Più di 750.000 “predatori” sessuali a caccia di bambini, sono connessi a internet in modo continuativo * 40 milioni di bambini nel mondo sono vittime di abusi sessuali: 1 bambina su 4 e 1 bambino su 9 hanno subito qualche forma di abuso sessuale prima di compiere i 18 anni

venerdì 14 gennaio 2011

EurAfrica: soldi scomparsi

EurAfrica, grandi progetti, iniziative di solidarietà dall'Europa verso l'africa, logo di EurAfrica conferenze x lodare questa società, tante, tantissime parole, ma zero fatti, in pratica EurAfrica non ha (ancora) fatto niente di concreto.
Con appena 10.000 euro di capitale e nessuna competenza in fatto di smaltimento di rifiuti, diviene affidataria del progetto di recupero della
discarica di Dandora a Nairodi (Kenya).
discarica di Dandora Ma vediamo in che modo riceve questo mandato dal ministero dell'ambiente con supporto economico iniziale di 721.000 euro, dall'allora ministro Pecoraro Scanio:
1) Il governo del Kenya inoltra una richiesta con progetto di esecuzione a quello italiano, in relazione ai gravi danni ambientali causati dalla pessima gestione della
baraccopoli di Korogocho discarica sopra citata, relazionando anche le condizioni di vita disumane delle persone che risiedono nella baraccopoli di Korogocho, sita praticamente tra i rifiuti, 120.000 esseri umani in un kilometro quadro.
2) La documentazione viene accolta dal
Pecoraro Scanio nostro governo e girata al ministero competente, quello dell'ambiente, che aveva già mostrato interesse al problema, andando a visitare la discarica, il ministro dell’ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, accompagnato dal viceministro degli esteri con delega all’Africa  e alla cooperazione, Patrizia Sentinelli, dichiararono di essere rimasti scioccati da tanta miseria, "sembrava di P. Sentinelli essere in un girone dantesco dell'inferno, rovistano tra il pattume in cerca di qualcosa di commestibile, che non sia troppo marcio" dichiarò al ritorno dall'Africa la Sentinelli.
3) Esaminando la documentazione si scopre che non è stata redatta dal governo keniano, nessun ufficio di alcun ministero del Kenya aveva compilato e presentato tale progetto, ulteriori accertamenti dimostrano che a scriverlo era stata la signora Federica
logo della Doralco Fricano, funzionario del ministero italiano dell’ambiente e presentato da un'altra società, la "Doralco", di proprietà (guarda caso) di uno dei soci di Eurafrica, affidatario del mandato e del conseguente sostegno economico.
4) Preso atto che praticamente un'unica società aveva presentato la richiesta e
discarica di Dandora accolta con mandato a se stessa, i funzionari italiani indagano su chi sia e chi la possiede, scoprendo che la sua sede legale è a Napoli, via Arno 36, non in un ufficio ma in casa dell’amministratore unico, Tiziana Perroni, e quella operativa a Roma, viale Mazzini 145, ancora nella casa dell’altro socio, Bruno Calzia, i due sono marito e moglie e praticamente non esiste un ufficio pubblico di riferimento.
Solo un sito web, dove si esalta la grande
homepage EurAfrica professionalità, i grandi progetti, l'enorme territorio di competenza in Africa, Kenya (HQ africano), in Eritrea, in Etiopia, in Sudan e in  Somalia, ma sono in espansione verso altre nazioni africane, trascurando il piccolo particolare che non hanno fatto niente di concreto x nessuno di questi paesi.
5) Considerando i risultati dell'indagine e che EurAfrica non possiede nessuna competenza in fatto di smaltimento di rifiuti, nel caso specifico, ma comunque non
discarica di Dandora dimostra alcuna capacità in nessun tipo di progetto di risanamento ambientale, economico, sanitario e di aiuti umanitari generici, mancando totalmente di esperienza, non avendo mai provveduto alla realizzazione di un programma di solidarietà tra Europa e Africa, inoltre con un capitale di soli 10.000 euro toglie il mandato alla società e blocca i fondi economici.
6) In risposta alla rimozione del mandato l'amministratore unico Tiziana Perroni presenta una lettera “Eurafrica Management and Consulting nasce nel 2002 su iniziativa di Vittorio Travaglini e Bruno Calzia, d’intesa con il gruppo De Nadai, una multinazionale italiana presente ed operante in molti paesi dell’Africa, Medio Oriente, Penisola Arabica, Asia, Nord e Sud America”.
La società "De Nadai" è tra le più attive e rispettate, nasce in Eritrea, dove il suo enorme contributo allo sviluppo agricolo è
logo della De Nadai stato decisivo per abbassare la percentuale di povertà, affidando terreni e macchinari a famiglie che morivano di fame (non per modo di dire), esportando questo ottimo sistema ad altri paesi africani nelle stesse condizioni.
La De Nadai non si limita a fare l'elemosina, ma offre la possibilità alle persone di essere autosufficienti, restituendogli la dignità perduta tra la miseria.
La signora Bianca De Nadai, consultata x confermare l'intesa di collaborazione con EurAfrica, citata nella lettera di Tiziana Perroni dichiara “Ho sentito parlare di questa storia, che però non ha assolutamente il nostro avallo. Noi ne siamo estranei”, in pratica non esiste alcun collegamento tra le due società (chissà perché non ci stupisce affatto).
Per quanto riguarda le persone citate, di Bruno Calzia già sappiamo essere anche lui proprietario della società nonché marito dell'amministratore, Vittorio Travaglini risulta invece proprietario della EurAfrica Kenya, insieme a Carzia, di cui è direttore generale Renzo Bernardi, il rappresentante esclusivo della Beretta, della British Aerospace, della francese Sagem, dell’Oto Melare, tutte società che producono armi.
7) Sulla lettera scritta, la Perroni aggiunge “In considerazione della presenza e dell’affidabilità di Eurafrica in Kenya, la società è stata proposta e indicata dal Ministry of Local Government come project leader”,
Musikari Kombo, che ne era il ministro keniano a quel tempo, è stato raggiunto nel suo ufficio in Harambee Avenue, nel centro di Nairobi, alla richiesta di conferme sulla citazione nella lettera, alzando le mani e con un sorriso ironico risponde “Di questa storia non so nulla”, Musikari Kombo successivamente, dopo verifiche interne al suo ministero si scopre che il suo direttore generale, Salomon Boit, ha organizzato a Nairobi, il 15 agosto 2007, senza avvisare il suo ministro, una riunione cui aveva partecipato, tra gli altri, il direttore generale del ministero dell’ambiente italiano, Corrado Clini. Musikari Kombo fa dell’ironia: “Ma come? In Italia in quel periodo non siete tutti in vacanza?”.
Salomon Boit, chiamato in causa come effettivo mandante dell'incarico a EurAfrica a nome del famigerato Ministry of Local Government dice “Non è vero. Mostrino le nostre lettere d’incarico, se le hanno. Non sapevo nulla della società prima di aver conosciuto quel 15 agosto il loro rappresentante, Renzo Bernardi”.
8) Praticamente tutti amici e conoscenti
tutti amici finché tutto fila liscio, un mandato assegnato ancor prima di avvallare il progetto, ma appena si scopre che il documento non arriva dal ministero del Kenya, nessuno conosce nessuno, nessun chiarimento risulta chiaro, anzi di chiaro emerge che tutta questa storia puzza più della discarica di Dandora.
Io credo in Dio, rispetto chi è ateo come rispetto chiunque la pensa diversamente da me, con gli anni ho imparato a rispettare gli esseri umani in quanto tali, perché nel petto degli uomini esiste un cuore, ma come posso rispettare chi sfrutta la povertà più misera x comprarsi la macchina bella, o la vasca con l'idromassaggio, o chissà quale altro lusso, parlo di rispetto perché credo che una delle cose belle della vita sia guadagnarsi il rispetto della gente onesta.
bambini tra i rifiuti Mi paragono per un attimo a queste persone senza dignità, come sono diversi da me, come sono diversi dalle brave persone, che vedendo immagini di estrema povertà sentono un morso nel cuore, quando scoprono che proprio sfruttando l'estrema povertà i pedofili abusano di bambini che hanno avuto la sfortuna di nascere nella povertà, dove nessuno si accorge della tristezza nei loro occhi, perché nessuno li guarda mai negli occhi.
Nel nostro blog più volte abbiamo scritto che non chiediamo soldi e non li accettiamo, quando qualche brava persona vuole darcene comunque, non sono i soldi che ci aiutano, ma il vostro rispetto, divulgare le malefatte è
discarica di Dandora l'unico modo x fermarle, noi passiamo ore a costruire questi articoli, a fare ricerche su società senza scrupoli, se volete aiutarci, divulgate il nostro blog, se pensate che un altro blog sia migliore del nostro divulgate quello, l'importante è che tutti sappiano che esistono queste persone, che esiste un sistema tanto marcio che le protegge, solo in questo modo possiamo renderle pubbliche, solo rendendole pubbliche possiamo impedirgli di continuare ad esistere.
Alleghiamo l’articolo nel nostro blog “
La baraccopoli dei rifiuti” e il riassunto con rispettive date sulla successione dei fatti linkato nella finestra “vivere nella discarica”.
Non smetteremo di seguire questa vergognosa storia, malgrado qualcuno ci esorta di continuo a farlo.
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RISULTATI SONDAGGIO CASTRAZIONE CHIMICA

Risultati del sondaggio con votazione sulla castrazione chimica:

SI alla castrazione chimica 38%

NO alla castrazione chimica 6%

contrario alle punizioni corporali 5%

meglio la castrazione totale 51%

Risultati del sondaggio con votazione sul bracciale elettronico imposto ai pedofili:

SI 92%
NO 02%

AIUTIAMO MARIAPIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE

Ci associamo a questa iniziativa proposta dal gruppo: MOVIMENTO CIVILE CONTRO LA PEDOFILIA - GLI ATTIVISTI, ricevuta da Monia Lorenzetti in favore di Maria Pia e le sue bambine



RAGAZZI INVIAMO OGNI 8 DEL MESE QUESTO MESSAGGIO ALLE AUTORITA’ ITALIANA/BELGA PER AIUTARE MARIA PIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE, RAPITE DAL PADRE CHE CON IL NONNO ED ALTRE SPREGEVOLI PERSONE ABUSA DI LORO.



LA BOZZA MAIL DA INVIARE E’:

Sono stato(a) informato(a), via internet, della vicenda della Signora MAOLONI Maria-Pia e delle sue due bambine, Fiona e Milla ANTONINI.

Sono scioccato(a) di sapere che queste due bambine, rapite in Italia, sono oggi, sequestrate in Belgio e affidate alla loro famiglia paterna, sospettata di abusi sessuali .

Sono più di 1148 giorni (3 anni) che la loro mamma, MAOLONI Maria-Pia, rimane senza notizie delle sue bambine. Per altro, la famiglia materna che risiede in Belgio non può nemmeno avere dei contatti con Fiona e Milla, le loro nipotine.

Le devo dire che ho delle difficoltà a capire questa situazione e la domanda che le faccio e’ :

Per quale motivo Fiona e Milla sono state private di qualsivoglia contatto sia con la loro mamma sia con la loro famiglia materna, e perché questa situazione perdura da cosi tanto tempo ?

Voglio sperare che Lei mi potrà aiutare a capire e a rispondere a questa domanda.



Distinti saluti.



COGNOME e NOME



GLI INDIRIZZI A CUI MANDARLA:

taoufik.bensaida@cfwb.be ;spj.mons@cfwb.be ;dgde@cfwb.be ;110@childfocus.org ;jacques.barrot@ec.eeuropa.eu ;stefaan.declerck@just.fgov.be ;laetitia.lambot@cfwb.be ;info@laurette-onkelinx.be ;info@wathelet.fed.be;info@diplobel.fed.be;infodesk@ohchr.org;cbu@unicef.be ;brussels@unicef.org ; amnestynews@amnesty.fr; webmestre@amnesty.fr ;EO@ombudsman.europa.eu; drozenberg@liguedh.be; ldh@liguedh.be ;urgent-action@ohchr.org ; tb-petitions@ohchr.org; 1503@ohchr.org; epbrussels@europarl.europa.eu;roseline.demoustier@just.fgov.be; jean.gautier@diplobel.fed.be; andrew.drzemczewski@coe.int;eo@ombudsman.europa.eu; cdcj@coe.int ; rapt-parental@just.fgov.be ;kinderontvoering@just.fgov.be ;otp.informationdesk@icc-cpi.int ;contact@ajefrance.com;francesco.crisafulli@esteri.it; segreteria.bruxelles@esteri.it; ambbruxelles@esteri.it;segreteria.mons@esteri.it; segreteria.frattini@esteri.it; dgit4@esteri.it; autoritacentrali.dgm@giustizia.it;segrpart.dag@giustizia.it; vicecapodipartimento.dag@giustiziacert.it; giovannipaolo.nuvoli@giustizia.it;segreteria.dgcivile.dag@giustizia.it;










PEDOFILIA IN ITALIA le cifre

Sono 854 ogni anno i bambini scomparsi in Italia dal 1996, più di due al giorno, di cui 380 non sono ancora stati trovati . Sette bambini su mille subiscono violenze, mentre due milioni sono nel mondo i piccoli schiavi del sesso, venduti dai duecento ai mille dollari l'uno. Due bambini al giorno in Italia sono oggetto di abusi sessuali. Negli ultimi quattro anni le violenze su minori sono cresciute di oltre il 90%, passando da 305 nel '96 a 470 nel '97 a 534 nel '98 fino a 586 nel 1999. Mille i processi svolti per reati le cui vittime sono bambini abusati e maltrattati, per un terzo sotto i tre anni. Nella metà dei casi si tratta di violenze sessuali, seguite da abuso fisico (33 %), trascuratezza (21,8%) e abuso psicologico (19,8%). Ma si stima che i casi di pedofilia in Italia siano 21000 all'anno. E la nuova frontiera Internet ? Sono 7650 i siti pedofili identificati e censurati nel 1999, il 55% negli Stati Uniti, il 13% nell'est europeo, il 5% in medio oriente. Ma si stima che possono essere 10 volte tanto. 300 sono le organizzazioni pedofile che si definiscono "culturali", 15 in Italia. Il mercato on-line della pedofilia ha un giro d'affari di oltre 5 miliardi di dollari: solo il settore delle videocassette frutta 280 milioni di dollari. Una foto costa in media 30 dollari ma arriva facilmente a 100 per le violenze e le scene con animali.
Dati: Censis, Telefono Azzurro, Criminalpol

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