Più di 750.000 “predatori” sessuali a caccia di bambini, sono connessi a internet in modo continuativo * 40 milioni di bambini nel mondo sono vittime di abusi sessuali: 1 bambina su 4 e 1 bambino su 9 hanno subito qualche forma di abuso sessuale prima di compiere i 18 anni

mercoledì 30 marzo 2011

Martin Anthony Smith, considerato pedofilo pericoloso, ma libero di stuprare

Martin Anthony Smith, pericoloso pedofilo Martin Anthony Smith latitante, viene finalmente arrestato il 7 maggio del 2010, è stato un sollievo x tutti noi, considerando che è uno tra i pedofili più pervertiti.
Era ricercato da 2 anni, in seguito alla sua mancata risposta alla libertà provvisoria decretata il 21 gennaio 2008.
Appunto, era in libertà provvisoria, è questo che ci lascia perplessi ancora una volta, malgrado i tanti reati di pedofilia commessi M. A. Smith era libero, continuava ad usufruire dei benefici di legge, eppure è lunga la lista degli abusi sessuali che ha commesso, riconosciuto colpevole di aver stuprato un ragazzo di 13 anni, di atti osceni in luogo pubblico avvicinando una ragazzina di 14 anni nella metropolitana, di attentato al pudore di una ragazza di 16 anni, di tentato stupro di una ragazzina di 15 anni, è fra l'altro, accusato di avere ripetutamente M. A. Smith esibizione da sensitivo abusato negli anni scorsi di una bimba di cinque anni, figlia di una sua compagna e di tentata violenza contro altri minori.
Tutti i reati sono stati da lui commessi tra il 1995 ed il 2005, tra condanne accuse e processi in corso, questo pervertito era ancora libero, se adesso si trova in carcere dal maggio 2010 e solo x non aver rispettato le condizioni della libertà provvisoria, quando sconterà la pena x questo piccolo reato probabilmente tornerà in libertà, malgrado sia considerato tra i più pericolosi criminali della Gran Bretagna, se non vengono confermate le accuse dei ripetuti stupri della bambina di 5 anni, adesso 20enne, oppure gli vengano tolti i benefici di cui ancora usufruisce, tornerà libero.
Martin Anthony Smith, 45 anni, nato a North Shields, è stato acciuffato in Spagna, a Barcellona, ed estradato nel dicembre scorso in Gran Bretagna per rispondere di 13 capi d'accusa che gli sono stati contestati per abusi, molestie, stupro, tentativo di stupro, atti indecenti contro minori

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Lianne Smith Viveva con la moglie Lianne e due bambini, Rebecca di 5 anni avuta dalla precedente relazione e Daniel di 11 mesi avuto con la moglie Lianne, entrambi i piccoli sono state trovati morti in una stanza dell'Hotel Miramar, nella cittadina turistica di Lloret del Mar, vicino a Barcellona.
Lianne Smith ha confessato di averli uccisi soffocandoli con un sacchetto di plastica e di aver poi tentato il suicidio, motivando l'atroce gesto per il timore che i suoi figli fossero stati portati via dai servizi sociali.
Lasciando una confessione scritta nella Rebecca e Daniel stanza 101, che sarebbe servita quando venivano ritrovati tutti senza vita, ma dopo il mancato tentativo di suicidio (non si capisce bene in quale modo avrebbe cercato di togliersi la vita), lei stessa ha avvertito la reception chiedendo di far intervenire la polizia ed una ambulanza.
Martin Anthony Smith probabilmente è colpevole anche della pazzia della moglie Lianne, che viveva in totale sottomissione, vittima lei stessa della sua perversione, della camera dell'Hotel Miramar sua capacità di circoscrivere le persone, considerando che si spacciava per sensitivo, con il potere di percepire le cose prima che accadessero, addirittura è stato ospite nella trasmissione televisiva Living TV Most Haunted nel 2007, dove dichiarò di avere la capacità di guarire la depressione nelle mani.
L'arresto di Lianne Smith A noi anche stavolta resta solo il rammarico di sapere che la legge non è stata capace di limitare il male che questo pervertito ha fatto, che malgrado si fosse macchiato di uno tra i peggiori reati, che l'abbia fatto più volte, che esistano 13 capi d'imputazione contro di lui, tutti x pedofilia, fosse ancora libero, che l'unico motivo per cui finalmente adesso è in una gabbia è il mancato rispetto dell'accordo di cauzione.

Come si può fermare la pedofilia in questo modo?

E' giusto continuare a credere in questa giustizia?

Per tutti i pedofili in circolazione esiste un buon motivo che permetta di togliergli la libertà, ogni volta che indaghiamo su un arresto ci accorgiamo che la legge è stata troppo permissiva in passato, che il pedofilo aveva commesso già più volte lo stesso reato di cui non aveva pagato il giusto debito, che almeno l'ennesima vittima che ha violentato poteva essere salvata.

I pedofili vanno fermati subito, al primo reato e non all'ennesimo.

Esiste un solo modo, si chiama: tolleranza zero.

fiori x Rebecca e Daniel Significa nessun beneficio, sempre e solo il massimo della pena, togliere il diritto di privacy in modo che tutti sappiano da chi devono tener lontani i propri bambini, non considerare la pedofilia come malattia mentale oppure rinchiudere i pedofili se ritenuti malati di mente perché pericolosi.
E' molto semplice ma non viene mai attuata la tolleranza zero, sembra che serva solo ai politici che ci si riempiono la bocca quando sono a caccia di voti.
Per questo ci domandiamo se sia poi così sbagliato difenderci da soli, è colpa di questa incapacità che vediamo in ogni occasione se ci poniamo queste domande.

Siamo schifati, tanto dai pedofili, tanto da questo ridicolo sistema.

Quanti Martin Anthony Smith sono ancora in circolazione?

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martedì 29 marzo 2011

Pervertito libero di uccidere

E adesso tutti si chiedono perché Giovanni Badalotti fosse libero di continuare ad usare violenza, invece di essere in carcere, a scontare Giovanni Badalotti tutti gli altri stupri che aveva commesso, anche a danno di minori.
Questo è solo l'ennesimo caso di incapacità totale dello stato, del suo menefreghismo nell'affrontare il problema della pedofilia, intanto un'anziana di 91 anni, subisce il tentativo di stupro da uno squilibrato, ben conosciuto dalle autorità competenti, un pervertito tale, da sentire un'attrazione sessuale in una 91enne, talmente forte da tentare di violentarla, ed infine ucciderla gettandola dalla finestra.
Un pazzo pericoloso, che fino a quel momento era libero di circolare, di trovarsi affianco ad una bambina, di passeggiare nel parco giochi.
Anche questo episodio, diverrà col tempo “passato e dimenticato” e tutti gli altri pervertiti,
Omicidio Stella Paroni conosciuti da polizia e magistratura, continueranno a circolare liberamente, fino a quando la loro incontrollabile violenza gli farà commettere un omicidio, a morire sarà un'altra persona indifesa, ancora un'anziana oppure un'adolescente, di sicuro succederà, tutti i pervertiti sono arrivati ad uccidere x poi essere finalmente arrestati con pene severe, quelli che non l'hanno fatto, sono ancora liberi.
Le percentuali dimostrano che dal 1998 ad oggi i casi di pedofilia sono aumentati del 12%, quelli di abusi sessuali addirittura del 18%, mentre da un'indagine di telefono azzurro risulta che solo il 4% dei casi viene denunciato, quasi sempre dalle vittime o dai loro famigliari e amici, molto rare sono le denunce e le segnalazioni da chi non è direttamente coinvolto, purtroppo ancora si gira la testa dall'altra parte, tutti si fanno gli affari propri e se ne fregano dagli altri, oppure non sono ben informati di come sia facile fare una segnalazione, dell’anonimato che viene fortemente rispettato, delle indagini approfondite che vengono eseguite x accertarsi, senza ombra di dubbio, che si commettano reati di pedofilia nella segnalazione fatta, un sistema questo, di vitale importanza x distruggere la pedofilia, la totale collaborazione di tutti.
Stella Paroni resta sepolta, aveva 91 anni ma
Stella Paroni la natura o Dio non aveva ancora decretato la sua morte, l'ha fatto un pazzoide pervertito.


In forte stato di ebbrezza, il 42enne, ha attirato l’anziana fuori dall’abitazione, dopo averle staccato il contatore della luce approfittandone per introdursi in casa.
Quando la donna è rientrata è scattata l’aggressione e un tentativo di violenza sessuale, ammesso da Badalotti, che ha poi scaraventato la sua vittima dal balcone del terzo piano.
Una caduta risultata fatale.
Il corpo, completamente nudo, è stato poi caricato su una carriola e gettato in un canale a circa 200 metri di distanza dalla casa, dove è stato notato qualche ora dopo da un passante, un video di sorveglianza riprende l’assassino mentre trasporta il cadavere (VEDI IL VIDEO).


Il 5 maggio è la giornata contro la pedofilia, una giornata di protesta, perché la situazione degenera, l'incapacità e la trascuratezza dello stato permette ai pedofili di compiere azioni spregevoli, disumane, orribili.
I maggiori canali d'informazione non evidenziano la gravità e la crescita del problema.
Si continua a dire di usare la mano pesante contro la pedofilia ma non è stata approvata nessuna legge, negli ultimi anni, che possa ritenersi di elevata severità rispetto alle vigenti, che sono tutte datate e sorpassate, tutela minori business quindi non adeguate, il reato di pedofilia non è esente dai molti benefici di legge, il diritto di privacy tutela fortemente i pedofili, che oltre a restare liberi malgrado le violenze sessuali commesse, possono restare anonimi ed avvicinare i bambini, ignari, come i loro genitori, del rischio che stanno correndo.
Coinvolgere le persone alla lotta contro la pedofilia, dimostrando quanto questo sia importante allo scopo.
Il 5 maggio deve essere un giorno di protesta, dove dobbiamo dimostrare quanto siamo stufi e fermiamo gli orchi soprattutto incazzati contro questo sistema, che continua “di fatto” a tutelare i pedofili e non le loro potenziali vittime. dimostriamo tutto il nostro sdegno, con messaggi di protesta nei social network, nei blog, in ogni spazio del web.
La pedofilia non deve esistere, non possiamo toglierla dalla mente dei pedofili, ma dalle loro mani si, per il bene e la felicità di tutti i bambini, …le mani, ve le tagliamo!!! 

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venerdì 18 marzo 2011

Insospettabile laureato: pedofilo stupratore. E’ ORA DI DIFENDERCI

Adescata tramite facebook e  stuprata una bambina di 13 anni da un uomo di 37, che era pedofilia nel webin procinto di sposarsi, laureato, con una buona posizione sociale, lavora in una società di montaggio audio-video della zona di Pisogne (Brescia), il solito insospettabile, che continuerà comunque a restare tale perché protetto dalla legge sulla privacy.
A scoprire la tremenda esperienza che aveva subito la bambina, cadendo nelle fauci dell'orco, sono stati i suoi genitori, la ragazzina, come succede quasi sempre, si era chiusa nel silenzio, non ha cercato il conforto e l'aiuto dei suoi genitori, che sono riusciti a capire cosa gli accadeva dal conseguente cambiamento nel suo comportamento, chiuso, triste, irrequieto.
pedofilia nel web
Una storia già vista (purtroppo) mille volte, che conosciamo a memoria, troppo tardi si scoprono queste cose, malgrado tutti conoscono i rischi che corrono gli adolescenti di cadere nelle trappole dei pedofili tramite i
social network, non si provvede a prevenirne il pericolo, pensiamo che non possa toccare proprio alla nostra famiglia, non diamo peso alla cosa, perché non immaginiamo o non sappiamo quanto sia realmente grande il rischio.
pedofilia nel webColpa dei grandi canali di informazione, che non danno il giusto risalto al problema, restiamo noi piccoli blog che dedichiamo tutto il nostro tempo a questa causa, x amore e senso di protezione verso i nostri bambini, cuccioli indifesi che senza di noi sono in balia di un mondo pieno di perversione.
Il pedofilo di Brescia ha teso la trappola col tempo, riuscendo pazientemente a conquistare la fiducia della 13enne, con metodi ben congeniati che i pedofili conoscono bene, metodi che richiedono tempo, metodi che anche noi che combattiamo contro di loro
conosciamo bene, che sappiamo come intercettare, come prevenire.
Il pervertito è riuscito a fissare un incontro con la bambina (dopo oltre 3 mesi di chat) in un paese della
Valcamonica, nel corso del quale la tredicenne è stata costretta a subire violenza sessuale.
pedofilia nel web
Il pedofilo è vulnerabile proprio nel periodo in cui chattando cerca di ottenere la fiducia della sua vittima, nella maggior parte dei casi comincia spacciandosi x suo coetaneo, mostrando foto false, ma non si mostra mai tramite webcam, inventando scuse del tipo che è rotta, che i genitori non vogliono comprarne una, che è troppo timido e non riesce a mostrarsi.
Tutti questi raggiri sono stati usati anche dal pedofilo bresciano, sarebbe bastato istallare un programma
parental control x fermarlo in tempo, abbiamo dedicato interi articoli, spiegando come funzionano, come si istallano, quanto siano facili da usare, quanto siano indispensabili.
pedofilia nel web
Non cadiamo nell'errore di pensare che il rischio della pedofilia non possa riguardare la nostra famiglia, chiaramente noi auguriamo a tutti che mai si possano trovare dentro a questo incubo, ma l'Italia è il quinto paese x uso di pedofilia online, questo deve bastare x cercare di proteggere i nostri figli, i social network sono il maggior sistema di comunicazione dei giovani, questo lo sappiamo tutti.
pedofilia nel webCi rendiamo conto che possiamo sembrare troppo allarmisti, ma abbiamo tutte le ragioni x esserlo, il pericolo è dietro l'angolo, lo dicono le statistiche, non facciamo altro che comportarci di conseguenza, se noi genitori teniamo sotto controllo le navigazioni dei nostri ragazzi, questi non rischiano di finire nelle trappole, facendo un rapporto tra le percentuali, possiamo affermare che gli adolescenti, quando sono collegati ai social network, camminano su un terreno minato, noi adulti possiamo essere in grado di riconoscere le mine sul loro cammino, è nostro dovere scovarle, impedire che possano metterci i piedi sopra.
gruppo ODIO LA PEDOFILIA
E' arrivato il tempo che interveniamo, che realizziamo l'esistenza di questo pericolo e lo affrontiamo, è inutile girarci intorno, se i genitori della piccola 13enne avessero ascoltato i nostri consigli e attivato i sistemi di protezione che proponiamo, adesso la loro bambina non vivrebbe col ricordo della più atroce delle esperienze, lo stupro, che distrugge la psiche di una donna matura, figuriamoci di una bambina.
Ci piange il cuore puntare il dito sui genitori, che pur sono riusciti ad intervenire ed a scoprire cosa stava accadendo alla figlia, comprendiamo la loro disperazione, (
è ora di difendercinel nostro gruppo ci sono persone che hanno vissuta personalmente la pedofilia), ma vogliamo fermare i pedofili, vogliamo gridare l'esistenza della pedofilia nel web, lo faremo finché avremo fiato.
Proteggiamo i nostri bambini, attiviamo le protezioni, difendiamoci insieme.
Per qualsiasi dubbio, consiglio, sospetto, siamo a vostra disposizione, conosciamo bene i metodi che usano i pedofili, i loro approcci, i loro sistemi x abbindolare i ragazzi, possiamo aiutarvi
finestra nel bloga scovarli "in tempo".
Tramite il blog potete trovare il modo di contattarci, vi garantiamo l'assoluta riservatezza, potete farlo anche in modo anonimo, usando il sistema di "messaggi anonimi".
Se non conoscete i programmi "parental control" potete consultare
QUESTA PAGINA dove troverete il programma adatto, con le spiegazioni x l'uso e l'istallazione.
Se x qualsiasi motivo non desiderate consultare il nostro blog, ci sono altri siti adatti al problema,
don Fortunato Di Noto, con l'associazione Meter, non è importante che lo facciate con noi, è importante che lo facciate.
don Fortunato Di Noto
Noi desideriamo vedere tutti i bambini del mondo felici, perché il volto della vita è quello di un bambino che sorride.
Noi odiamo chi fa del male ai bambini, lo combattiamo, combattilo con noi, adesso sai come si fa.
Nel frattempo un maresciallo dei carabinieri ha tentato di adescare la sua nipotina tramite chat, spacciandosi x suo coetaneo, è stato smascherato in tempo perché la madre della bimba controllava le sue navigazioni, incastrando il militare pedofilo col suo stesso sistema. 

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venerdì 4 marzo 2011

L’importanza delle segnalazioni

La polizia postale, che da sempre indaga sulla pedofilia, in particolare tramite logo polizia postale internet, ha ricevuto dal 2002 ad oggi ben 7.770 segnalazioni, la maggior parte si sono rilevate fondate, da cui oltre 1.000 bambini sono stati liberati dall'incubo degli abusi sessuali.
Questo dimostra che ognuno di noi può essere fondamentale nella lotta contro la pedofilia.
"Le violenze avvengono soprattutto dentro casa e non riguardano solo le famiglie povere ma tutte le classi sociali e tutte le categorie di professionisti" affermano gli esperti della Polizia, “Spesso sono famiglie insospettabili, all'apparenza serene ed oneste, solo chi ci vive vicino può sentire cosa capita tra le loro mura domestiche”.
Segnalare un sospetto di abuso non mette alla gogna la famiglia indicata, spesso non si finestra x messaggio anonimo nel blog  fanno segnalazioni, anche se si sospetta  fortemente, per paura di sbagliare e imputare ingiustamente un'onesta famiglia di tale vergogna, ma questo non succede, le indagini vengono svolte all'oscuro delle persone indagate e con la massima riservatezza, l'esperienza di esperti agenti permette di capire con poche indagini formali se sussiste o meno il reato e la famiglia sottoposta a questi controlli non si accorge nemmeno di esserlo, se tutto è regolare la pratica viene chiusa senza che nessuno si accorge di quanto è successo.
Non ci dobbiamo creare scrupoli nel segnalare un sospetto, perché se questo non maltratta i propri bambini non ha niente da temere, non verrà mai, in nessun caso accusato ingiustamente, anzi, prima di procedere la polizia postale persiste nelle indagini x arrivare ad essere completamente certa delle accuse che presenterà.
protezione dei bambini Ma se in questi anni non ci fossero state 7.700 segnalazioni, ancora 1.000 bambini sarebbero costretti a subire violenze inaudite, mentre tutte le segnalazioni che si sono rilevate infondate non hanno creato alcuna spiacevole conseguenza, ne ai segnalati, ne ai segnalatori.
Un'altra lotta contro la pedofilia è quella attraverso internet, una quantità enorme di siti pedofili nasce ogni giorno, molti vengono immediatamente oscurati, altri purtroppo sfuggono ai controlli.
Nel web i pedofili sono molto pericolosi, perché comprendendo che questo è il sistema
caccia al pedofilo online più facile x arrivare agli adolescenti e si sono organizzati, associati in lobby super protette, scambiandosi materiale con sistemi di massima segretezza, protetti dalla legge sulla privacy, avendo modo di usare nomi fittizi restando anonimi, spacciandosi x coetanei dei ragazzi, con metodi di adescamento programmati.
Purtroppo di questo reale pericolo la maggior parte dei genitori non è adeguatamente informata, grave mancanza dei grandi comunicatori d'informazione che non gli dedicano mai il giusto spazio, non vogliamo allarmare esageratamente, ma crediamo sia opportuno sapere quanto sono organizzati i pedofili e di conseguenza, che molti sono i ragazzi rischiano di cadere nelle loro trappole.
Esistono sistemi che possono aiutare a difenderci dalla pedofilia online, consultare la nostra homepage x saperne di più.
fermiamo gli orchi
Il blog riceve in media 30 segnalazioni a settimana di siti e link di questo genere, non nascondiamo che li bombardiamo di virus, a volte chiudono da soli quando si accorgono del nostro intervento, siamo forti di ragazzi con grandi capacità informatiche, che nel gruppo "Odio la Pedofilia" opera continuamente una guerra senza tregua, ma il nostro punto di forza sono tutte quelle persone che ci passano le segnalazioni, un esercito che naviga e che quando capita in questi siti immediatamente ci segnala l'indirizzo, noi andiamo fin dove possiamo arrivare (e oltre) poi passiamo il link alla postale.
Vogliamo in questo modo dimostrare che tutti i nostri visitatori, oltre a dimostrarci la propria solidarietà possono divenire parte
logo del gruppo integrante della nostra lotta, noi chiamiamo chi vuol combattere la pedofilia, dargli la possibilità di farlo, tramite il nostro blog, ma, se x qualsiasi motivo, qualcuno non vuole farlo insieme a noi, ci sono altri blog, forse più moderati del nostro, non è certo essenziale che lo facciate con noi, è essenziale che lo facciate, x i bambini, noi lo facciamo sul serio, diamo la possibilità di farlo con noi, dando seguito a tutte quelle espressioni di odio, verso i pedofili, che circolano nel web.
Si può anche segnalare direttamente alla polizia postale.
Noi ringraziamo di cuore tutte le persone che ci hanno passato i link, che ci visitano, che diffondono il nostro blog, che ci scrivono, che sono solidari con noi, che ci incoraggiano, un esercito che cresce ogni giorno, grazie, col cuore, grazie.
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RISULTATI SONDAGGIO CASTRAZIONE CHIMICA

Risultati del sondaggio con votazione sulla castrazione chimica:

SI alla castrazione chimica 38%

NO alla castrazione chimica 6%

contrario alle punizioni corporali 5%

meglio la castrazione totale 51%

Risultati del sondaggio con votazione sul bracciale elettronico imposto ai pedofili:

SI 92%
NO 02%

AIUTIAMO MARIAPIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE

Ci associamo a questa iniziativa proposta dal gruppo: MOVIMENTO CIVILE CONTRO LA PEDOFILIA - GLI ATTIVISTI, ricevuta da Monia Lorenzetti in favore di Maria Pia e le sue bambine



RAGAZZI INVIAMO OGNI 8 DEL MESE QUESTO MESSAGGIO ALLE AUTORITA’ ITALIANA/BELGA PER AIUTARE MARIA PIA A RIAVERE LE SUE BAMBINE, RAPITE DAL PADRE CHE CON IL NONNO ED ALTRE SPREGEVOLI PERSONE ABUSA DI LORO.



LA BOZZA MAIL DA INVIARE E’:

Sono stato(a) informato(a), via internet, della vicenda della Signora MAOLONI Maria-Pia e delle sue due bambine, Fiona e Milla ANTONINI.

Sono scioccato(a) di sapere che queste due bambine, rapite in Italia, sono oggi, sequestrate in Belgio e affidate alla loro famiglia paterna, sospettata di abusi sessuali .

Sono più di 1148 giorni (3 anni) che la loro mamma, MAOLONI Maria-Pia, rimane senza notizie delle sue bambine. Per altro, la famiglia materna che risiede in Belgio non può nemmeno avere dei contatti con Fiona e Milla, le loro nipotine.

Le devo dire che ho delle difficoltà a capire questa situazione e la domanda che le faccio e’ :

Per quale motivo Fiona e Milla sono state private di qualsivoglia contatto sia con la loro mamma sia con la loro famiglia materna, e perché questa situazione perdura da cosi tanto tempo ?

Voglio sperare che Lei mi potrà aiutare a capire e a rispondere a questa domanda.



Distinti saluti.



COGNOME e NOME



GLI INDIRIZZI A CUI MANDARLA:

taoufik.bensaida@cfwb.be ;spj.mons@cfwb.be ;dgde@cfwb.be ;110@childfocus.org ;jacques.barrot@ec.eeuropa.eu ;stefaan.declerck@just.fgov.be ;laetitia.lambot@cfwb.be ;info@laurette-onkelinx.be ;info@wathelet.fed.be;info@diplobel.fed.be;infodesk@ohchr.org;cbu@unicef.be ;brussels@unicef.org ; amnestynews@amnesty.fr; webmestre@amnesty.fr ;EO@ombudsman.europa.eu; drozenberg@liguedh.be; ldh@liguedh.be ;urgent-action@ohchr.org ; tb-petitions@ohchr.org; 1503@ohchr.org; epbrussels@europarl.europa.eu;roseline.demoustier@just.fgov.be; jean.gautier@diplobel.fed.be; andrew.drzemczewski@coe.int;eo@ombudsman.europa.eu; cdcj@coe.int ; rapt-parental@just.fgov.be ;kinderontvoering@just.fgov.be ;otp.informationdesk@icc-cpi.int ;contact@ajefrance.com;francesco.crisafulli@esteri.it; segreteria.bruxelles@esteri.it; ambbruxelles@esteri.it;segreteria.mons@esteri.it; segreteria.frattini@esteri.it; dgit4@esteri.it; autoritacentrali.dgm@giustizia.it;segrpart.dag@giustizia.it; vicecapodipartimento.dag@giustiziacert.it; giovannipaolo.nuvoli@giustizia.it;segreteria.dgcivile.dag@giustizia.it;










PEDOFILIA IN ITALIA le cifre

Sono 854 ogni anno i bambini scomparsi in Italia dal 1996, più di due al giorno, di cui 380 non sono ancora stati trovati . Sette bambini su mille subiscono violenze, mentre due milioni sono nel mondo i piccoli schiavi del sesso, venduti dai duecento ai mille dollari l'uno. Due bambini al giorno in Italia sono oggetto di abusi sessuali. Negli ultimi quattro anni le violenze su minori sono cresciute di oltre il 90%, passando da 305 nel '96 a 470 nel '97 a 534 nel '98 fino a 586 nel 1999. Mille i processi svolti per reati le cui vittime sono bambini abusati e maltrattati, per un terzo sotto i tre anni. Nella metà dei casi si tratta di violenze sessuali, seguite da abuso fisico (33 %), trascuratezza (21,8%) e abuso psicologico (19,8%). Ma si stima che i casi di pedofilia in Italia siano 21000 all'anno. E la nuova frontiera Internet ? Sono 7650 i siti pedofili identificati e censurati nel 1999, il 55% negli Stati Uniti, il 13% nell'est europeo, il 5% in medio oriente. Ma si stima che possono essere 10 volte tanto. 300 sono le organizzazioni pedofile che si definiscono "culturali", 15 in Italia. Il mercato on-line della pedofilia ha un giro d'affari di oltre 5 miliardi di dollari: solo il settore delle videocassette frutta 280 milioni di dollari. Una foto costa in media 30 dollari ma arriva facilmente a 100 per le violenze e le scene con animali.
Dati: Censis, Telefono Azzurro, Criminalpol

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