Più di 750.000 “predatori” sessuali a caccia di bambini, sono connessi a internet in modo continuativo * 40 milioni di bambini nel mondo sono vittime di abusi sessuali: 1 bambina su 4 e 1 bambino su 9 hanno subito qualche forma di abuso sessuale prima di compiere i 18 anni

sabato 9 ottobre 2010

Sarah e l’orco in famiglia

Sarah Scazzi: quando il luimageSarah Scazzipo cattivo siede a tavola con la preda. 


Ennesimo caso di violenza e omicidio consumato nell’ambiente familiare.
Sarah Scazzi, quindicenne di Avetrana (Taranto), scomparsa lo scorso 26 agosto in circostanze molto “strane”, ha restituito la sua storia di giovane vittima alla cronaca nera.
La speranza che fosse fuggita di casa e avesse seguito il classico colpo di testa che tanti
Concetta Spagnolo (la madre) adolescenti hanno, non aveva mai abbandonato la mamma, insieme al sospetto che fosse stata rapita, ma ancora viva.
Ma, man mano che i  giorni passavano e le notizie non arrivavano, i sospetti degli inquirenti sulla sua fine, si avvicinavano sempre più alla tragica risposta.

Sarah, normalissima quindicenne pugliese, sparisce un pomeriggio d’estate, dopo aver detto alla mamma che sarebbe andata al mare con la cugina.
Da quel momento non si erano più avute notizie della minore, mentre su face book e sul web, un tam tam di voci sul suo desiderio di fuggire dal paesello, faceva da contorno agli eventuali motivi della sua sparizione.
Nel frattempo si scopre che Sarah aveva più di un account su facebook e si comincia a pensare che la sua vita da giovane donna fosse mescolata a torbide sfumature.
Si scava tra gli amici, si leggono le sue confessioni, i suoi messaggi. Mille  ipotesi, tantissime possibili risposte. Tutto pur di non vagliare quella che poi invece si è rivelata la più terribile delle conclusioni: Sarah è stata uccisa.
vittima e carnefice
La svolta quando lo zio (Michele Misseri – vedi foto sotto), ha avvisato le forze dell’ordine di aver casualmente trovato il telefonino della ragazza, nelle campagne poco distanti da Avetrana.
Già da subito, le sue spiegazioni erano apparse poco convincenti, tant’è che gli inquirenti hanno indirizzato le indagini proprio verso l’uomo. In seguito ad un’intercettazione ambientale, si danno poi forma ai sospetti.
Lo zio di Sarah poteva essere il suo aguzzino.
Michele Misseri 
È a questo punto che viene prelevato dai carabinieri, condotto in caserma, e interrogato.
La sua confessione non ha tardato ad arrivare:
“ho strangolato Sarah e poi l’ho violentata”.
Parole più terribili dalla bocca di una persona non possono mai essere pronunciate!
Questo il tragico risvolto della vita di una piccola donnina di paese che aveva tanti sogni. 


IL PARENTE FAMELICO
Non è il primo caso in cui capita che la violenza nasca all’interno della propria famiglia e nella stessa si consumi. Sarah è
Michele Misseri (lo zio) solo l’ultima vittima in ordine cronologico.
In tutto il mondo, una buona percentuale di delitti verso l’infanzia si perpetrano all’interno delle mura domestiche, o nell’ambito della parentela più stretta.
Non siamo di certo nuovi alla lettura di queste notizie, poiché ovunque si sente parlare di madri o padri che uccidono i propri figli per rabbia, dispetto o quant’altro, oppure di omicidi di minori a sfondo sessuale.
Verrebbe spontanea la domanda: non ci si può fidare nemmeno in casa? E la doverosa risposta è: CI SI DEVE FIDARE…MA NON SI POSSONO CHIUDERE GLI OCCHI DI FRONTE ALL’EVIDENZA.
lupo cattivoSono infatti del parere che, chi si macchia di delitto, in particolare di delitti a sfondo sessuale verso minori, non impazzisca all’improvviso, ma già da tempo dimostri le proprie deviazioni mentali.
Non credo nella maniera più assoluta che pedofili e assassini, scatenino la propria bestialità a causa di raptus momentanei, ma son sicura che sia insita in loro una vera e propria turbe psichica.
Bombe ad orologeria: aspettano solo il momento in cui esplodere.
Tutte queste “belve immonde”, dimostrano nel tempo atteggiamenti equivoci, che la maggior parte delle volte vengono ignorati. Vuoi per paura, oppure per pudore, o per ignoranza, o anche per menefreghismo, ma i segnali ci sono eccome.


NON BISOGNA AVER PAURA DELLA PROPRIA FAMIGLIA
Si potrebbe creare una sorta di panico generalizzato, se si ignorano le modalità di
Claudio Scazzi (il fratello) azione di pedofili e potenziali assassini.
La la colpa è solo nostra: siamo abbastanza digiuni di notizie importanti e la maggior parte delle volte è più semplice ascoltare una voce condita di notizie stupide, piuttosto che posare i nostri occhi su articoli “forti” e scomodi ma assolutamente “salva vita”, come quelli che parlano di come difendersi da pedofili, molestatori e potenziali assassini.
Dalla notte dei tempi è chiara la dicitura “prevenire è meglio che curare”, ma la prevenzione non è un miracolo. La prevenzione è il nostro impegno!
Sarah con la cugina L’ignoranza e il menefreghismo, insieme alla paura, continuano ad apparecchiare la tavola delle bestie.
Forse un giorno si capirà davvero che la colpa di tutto è solo della nostra indifferenza.
Forse un giorno si arriverà a pensare che Sarah, come tante altre piccole vittime, non è stata la preda di un solo carnefice, ma vittima di chi non ha voluto vedere o capire. Sarah è stata la vittima del “non voglio sentire,  non voglio vedere, non voglio sapere”.
Addio piccola giovane donnina.
addio dolce SarahI tuo sogni si son spenti in un giorno d’estate. Continueremo noi a sognare per te. Continueremo a sognare e combattere perché non ci siano altre notizie come la tua, a riempire le pagine dei giornali.

articolo di Faby p. 

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RISULTATI SONDAGGIO CASTRAZIONE CHIMICA

Risultati del sondaggio con votazione sulla castrazione chimica:

SI alla castrazione chimica 38%

NO alla castrazione chimica 6%

contrario alle punizioni corporali 5%

meglio la castrazione totale 51%

Risultati del sondaggio con votazione sul bracciale elettronico imposto ai pedofili:

SI 92%
NO 02%

AIUTIAMO MARIAPIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE

Ci associamo a questa iniziativa proposta dal gruppo: MOVIMENTO CIVILE CONTRO LA PEDOFILIA - GLI ATTIVISTI, ricevuta da Monia Lorenzetti in favore di Maria Pia e le sue bambine



RAGAZZI INVIAMO OGNI 8 DEL MESE QUESTO MESSAGGIO ALLE AUTORITA’ ITALIANA/BELGA PER AIUTARE MARIA PIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE, RAPITE DAL PADRE CHE CON IL NONNO ED ALTRE SPREGEVOLI PERSONE ABUSA DI LORO.



LA BOZZA MAIL DA INVIARE E’:

Sono stato(a) informato(a), via internet, della vicenda della Signora MAOLONI Maria-Pia e delle sue due bambine, Fiona e Milla ANTONINI.

Sono scioccato(a) di sapere che queste due bambine, rapite in Italia, sono oggi, sequestrate in Belgio e affidate alla loro famiglia paterna, sospettata di abusi sessuali .

Sono più di 1148 giorni (3 anni) che la loro mamma, MAOLONI Maria-Pia, rimane senza notizie delle sue bambine. Per altro, la famiglia materna che risiede in Belgio non può nemmeno avere dei contatti con Fiona e Milla, le loro nipotine.

Le devo dire che ho delle difficoltà a capire questa situazione e la domanda che le faccio e’ :

Per quale motivo Fiona e Milla sono state private di qualsivoglia contatto sia con la loro mamma sia con la loro famiglia materna, e perché questa situazione perdura da cosi tanto tempo ?

Voglio sperare che Lei mi potrà aiutare a capire e a rispondere a questa domanda.



Distinti saluti.



COGNOME e NOME



GLI INDIRIZZI A CUI MANDARLA:

taoufik.bensaida@cfwb.be ;spj.mons@cfwb.be ;dgde@cfwb.be ;110@childfocus.org ;jacques.barrot@ec.eeuropa.eu ;stefaan.declerck@just.fgov.be ;laetitia.lambot@cfwb.be ;info@laurette-onkelinx.be ;info@wathelet.fed.be;info@diplobel.fed.be;infodesk@ohchr.org;cbu@unicef.be ;brussels@unicef.org ; amnestynews@amnesty.fr; webmestre@amnesty.fr ;EO@ombudsman.europa.eu; drozenberg@liguedh.be; ldh@liguedh.be ;urgent-action@ohchr.org ; tb-petitions@ohchr.org; 1503@ohchr.org; epbrussels@europarl.europa.eu;roseline.demoustier@just.fgov.be; jean.gautier@diplobel.fed.be; andrew.drzemczewski@coe.int;eo@ombudsman.europa.eu; cdcj@coe.int ; rapt-parental@just.fgov.be ;kinderontvoering@just.fgov.be ;otp.informationdesk@icc-cpi.int ;contact@ajefrance.com;francesco.crisafulli@esteri.it; segreteria.bruxelles@esteri.it; ambbruxelles@esteri.it;segreteria.mons@esteri.it; segreteria.frattini@esteri.it; dgit4@esteri.it; autoritacentrali.dgm@giustizia.it;segrpart.dag@giustizia.it; vicecapodipartimento.dag@giustiziacert.it; giovannipaolo.nuvoli@giustizia.it;segreteria.dgcivile.dag@giustizia.it;










PEDOFILIA IN ITALIA le cifre

Sono 854 ogni anno i bambini scomparsi in Italia dal 1996, più di due al giorno, di cui 380 non sono ancora stati trovati . Sette bambini su mille subiscono violenze, mentre due milioni sono nel mondo i piccoli schiavi del sesso, venduti dai duecento ai mille dollari l'uno. Due bambini al giorno in Italia sono oggetto di abusi sessuali. Negli ultimi quattro anni le violenze su minori sono cresciute di oltre il 90%, passando da 305 nel '96 a 470 nel '97 a 534 nel '98 fino a 586 nel 1999. Mille i processi svolti per reati le cui vittime sono bambini abusati e maltrattati, per un terzo sotto i tre anni. Nella metà dei casi si tratta di violenze sessuali, seguite da abuso fisico (33 %), trascuratezza (21,8%) e abuso psicologico (19,8%). Ma si stima che i casi di pedofilia in Italia siano 21000 all'anno. E la nuova frontiera Internet ? Sono 7650 i siti pedofili identificati e censurati nel 1999, il 55% negli Stati Uniti, il 13% nell'est europeo, il 5% in medio oriente. Ma si stima che possono essere 10 volte tanto. 300 sono le organizzazioni pedofile che si definiscono "culturali", 15 in Italia. Il mercato on-line della pedofilia ha un giro d'affari di oltre 5 miliardi di dollari: solo il settore delle videocassette frutta 280 milioni di dollari. Una foto costa in media 30 dollari ma arriva facilmente a 100 per le violenze e le scene con animali.
Dati: Censis, Telefono Azzurro, Criminalpol

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