Più di 750.000 “predatori” sessuali a caccia di bambini, sono connessi a internet in modo continuativo * 40 milioni di bambini nel mondo sono vittime di abusi sessuali: 1 bambina su 4 e 1 bambino su 9 hanno subito qualche forma di abuso sessuale prima di compiere i 18 anni

sabato 23 ottobre 2010

Avetrana come Cogne?

AVETRANA COME COGNE?

OMICIDIO SCAZZI: CRONACA DI UN CASO MEDIATICO.
Sarah ScazziDa giorni si susseguono trasmissioni su trasmissioni che non fanno che parlare dell’omicidio della piccola Sarah Scazzi.
Ore e ore di dirette e differite, in cui si alternano cronaca, ipotesi, chiarimenti e studi sui comportamenti.
Da quando l’assassino di Sarah (suo zio Michele Misseri)  ha confessato, Avetrana è diventata quasi una seconda casa per molti giornalisti e non solo.
I conduttori delle varie tv, incentrano i loro programmi quasi esclusivamente su questo terribile delitto, i giornalisti hanno ormai preso “casa” ad Avetrana, e i criminologi che si interessano al caso propongono teorie e certezze sui segnali che il nostro corpo fornisce quando si è colpevoli di delitto.
Michele Misseri                                          

E qui nasce il più grosso dei problemi. SI è INFATTI CREATO UN CASO MEDIATICO riguardo questo omicidio che ha definitivamente sepolto la piccola Sarah e distolto la concentrazione da quella che è la cosa più importante: riconoscere un aguzzino!
Nulla in contrario alla cronaca..ci mancherebbe. Il diritto di cronaca è assolutamente necessario, visto che la stampa, talvolta, riesce a muovere acque che diversamente rimarrebbero stagnanti.
Ma ora si sta rischiando di far diventare famosa una probabile complice
spostando i riflettori sullo scandalo e non sul delitto vero e proprio.Sabrina Misseri
A nessun conduttore, infatti, è venuto in mente di proporre dei consigli mirati a come navigare nel web, come difendersi da eventuali adescamenti, come riconoscere possibili cacciatori.
Nessuno si è concentrato sul fatto che è perfettamente inutile avere il nome di un assassino se non abbiamo fatto nulla perché non diventasse tale.
Lodevoli gli appelli rivolti alle possibili vittime, di denunciare i propri aguzzini. Lodevoli le proposte di aiuto e sostegno, che sono assolutamente necessarie. Poco lodevole la dimenticanza di fornire ai genitori inforocchi dei bambinimazioni VITALI su come riconoscere le vittime di molestie, che poi potrebbero diventare “vittime di abusi”.
Per carità, con questo non intendo dire che posso sindacare sul lavoro di chi in questo momento si sta dedicando ad informarci su cosa accade, ma si sta davvero creando una nuova “stella” degli orrori, concentrando l’attenzione su Sabrina Misseri. 
                                                                                     
image R

ischiando di ingrassare solo i quotidiani e i settimanali che, grazie a questa notizia, stanno registrando tirature da capogiro.
Senza considerare che, esattamente come è successo a Cogne, anche ad Avetrana è cominciato l’insano pellegrinaggio di persone comuni, le quali spinte da una (io definisco morbosa) curiosità verso il luogo del delitto, hanno ben  pensato di scegliere il piccolo paese quale destinazione di una gita fuori porta.
curiosi ad Avetrana


Il vero e più grosso dei problemi che dobbiamo pensare ad eliminare non è CONDANNARE UN DELITTO, visto e considerato che per questo esistono già gli organi competenti! Il vero e più grosso dei problemi è SAPER RICONOSCERE UN ORCO,  e soprattutto SAPER RICONOSCERE I SEGNALI DI UNA VITTIMA, perché a volte siamo “dimentichi” del fatto che non tutti sappiamo reagire e abbiamo un carattere tale da consentirci di parlare liberamente con qualcuno. Frasi dette da certi conduttori come “mi raccomando …denunciate”, son frasi necessarie, ma dette in questo modo son fini a se stesse. È quasi come dire “questo è il campanello, se hai bisogno suona”, senza esserci curati del fatto che, magari chi ha bisogno, non ha l’altezza giusta per arrivare a suonare quel campanello.

Inutile dire e diffondere il sentimento di “denuncia” (necessario , per carità) senza però informare genitori e minori su come difendersi.
Totalmente inutile la soppressione senza la prevenzione.
Assolutamente necessaria l’informazione mirata e continua sui pericoli che si possono correre, su come riconoscere potenziali orchi, su come difenderci e difendere i minori, i quali in tutte le pagine dei quotidiani di questo mondo e in tutte le possibili trasmissioni, diventano sempre un nome scritto su una croce.
Aprire gli occhi non significa denunciare…ma togliere l’assoluta possibilità a chi può macchiarsi di delitto, di arrivare sino in fondo. Solo l’informazione e la sua diffusione può aiutare una potenziale vittima a non diventare tale.
Essere indignati non ci pulisce la coscienza, poiché conoscere esattamente i pericoli che si possono correre, ci aiuta a non cadere nei tranelli.
bimbi al pc
Personalmente ne vedo di tutti i colori, compresi genitori che mi danno risposte tipo “se lo avessi tra le mani lo ucciderei” oppure “non voglio vedere…è meglio”. Avevo già riportato tali frasi in un altro mio articolo, ma non posso fare a meno di citarle sempre, poiché esse sono le degne regine di chi vuole ignorare. Purtroppo chi paga è sempre un angelo come la piccola Sarah.
In conclusione: ben venga l’informazione, soprattutto quando scuote le coscienze, ma fatta in questo modo, NEL MOMENTO IN CUI I RIFLETTORI SARANNO SPENTI, tutto tornerà esattamente come prima.

articolo di Fabiana P.

 firma


0 commenti:

RISULTATI SONDAGGIO CASTRAZIONE CHIMICA

Risultati del sondaggio con votazione sulla castrazione chimica:

SI alla castrazione chimica 38%

NO alla castrazione chimica 6%

contrario alle punizioni corporali 5%

meglio la castrazione totale 51%

Risultati del sondaggio con votazione sul bracciale elettronico imposto ai pedofili:

SI 92%
NO 02%

AIUTIAMO MARIAPIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE

Ci associamo a questa iniziativa proposta dal gruppo: MOVIMENTO CIVILE CONTRO LA PEDOFILIA - GLI ATTIVISTI, ricevuta da Monia Lorenzetti in favore di Maria Pia e le sue bambine



RAGAZZI INVIAMO OGNI 8 DEL MESE QUESTO MESSAGGIO ALLE AUTORITA’ ITALIANA/BELGA PER AIUTARE MARIA PIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE, RAPITE DAL PADRE CHE CON IL NONNO ED ALTRE SPREGEVOLI PERSONE ABUSA DI LORO.



LA BOZZA MAIL DA INVIARE E’:

Sono stato(a) informato(a), via internet, della vicenda della Signora MAOLONI Maria-Pia e delle sue due bambine, Fiona e Milla ANTONINI.

Sono scioccato(a) di sapere che queste due bambine, rapite in Italia, sono oggi, sequestrate in Belgio e affidate alla loro famiglia paterna, sospettata di abusi sessuali .

Sono più di 1148 giorni (3 anni) che la loro mamma, MAOLONI Maria-Pia, rimane senza notizie delle sue bambine. Per altro, la famiglia materna che risiede in Belgio non può nemmeno avere dei contatti con Fiona e Milla, le loro nipotine.

Le devo dire che ho delle difficoltà a capire questa situazione e la domanda che le faccio e’ :

Per quale motivo Fiona e Milla sono state private di qualsivoglia contatto sia con la loro mamma sia con la loro famiglia materna, e perché questa situazione perdura da cosi tanto tempo ?

Voglio sperare che Lei mi potrà aiutare a capire e a rispondere a questa domanda.



Distinti saluti.



COGNOME e NOME



GLI INDIRIZZI A CUI MANDARLA:

taoufik.bensaida@cfwb.be ;spj.mons@cfwb.be ;dgde@cfwb.be ;110@childfocus.org ;jacques.barrot@ec.eeuropa.eu ;stefaan.declerck@just.fgov.be ;laetitia.lambot@cfwb.be ;info@laurette-onkelinx.be ;info@wathelet.fed.be;info@diplobel.fed.be;infodesk@ohchr.org;cbu@unicef.be ;brussels@unicef.org ; amnestynews@amnesty.fr; webmestre@amnesty.fr ;EO@ombudsman.europa.eu; drozenberg@liguedh.be; ldh@liguedh.be ;urgent-action@ohchr.org ; tb-petitions@ohchr.org; 1503@ohchr.org; epbrussels@europarl.europa.eu;roseline.demoustier@just.fgov.be; jean.gautier@diplobel.fed.be; andrew.drzemczewski@coe.int;eo@ombudsman.europa.eu; cdcj@coe.int ; rapt-parental@just.fgov.be ;kinderontvoering@just.fgov.be ;otp.informationdesk@icc-cpi.int ;contact@ajefrance.com;francesco.crisafulli@esteri.it; segreteria.bruxelles@esteri.it; ambbruxelles@esteri.it;segreteria.mons@esteri.it; segreteria.frattini@esteri.it; dgit4@esteri.it; autoritacentrali.dgm@giustizia.it;segrpart.dag@giustizia.it; vicecapodipartimento.dag@giustiziacert.it; giovannipaolo.nuvoli@giustizia.it;segreteria.dgcivile.dag@giustizia.it;










PEDOFILIA IN ITALIA le cifre

Sono 854 ogni anno i bambini scomparsi in Italia dal 1996, più di due al giorno, di cui 380 non sono ancora stati trovati . Sette bambini su mille subiscono violenze, mentre due milioni sono nel mondo i piccoli schiavi del sesso, venduti dai duecento ai mille dollari l'uno. Due bambini al giorno in Italia sono oggetto di abusi sessuali. Negli ultimi quattro anni le violenze su minori sono cresciute di oltre il 90%, passando da 305 nel '96 a 470 nel '97 a 534 nel '98 fino a 586 nel 1999. Mille i processi svolti per reati le cui vittime sono bambini abusati e maltrattati, per un terzo sotto i tre anni. Nella metà dei casi si tratta di violenze sessuali, seguite da abuso fisico (33 %), trascuratezza (21,8%) e abuso psicologico (19,8%). Ma si stima che i casi di pedofilia in Italia siano 21000 all'anno. E la nuova frontiera Internet ? Sono 7650 i siti pedofili identificati e censurati nel 1999, il 55% negli Stati Uniti, il 13% nell'est europeo, il 5% in medio oriente. Ma si stima che possono essere 10 volte tanto. 300 sono le organizzazioni pedofile che si definiscono "culturali", 15 in Italia. Il mercato on-line della pedofilia ha un giro d'affari di oltre 5 miliardi di dollari: solo il settore delle videocassette frutta 280 milioni di dollari. Una foto costa in media 30 dollari ma arriva facilmente a 100 per le violenze e le scene con animali.
Dati: Censis, Telefono Azzurro, Criminalpol

  © Blogger templates The Professional Template by Ourblogtemplates.com 2008

Back to TOP