quale abbiamo minori notizie.


Padri di famiglia, con un “serio lavoro”, una “seria vita” di tutti i giorni e un irreprensibile “immagine”, volano da un capo all’altro del mondo, in posti dove la povertà “la fa da padrona”, pagando a volte fior di quattrini, altre volte “tozzi di pane” per avere rapporti sessuali con minori.


contro il turismo sessuale 

Il turismo sessuale è più diffuso di quanto noi pensiamo.
E non si parla solo di bambini al di sotto degli 11 anni, ma anche di minori dagli 11 ai 18. l’abuso sessuale non ha età!
Diventa aberrante quando coinvolge bimbi molto piccoli, ma la stessa aberrazione la si deve avere nei confronti di chi abusa sessualmente di un minore in età adolescenziale.


Il pericolo maggiore dell’abuso mirato a un adolescente è che esso venga ucciso per essere messo a tacere.
Un bimbo piccolo ha minore affidabilità nei suoi racconti, ma un adolescente è più “pericoloso” da quel punto di vista.


Quindi, mettiamo su una bilancia anche gli omicidi a sfondo sessuale.


Il caso stesso di Elisa Claps, il quale corpo è stato ritrovato nel sottotetto di una chiesa a 17 anni dalla sua scomparsa, deve obbligatoriamente farci riflettere!
E’ semplicemente colpa della chiesa in quanto tale se Elisa è sparita, oppure la concausa è stata l’omertà dei cittadini?
Possibile che un essere umano sia letteralmente sparito in pieno giorno, senza che nessuno notasse nulla?
Possibile che quel corpo sia rimasto lì per ben DICIASSETTE ANNI, senza che occhio umano ne vedesse i poveri resti?
Possibile che tra di noi ALIENI della verità, esistano solo due UMANE collaboratrici domestiche che abbiano visto?


Elisa Claps Vale la pena di mettere un serio dubbio su ogni nostra azione, considerando anche il fatto che, tanti di noi hanno avuto occasione di notare “stranezze” nell’atteggiamento dei possibili sospettati, “stranezze” che però hanno il riflettore puntato soltanto ora che si è ritrovato il corpo.


Ecco che si rincomincia a ballare, tra indignati, giornali affamati di notizie e “scampate vittime” che finalmente possono parlare avendo ora meno paura di ciò che potrebbero subire come ritorsione della loro denuncia.


E pur vero che lo Stato italiano, è povero di leggi efficaci per arginare e debellare questa piaga umana, ma è altrettanto vero che il nostro aiuto compila la metà stessa della legge.


Siamo bravi a raggrupparci in “cerchi” lamentosi, senza però dare un serio sguardo a ciò che ci succede intorno.


Tutti abbiamo in mano l’arma carica per la caccia alle streghe, e nessuno di noi per contro, prende con quella stessa mano la cornetta di un telefono per denunciare i fatti gravi che, son sicura, tutti noi o quasi abbiamo visto o sentito una volta nella vita.


Pronti a puntare il dito…..poco svelti a puntarlo verso chi davvero abusa di un minore. Pronti a condividere un link, poco abili a farlo quando parla di omertà.


La pedofilia non è un’influenza che al calare della brutta stagione passa e va!


Essa rimane ben radicata, e viene anche nutrita e coccolata da tutti coloro che dicono o pensano “ah no……io non ho visto…non voglio problemi”!!!


SI DEVE PARTIRE DAL CONTRASTARE LA NOSTRA OMERTA’ E LA NOSTRA SCARSA INFORMAZIONE IN MERITO, SE SI VUOLE COMINCIARE A COMBATTERE LA PEDOFILIA.



Fabiana P. autore dell’articolo



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venerdì 11 giugno 2010

Pedofilia e pedopornografia nella comunità romana dei bengalesi

L'orrore viene scoperto casualmente, vengono arrestati due bengalesi di 32 e 22 anni, nel bengalesi in corteo telefonino del più giovane ce un video agghiacciante, un bambino di 4 anni che viene stuprato ripetutamente, in breve si scopre che il video è conosciuto da quasi tutta la comunità bengalese romana, residente alla Garbatella, ma nessuno di loro aveva denunciato il fatto.
Inizia un'immediata indagine che porta all'autore del video, sempre bengalese, questo filmato era una specie di promo, che serviva a dimostrare che tipo di materiale pedopornografico si poteva comprare attraverso questi mostri, l'indagine prosegue e coinvolge oltre 50 persone, nella bengalese in questura perquisizione dell'abitazione dell'autore del video si trovano 50 cd e fotografie di bambini costretti a subire rapporti sessuali, si scopre anche che oltre le foto ed i video offrivano prestazioni sessuali con minori, un vero e proprio giro di prostituzione minorile, sembra che molti della comunità ne erano al corrente  ma nessuno diceva niente, probabilmente perché tutti traevano dei vantaggi economici da questo.
Adesso che questo schifoso mercato viene a galla, tutti sono pronti a collaborare con la polizia, rilevando cose sempre più orrende, accusandosi a vicenda, tutti dicono di essere stati costretti al silenzio, tutti santi, vittime di, non si capisce, quale carnefice.
festa bengalese La comunità romana dei bengalesi è quella della Garbatella e di centocelle, gli arresti x il momento sono 3, le persone indagate, sospettate di essere coinvolte, sono una cinquantina, ci preme comunicare che la comunità è molto più grande e la maggior parte delle persone sono risultate completamente estranee ai fatti, vogliamo sperare che veramente non sapessero quale orrore si consumava all'interno della loro comunità capitolina, altrimenti questo episodio sarebbe un'altra prova di quello che diciamo da sempre, il silenzio, voltarsi dall'altra parte, restare indifferenti, equivale ad essere complici di esseri tanto spregevoli da usare violenza sui bambini x trarne vantaggi economici, equivale ad essere altrettanto spregevoli. beng9
L'associazione Dhuumcatu, che rappresenta i bengalesi residenti in Italia, appresa la scioccante notizia, dichiara: "Dinanzi alla gravità del reato imputato, l'associazione Dhuumcatu lancia un appello alla comunità, affinché coloro che sono informati dei fatti forniscano immediatamente agli inquirenti ogni elemento utile alle indagini. Rispetto alla gravità dei fatti vogliamo che la magistratura possa svolgere celermente le indagini e non siamo in alcun modo disposti a tollerare omertà e connivenza con gli indagati da parte di settori residuali della comunità".
Proprio in questi giorni la comunità bengalese sta organizzando i festeggiamenti bang7 per il Capodanno Bangla 1417 che si svolgerà dal 20 al 30 maggio 2010 con inaugurazione il 23 nel Parco di Centocelle a Roma.
Anche il delegato del Sindaco di Roma alla sicurezza Giorgio Ciardi, rilascia una dichiarazione: "Uno scenario inquietante per la gravità delle immagini, che fanno emergere come in una realtà, di una comunità ritenuta tendenzialmente sana come quella bengalese, possano annidarsi fenomeni di degrado e depravazione", di qui l'invito alla Comunità del Bangladesh "a collaborare con la polizia municipale e le forze dell'ordine".
Giorgio Cialdi Il video che ha dato inizio alle indagini è stato girato nell'agosto del 2009, mostra un bambino di 4-5 anni che viene costretto a subire abusi sessuali, malgrado le sue urla di dolore, scoperto dagli agenti di polizia municipale dell'VIII Gruppo, diretto dal comandante Antonio Di Maggio, è stato sequestrato su disposizione del sostituto procuratore della Dda della Procura di Roma Carlo Lasperanza.gruppo VIII polizia municipale
Nessuno dei nomi dei bengalesi è stato  pubblicato, l'autore del video era già ospite delle patrie galere dal 20 aprile scorso per detenzione di video con immagini pedo-pornografiche e per rapina, una delle 4 abitazioni perquisite, dove è stato trovato materiale pedopornografico era la sua, degli altri due, si conosce solo l'età, come riferito sopra, 34 e 22 anni, solo 3 le persone arrestate, di oltre 50 indagate, sembra chiaro e logico che un giro del genere coinvolga molte persone, ci aspettiamo molti più arresti nel prossimi giorni, ci aspettiamo che vengano pubblicati i nomi di questi mostri, che vengano espulsi dal nostro paese, ci aspettiamo che venga usato il pugno di ferro, la tolleranza zero, la severità della legge che si usa nel loro paese di origine, dove fanno ben attenzione a commettere reati del genere, ...forse è per questo che li vengono arose bengalesi commettere nel nostro...
Ci scusiamo per le parole forti che stiamo scrivendo, ma quando si maltrattano i bambini, perdiamo il senso di civiltà che sempre ci distingue, in questo caso forse possiamo sembrare razzisti, ma non lo siamo con i bengalesi, ne con nessun altro, lo siamo per i pedofili, che consideriamo di un'altra razza, una razza che non fa parte del genere umano.  

firma

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RISULTATI SONDAGGIO CASTRAZIONE CHIMICA

Risultati del sondaggio con votazione sulla castrazione chimica:

SI alla castrazione chimica 38%

NO alla castrazione chimica 6%

contrario alle punizioni corporali 5%

meglio la castrazione totale 51%

Risultati del sondaggio con votazione sul bracciale elettronico imposto ai pedofili:

SI 92%
NO 02%

AIUTIAMO MARIAPIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE

Ci associamo a questa iniziativa proposta dal gruppo: MOVIMENTO CIVILE CONTRO LA PEDOFILIA - GLI ATTIVISTI, ricevuta da Monia Lorenzetti in favore di Maria Pia e le sue bambine



RAGAZZI INVIAMO OGNI 8 DEL MESE QUESTO MESSAGGIO ALLE AUTORITA’ ITALIANA/BELGA PER AIUTARE MARIA PIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE, RAPITE DAL PADRE CHE CON IL NONNO ED ALTRE SPREGEVOLI PERSONE ABUSA DI LORO.



LA BOZZA MAIL DA INVIARE E’:

Sono stato(a) informato(a), via internet, della vicenda della Signora MAOLONI Maria-Pia e delle sue due bambine, Fiona e Milla ANTONINI.

Sono scioccato(a) di sapere che queste due bambine, rapite in Italia, sono oggi, sequestrate in Belgio e affidate alla loro famiglia paterna, sospettata di abusi sessuali .

Sono più di 1148 giorni (3 anni) che la loro mamma, MAOLONI Maria-Pia, rimane senza notizie delle sue bambine. Per altro, la famiglia materna che risiede in Belgio non può nemmeno avere dei contatti con Fiona e Milla, le loro nipotine.

Le devo dire che ho delle difficoltà a capire questa situazione e la domanda che le faccio e’ :

Per quale motivo Fiona e Milla sono state private di qualsivoglia contatto sia con la loro mamma sia con la loro famiglia materna, e perché questa situazione perdura da cosi tanto tempo ?

Voglio sperare che Lei mi potrà aiutare a capire e a rispondere a questa domanda.



Distinti saluti.



COGNOME e NOME



GLI INDIRIZZI A CUI MANDARLA:

taoufik.bensaida@cfwb.be ;spj.mons@cfwb.be ;dgde@cfwb.be ;110@childfocus.org ;jacques.barrot@ec.eeuropa.eu ;stefaan.declerck@just.fgov.be ;laetitia.lambot@cfwb.be ;info@laurette-onkelinx.be ;info@wathelet.fed.be;info@diplobel.fed.be;infodesk@ohchr.org;cbu@unicef.be ;brussels@unicef.org ; amnestynews@amnesty.fr; webmestre@amnesty.fr ;EO@ombudsman.europa.eu; drozenberg@liguedh.be; ldh@liguedh.be ;urgent-action@ohchr.org ; tb-petitions@ohchr.org; 1503@ohchr.org; epbrussels@europarl.europa.eu;roseline.demoustier@just.fgov.be; jean.gautier@diplobel.fed.be; andrew.drzemczewski@coe.int;eo@ombudsman.europa.eu; cdcj@coe.int ; rapt-parental@just.fgov.be ;kinderontvoering@just.fgov.be ;otp.informationdesk@icc-cpi.int ;contact@ajefrance.com;francesco.crisafulli@esteri.it; segreteria.bruxelles@esteri.it; ambbruxelles@esteri.it;segreteria.mons@esteri.it; segreteria.frattini@esteri.it; dgit4@esteri.it; autoritacentrali.dgm@giustizia.it;segrpart.dag@giustizia.it; vicecapodipartimento.dag@giustiziacert.it; giovannipaolo.nuvoli@giustizia.it;segreteria.dgcivile.dag@giustizia.it;










PEDOFILIA IN ITALIA le cifre

Sono 854 ogni anno i bambini scomparsi in Italia dal 1996, più di due al giorno, di cui 380 non sono ancora stati trovati . Sette bambini su mille subiscono violenze, mentre due milioni sono nel mondo i piccoli schiavi del sesso, venduti dai duecento ai mille dollari l'uno. Due bambini al giorno in Italia sono oggetto di abusi sessuali. Negli ultimi quattro anni le violenze su minori sono cresciute di oltre il 90%, passando da 305 nel '96 a 470 nel '97 a 534 nel '98 fino a 586 nel 1999. Mille i processi svolti per reati le cui vittime sono bambini abusati e maltrattati, per un terzo sotto i tre anni. Nella metà dei casi si tratta di violenze sessuali, seguite da abuso fisico (33 %), trascuratezza (21,8%) e abuso psicologico (19,8%). Ma si stima che i casi di pedofilia in Italia siano 21000 all'anno. E la nuova frontiera Internet ? Sono 7650 i siti pedofili identificati e censurati nel 1999, il 55% negli Stati Uniti, il 13% nell'est europeo, il 5% in medio oriente. Ma si stima che possono essere 10 volte tanto. 300 sono le organizzazioni pedofile che si definiscono "culturali", 15 in Italia. Il mercato on-line della pedofilia ha un giro d'affari di oltre 5 miliardi di dollari: solo il settore delle videocassette frutta 280 milioni di dollari. Una foto costa in media 30 dollari ma arriva facilmente a 100 per le violenze e le scene con animali.
Dati: Censis, Telefono Azzurro, Criminalpol

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