Più di 750.000 “predatori” sessuali a caccia di bambini, sono connessi a internet in modo continuativo * 40 milioni di bambini nel mondo sono vittime di abusi sessuali: 1 bambina su 4 e 1 bambino su 9 hanno subito qualche forma di abuso sessuale prima di compiere i 18 anni

venerdì 11 giugno 2010

Pedofilia e pedopornografia nella comunità romana dei bengalesi

L'orrore viene scoperto casualmente, vengono arrestati due bengalesi di 32 e 22 anni, nel bengalesi in corteo telefonino del più giovane ce un video agghiacciante, un bambino di 4 anni che viene stuprato ripetutamente, in breve si scopre che il video è conosciuto da quasi tutta la comunità bengalese romana, residente alla Garbatella, ma nessuno di loro aveva denunciato il fatto.
Inizia un'immediata indagine che porta all'autore del video, sempre bengalese, questo filmato era una specie di promo, che serviva a dimostrare che tipo di materiale pedopornografico si poteva comprare attraverso questi mostri, l'indagine prosegue e coinvolge oltre 50 persone, nella bengalese in questura perquisizione dell'abitazione dell'autore del video si trovano 50 cd e fotografie di bambini costretti a subire rapporti sessuali, si scopre anche che oltre le foto ed i video offrivano prestazioni sessuali con minori, un vero e proprio giro di prostituzione minorile, sembra che molti della comunità ne erano al corrente  ma nessuno diceva niente, probabilmente perché tutti traevano dei vantaggi economici da questo.
Adesso che questo schifoso mercato viene a galla, tutti sono pronti a collaborare con la polizia, rilevando cose sempre più orrende, accusandosi a vicenda, tutti dicono di essere stati costretti al silenzio, tutti santi, vittime di, non si capisce, quale carnefice.
festa bengalese La comunità romana dei bengalesi è quella della Garbatella e di centocelle, gli arresti x il momento sono 3, le persone indagate, sospettate di essere coinvolte, sono una cinquantina, ci preme comunicare che la comunità è molto più grande e la maggior parte delle persone sono risultate completamente estranee ai fatti, vogliamo sperare che veramente non sapessero quale orrore si consumava all'interno della loro comunità capitolina, altrimenti questo episodio sarebbe un'altra prova di quello che diciamo da sempre, il silenzio, voltarsi dall'altra parte, restare indifferenti, equivale ad essere complici di esseri tanto spregevoli da usare violenza sui bambini x trarne vantaggi economici, equivale ad essere altrettanto spregevoli. beng9
L'associazione Dhuumcatu, che rappresenta i bengalesi residenti in Italia, appresa la scioccante notizia, dichiara: "Dinanzi alla gravità del reato imputato, l'associazione Dhuumcatu lancia un appello alla comunità, affinché coloro che sono informati dei fatti forniscano immediatamente agli inquirenti ogni elemento utile alle indagini. Rispetto alla gravità dei fatti vogliamo che la magistratura possa svolgere celermente le indagini e non siamo in alcun modo disposti a tollerare omertà e connivenza con gli indagati da parte di settori residuali della comunità".
Proprio in questi giorni la comunità bengalese sta organizzando i festeggiamenti bang7 per il Capodanno Bangla 1417 che si svolgerà dal 20 al 30 maggio 2010 con inaugurazione il 23 nel Parco di Centocelle a Roma.
Anche il delegato del Sindaco di Roma alla sicurezza Giorgio Ciardi, rilascia una dichiarazione: "Uno scenario inquietante per la gravità delle immagini, che fanno emergere come in una realtà, di una comunità ritenuta tendenzialmente sana come quella bengalese, possano annidarsi fenomeni di degrado e depravazione", di qui l'invito alla Comunità del Bangladesh "a collaborare con la polizia municipale e le forze dell'ordine".
Giorgio Cialdi Il video che ha dato inizio alle indagini è stato girato nell'agosto del 2009, mostra un bambino di 4-5 anni che viene costretto a subire abusi sessuali, malgrado le sue urla di dolore, scoperto dagli agenti di polizia municipale dell'VIII Gruppo, diretto dal comandante Antonio Di Maggio, è stato sequestrato su disposizione del sostituto procuratore della Dda della Procura di Roma Carlo Lasperanza.gruppo VIII polizia municipale
Nessuno dei nomi dei bengalesi è stato  pubblicato, l'autore del video era già ospite delle patrie galere dal 20 aprile scorso per detenzione di video con immagini pedo-pornografiche e per rapina, una delle 4 abitazioni perquisite, dove è stato trovato materiale pedopornografico era la sua, degli altri due, si conosce solo l'età, come riferito sopra, 34 e 22 anni, solo 3 le persone arrestate, di oltre 50 indagate, sembra chiaro e logico che un giro del genere coinvolga molte persone, ci aspettiamo molti più arresti nel prossimi giorni, ci aspettiamo che vengano pubblicati i nomi di questi mostri, che vengano espulsi dal nostro paese, ci aspettiamo che venga usato il pugno di ferro, la tolleranza zero, la severità della legge che si usa nel loro paese di origine, dove fanno ben attenzione a commettere reati del genere, ...forse è per questo che li vengono arose bengalesi commettere nel nostro...
Ci scusiamo per le parole forti che stiamo scrivendo, ma quando si maltrattano i bambini, perdiamo il senso di civiltà che sempre ci distingue, in questo caso forse possiamo sembrare razzisti, ma non lo siamo con i bengalesi, ne con nessun altro, lo siamo per i pedofili, che consideriamo di un'altra razza, una razza che non fa parte del genere umano.  

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RISULTATI SONDAGGIO CASTRAZIONE CHIMICA

Risultati del sondaggio con votazione sulla castrazione chimica:

SI alla castrazione chimica 38%

NO alla castrazione chimica 6%

contrario alle punizioni corporali 5%

meglio la castrazione totale 51%

Risultati del sondaggio con votazione sul bracciale elettronico imposto ai pedofili:

SI 92%
NO 02%

AIUTIAMO MARIAPIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE

Ci associamo a questa iniziativa proposta dal gruppo: MOVIMENTO CIVILE CONTRO LA PEDOFILIA - GLI ATTIVISTI, ricevuta da Monia Lorenzetti in favore di Maria Pia e le sue bambine



RAGAZZI INVIAMO OGNI 8 DEL MESE QUESTO MESSAGGIO ALLE AUTORITA’ ITALIANA/BELGA PER AIUTARE MARIA PIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE, RAPITE DAL PADRE CHE CON IL NONNO ED ALTRE SPREGEVOLI PERSONE ABUSA DI LORO.



LA BOZZA MAIL DA INVIARE E’:

Sono stato(a) informato(a), via internet, della vicenda della Signora MAOLONI Maria-Pia e delle sue due bambine, Fiona e Milla ANTONINI.

Sono scioccato(a) di sapere che queste due bambine, rapite in Italia, sono oggi, sequestrate in Belgio e affidate alla loro famiglia paterna, sospettata di abusi sessuali .

Sono più di 1148 giorni (3 anni) che la loro mamma, MAOLONI Maria-Pia, rimane senza notizie delle sue bambine. Per altro, la famiglia materna che risiede in Belgio non può nemmeno avere dei contatti con Fiona e Milla, le loro nipotine.

Le devo dire che ho delle difficoltà a capire questa situazione e la domanda che le faccio e’ :

Per quale motivo Fiona e Milla sono state private di qualsivoglia contatto sia con la loro mamma sia con la loro famiglia materna, e perché questa situazione perdura da cosi tanto tempo ?

Voglio sperare che Lei mi potrà aiutare a capire e a rispondere a questa domanda.



Distinti saluti.



COGNOME e NOME



GLI INDIRIZZI A CUI MANDARLA:

taoufik.bensaida@cfwb.be ;spj.mons@cfwb.be ;dgde@cfwb.be ;110@childfocus.org ;jacques.barrot@ec.eeuropa.eu ;stefaan.declerck@just.fgov.be ;laetitia.lambot@cfwb.be ;info@laurette-onkelinx.be ;info@wathelet.fed.be;info@diplobel.fed.be;infodesk@ohchr.org;cbu@unicef.be ;brussels@unicef.org ; amnestynews@amnesty.fr; webmestre@amnesty.fr ;EO@ombudsman.europa.eu; drozenberg@liguedh.be; ldh@liguedh.be ;urgent-action@ohchr.org ; tb-petitions@ohchr.org; 1503@ohchr.org; epbrussels@europarl.europa.eu;roseline.demoustier@just.fgov.be; jean.gautier@diplobel.fed.be; andrew.drzemczewski@coe.int;eo@ombudsman.europa.eu; cdcj@coe.int ; rapt-parental@just.fgov.be ;kinderontvoering@just.fgov.be ;otp.informationdesk@icc-cpi.int ;contact@ajefrance.com;francesco.crisafulli@esteri.it; segreteria.bruxelles@esteri.it; ambbruxelles@esteri.it;segreteria.mons@esteri.it; segreteria.frattini@esteri.it; dgit4@esteri.it; autoritacentrali.dgm@giustizia.it;segrpart.dag@giustizia.it; vicecapodipartimento.dag@giustiziacert.it; giovannipaolo.nuvoli@giustizia.it;segreteria.dgcivile.dag@giustizia.it;










PEDOFILIA IN ITALIA le cifre

Sono 854 ogni anno i bambini scomparsi in Italia dal 1996, più di due al giorno, di cui 380 non sono ancora stati trovati . Sette bambini su mille subiscono violenze, mentre due milioni sono nel mondo i piccoli schiavi del sesso, venduti dai duecento ai mille dollari l'uno. Due bambini al giorno in Italia sono oggetto di abusi sessuali. Negli ultimi quattro anni le violenze su minori sono cresciute di oltre il 90%, passando da 305 nel '96 a 470 nel '97 a 534 nel '98 fino a 586 nel 1999. Mille i processi svolti per reati le cui vittime sono bambini abusati e maltrattati, per un terzo sotto i tre anni. Nella metà dei casi si tratta di violenze sessuali, seguite da abuso fisico (33 %), trascuratezza (21,8%) e abuso psicologico (19,8%). Ma si stima che i casi di pedofilia in Italia siano 21000 all'anno. E la nuova frontiera Internet ? Sono 7650 i siti pedofili identificati e censurati nel 1999, il 55% negli Stati Uniti, il 13% nell'est europeo, il 5% in medio oriente. Ma si stima che possono essere 10 volte tanto. 300 sono le organizzazioni pedofile che si definiscono "culturali", 15 in Italia. Il mercato on-line della pedofilia ha un giro d'affari di oltre 5 miliardi di dollari: solo il settore delle videocassette frutta 280 milioni di dollari. Una foto costa in media 30 dollari ma arriva facilmente a 100 per le violenze e le scene con animali.
Dati: Censis, Telefono Azzurro, Criminalpol

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