Contro la Pedofilia, oltre le parole… i fatti
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Read more...Preghiera della notte
Signore dammi il mare,
x nuotare e rinfrescarmi,
Signore dammi l'aria,
x respirare e spiegare le vele,
la terra x coltivare i frutti,
l'acqua x dissetarmi,
Signore dammi il fuoco,
x riscaldarmi e cucinare,
il cielo, il sole,
la luna e le stelle,
Signore tutto questo mi hai donato già,
così grande è il tuo potere,
così immensa la tua misericordia,
ma Signore,
non mi hai dato un padre buono,
Signore,
perchè mio padre mi fa del male?
Anonimo
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Read more...Il Papa ha accettato le dimissioni del vescovo belga di Bruges, monsignor Roger Vangheluwe, 74 anni, per abusi sessuali compiuti su un minore anni fa. Lo ha reso noto ufficialmente la sala stampa vaticana.
Monsignor Roger Joseph Vangheluwe nasce a Roeselare (Belgio) il 7 novembre 1936, viene ordinato sacerdote il 1º febbraio 1963 e nominato vescovo di Bruges il 15 dicembre 1984.
nell'aprile di quest'anno, all'età di 74 anni, confessa di aver abusato sessualmente di un minorenne, quando era ancora un novello sacerdote.
LA LETTERA DELLA SUA CONFESSIONE:
“Quando ero ancora un semplice sacerdote e per un certo tempo all’inizio del mio episcopato, ho abusato sessualmente di un giovane dell’ambiente a me vicino. La vittima ne è ancora segnata. Nel corso degli ultimi decenni, ho più volte riconosciuto la mia colpa nei suoi confronti, come nei confronti della sua famiglia, e ho domandato perdono. Ma questo non lo ha pacificato.
E neppure io lo sono.
La tempesta mediatica di queste ultime settimane ha rafforzato il trauma, non è più possibile continuare in questa situazione, sono profondamente dispiaciuto per ciò che ho fatto e presento le mie scuse più sincere alla vittima, alla sua famiglia, a tutta la comunità cattolica e alla società in genere.
Ho presentato le mie dimissioni come vescovo di Bruges al papa Benedetto XVI, sono state accettate venerdì.
Perciò mi ritiro”.
Vangheluwe confessa, ma specifica di aver abusato di un solo giovane e non chiarisce se una o più volte, (in realtà la giovane vittima era suo nipote e gli abusi sono proseguiti x 13 anni) è stato vescovo di Bruges dal 1984 all'attuali dimissioni, considerando l'enorme scandalo della pedofilia nella chiesa belga, il quasi totale coinvolgimento dei sacerdoti, compresi gli omertosi, lascia perplessi che il vescovo di una delle più importanti città del Belgio, essendo dichiaratamente un pedofilo fin da giovane età, abbia adusato di un solo minore, forse una sola volta, senza essere minimamente coinvolto nel giro di depravazione che aveva investito tutte le diocesi cattoliche del Belgio.
Adesso il monsignor Roger Vangheluwe è stato allontanato dal suo clericato da Benedetto XVI, si è dimesso ed ha dichiarato alla stampa: "Continuerò con discrezione a riflettere sulla mia vita e il mio avvenire, e fin da oggi lo farò in altro luogo, fuori dalla diocesi di Bruges".
Sicuramente potrà riflettere in serenità, soprattutto economica, dato che riceverà una pensione netta di 2.800 euro al mese (che equivale al 75% dello stipendio che riceveva in attività, 3.733 euro netti), nell’abbazia di Vleteren, un piccolo paradiso di pace, immerso nella natura, senza preoccupazioni, perché non potrà scontare una eventuale condanna x ragioni di età e "immunità ecclesiastica".
Al contrario, le vittime dei preti in Belgio, subiscono ancora il danno psicofisico, procuratogli dai loro carnefici, porteranno x sempre nella testa le violenze subite, lo dimostrano i 13 suicidi e almeno 6 tentati suicidi, emersi da un primo bilancio, ancora molto parziale, della tragedia rappresentata dagli abusi sessuali contro minori compiuta dal clero belga.
La commissione Adriaenssens, costituita dall´episcopato e presieduta dal neuropsichiatra infantile Peter Adriaenssens, indaga sui tanti episodi di violenza sessuale, è stato da questi redatto un primo dossier, il rapporto verte su 124 testimonianze esaminate tra i quasi cinquecento casi che sono stati denunciati alla commissione tra gennaio e giugno scorsi.
Il professor Adriaenssens ha dichiarato: «Dal solo dato dei suicidi e di tentati suicidi si può capire l´ampiezza dei danni provocati sulle vittime, le vittime attendono e meritano una Chiesa coraggiosa, che non teme di essere messa di fronte alla propria vulnerabilità, di riconoscerla e di cooperare alla ricerca di risposte eque».
Secondo il rapporto, «nessuna congregazione religiosa sfugge alle pratiche di abusi sessuali sui minori compiute da uno o più dei suoi membri». La maggior parte dei fatti presi in esame risale a molti anni fa, dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, ed è dunque caduta in prescrizione da un punto di vista penale. Due terzi dei casi hanno avuto per vittime bambini, mentre un terzo sono bambine. L´età media delle vittime al momento degli abusi è di dodici anni, anche se si registrano casi di violenze compiute su piccoli di due o cinque anni.
Oggi, le persone che hanno trovato il coraggio di rivolgersi alla commissione episcopale hanno in media cinquanta o sessant´anni. Ma per molte di loro il trauma delle violenze subite è ancora vivo e doloroso.
Il cardinale Godfried Danneels, ex primate della Chiesa belga, è sotto inchiesta x la sua latente omertà dimostrata, era stato avvertito molte volte di ciò che accadeva all'interno delle diocesi, ma oltre a non denunciare mai i fatti, chiedeva a chi gli faceva le confessioni di essere altrettanto omertoso, x il buon nome della chiesa.
Danneels nega chiaramente, ma la registrazione di alcune telefonate dimostrano quanto il cardinale abbia tenuto nel silenzio l'orrore che si perpetrava, permettendo in tal modo, ai carnefici di continuare a seviziare i ragazzini.
Anche nel caso di Roger Vangheluwe ha mantenuto il silenzio, ma stavolta ammette la colpa, dichiarando: "Una sera di inizio aprile, mentre stavo rientrando in macchina a Malines, ho ricevuto una telefonata da mons. Vangheluwe che mi ha confidato di aver abusato per anni di uno dei suoi nipoti, sono caduto dalle nuvole, sconvolto da quel che apprendevo. Sono rimasto praticamente muto, lui ha detto solo che era estremamente grave. Qualche giorno dopo, mi ha richiamato e mi ha domandato se ero pronto ad incontrare alcuni membri della sua famiglia. Mi era sempre stato vicino. Era divenuto mio amico ma non gli ho risposto subito ed ho domandato un tempo di riflessione".
Ammette di non aver denunciato il fatto, ne autorità ecclesiastiche, ne alla polizia di stato, ma Godfried Danneels confessa questa sua mancanza solo perché la telefonata ricevuta da Roger Vangheluwe è stata registrata, una prova tanto evidente da non poter essere smentita.
Purtroppo questa è l'ennesima dimostrazione che non solo i sacerdoti pedofili stuprano i bambini, ma nessun'altro prete gli impedisce di farlo, mantenendo fede all'omertà richiesta specificatamente dalla madre chiesa, vedi "Crimes Sollicitationis" un documento redatto dal vaticano nel 1962, che istruisce i cardinali su come trattare le accuse di abusi su minori contro preti, impone un giuramento di segretezza sui bambini vittime di tali atti, sui preti coinvolti ed ogni altro testimone.
Rompere la promessa significa la scomunica dalla Chiesa Cattolica.
Il Cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della congregazione per la Dottrina della Fede, 20 anni prima che diventasse Papa, ha rinnovato le imposizioni del "Crimes Sollecitationis", ritenendo fondamentale x l'armonia della chiesa l'omertà dovuta al mantenimento del buon nome di questa. Vi invitiamo a visionare questo video di Maurizio Turco, dal titolo “Pedofilia: i segreti di Ratzinger”
La commissione ha rilasciato un dossier sui risultati delle indagini fin qui svolte sulla chiesa belga, chiamato "Rapporto CHOC" perché lascia letteralmente scioccato chi lo legge.
RAPPORTO CHOC:
BRUXELLES - Tredici suicidi, almeno sei tentati suicidi. Questo è un primo bilancio, ancora molto parziale, della tragedia rappresentata dagli abusi sessuali contro minori compiuti dal clero belga. È quanto risulta dal rapporto della Commissione indipendente costituita dall´episcopato e presieduta dal neuropsichiatra infantile Peter Adriaennsens, che è stato presentato ieri alla stampa.
Il rapporto verte su 124 testimonianze esaminate tra i quasi cinquecento casi che sono stati denunciati alla commissione tra gennaio e giugno scorsi.
«Dal solo dato dei suicidi e di tentati suicidi si può capire l´ampiezza dei danni provocati sulle vittime», ha detto il professor Adriaennsens incontrando la stampa. «Le vittime - ha detto ancora il neuropsichiatra - attendono e meritano una Chiesa coraggiosa, che non teme di essere messa di fronte alla propria vulnerabilità, di riconoscerla e di cooperare alla ricerca di risposte eque».
Secondo il rapporto, «nessuna congregazione religiosa sfugge alle pratiche di abusi sessuali sui minori compiute da uno o più dei suoi membri». La maggior parte dei fatti presi in esame risale a molti anni fa, dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, ed è dunque caduta in prescrizione da un punto di vista penale. Due terzi dei casi hanno avuto per vittime bambini, mentre un terzo sono bambine. L´età media delle vittime al momento degli abusi è di dodici anni, anche se si registrano casi di violenze compiute su piccoli di due o cinque anni.
Oggi, le persone che hanno trovato il coraggio di rivolgersi alla commissione episcopale hanno in media cinquanta o sessanta anni. Ma per molte di loro il trauma delle violenze subite è ancora vivo e doloroso.
Tutto il dossier originale, si può visionare CLICCANDO QUI, è in lingua olandese, x la traduzione ognuno scelga il programma che preferisce, consiglio il semplice traduttore di google
Una donna che era stata abusata da un sacerdote nel 1983, racconta di essere andata a denunciare le molestie al suo vescovo. E di essersi sentita rispondere: «Smetti di guardarlo e vedrai che ti lascerà in pace».
Il sacerdote belga Eric Dejaeger, è ricercato dall'Interpol, perché condannato con l'accusa di abusi su minori con l'aggravante di altre accuse, è attualmente rifugiato sotto la protezione dei Padri Oblati a Bladen nelle Fiandre ed ha già fatto sapere che la sua intenzione è costituirsi alle autorità competenti, ...ancora non l'ha fatto, nel frattempo si gode gli agi e la tranquillità della natura.
Finora solo il 5% delle vittime dei preti pedofili hanno ricevuto un risarcimento economico, mentre le scuse gratuite sono state interamente distribuite, 100% netto.
Attualmente ci sono almeno una ventina di sacerdoti ricercati protetti all'interno dello Stato vaticano o nei conventi, in particolare quelli dei Padri Oblati.
Padre Nostro, che sei nei cieli,
proteggi i nostri figli dai preti pedofili.
Padre Nostro, prega per noi,
ma soprattutto prega per i nostri bambini.
Sia fatta la Tua volontà,
non quella dei pedofili, in abiti che ti rappresentano.
Rimetti ai preti pedofili i loro debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori.
Non indurli in tentazione,
ma libera i bambini dal loro male.
Amen
Il pulsante di allarme pedofilia su facebook, in Gran Bretagna è una realtà e le segnalazioni di presunti pedofili e comportamenti sospetti nei confronti dei minori sono aumentate di ben sette volte dopo l'installazione di questa applicazione.
Viene istallato in luglio, dopo lunghi dibattimenti tra favorevoli e contrari, si chiama: "panic button" nato con lo scopo di proteggere gli adolescenti dai molestatori, questa applicazione consiste in un avviso automatico che appare sulle home page e invita a segnalare eventuali abusi al profilo.
L’iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra il social network di Mark Zuckerberg e il Child Explotation and Online Protection Centre. La decisione di creare un sistema per la tutela dei minori dagli abusi dei pedofili è nata dopo che lo stupratore seriale Peter Chapman ha violentato e ucciso una 17enne conosciuta proprio su Facebook, fingendosi un coetaneo.
E' sicuramente un tentativo concreto di affrontare un problema ormai riconosciuto, l'uso del famoso social network x adescare bambini è una pratica molto diffusa tra i pedofili, sistema che usano anche x comunicare tra di loro e scambiarsi consigli e metodi x migliorarsi ed aumentare le tristi conquiste, indisturbati, protetti da una legge sulla privacy che finora gli è stata molto utile x restare anonimi.
La pedofilia online si è ramificata nella rete da molto tempo, ma i grandi contenitori d'informazione non hanno mai comunicato la grandezza del problema, solo negli ultimi tempi e dopo l'ennesima statistica che indicava l'elevato numero degli adescamenti tramite i social network hanno dedicato servizi giornalistici al riguardo, mentre i blog tematici, come il nostro, gridavano da tempo l'esistenza di questo fenomeno e la necessità di prendere seri provvedimenti, incrementando la severità ed il rinnovo delle leggi, adeguandole alla sua grandezza.
Questa del pulsante antipedofilia, è un'ottima iniziativa, in Inghilterra ha già dato buoni risultati, la decisione di aggiungere in homepage il "panic-button" è stata presa dopo l’assassinio di una teenager, Ashleigh Hall, ragazza di 17 anni uccisa da uno “stupratore seriale”, Peter Chapman, 33 anni già condannato altre volte e incontrato proprio sul popolare sito di social networking di Mark Zuckerberger, purtroppo questo caso specifico dimostra l'incapacità di fermare i pedofili che navigano nella rete a caccia di adolescenti, il pedofilo Peter Chapman, era già stato condannato più volte x questo tipo di reato, ma oltre ad essere ancora libero di nuocere, nonostante fosse sottoposto a controllo continuo dei suoi spostamenti perché iscritto nel registro dei molestatori sessuali, era del tutto scomparso dal “radar” delle autorità da almeno 9 mesi, mentre lui si costruiva un profilo in facebook del tutto fittizio, riusciva ad adescare la giovane vittima, la rapiva, la violentava ripetutamente e infine la uccideva, gettandone il corpo in un canale, se la legge fosse stata più severa e più presente, Ashleigh Hall, 17 anni, sarebbe ancora viva.
Child Exploitation and Online Protection Centre (Ceop), Jim Gamble è l'amministratore delegato di questa associazione a cui fa riferimento il pulsante anti-panico, promotore di iniziative quasi mai prese in seria considerazione, anche in questo caso, l'applicazione contro la pedofilia non è stata accettata oltre la Gran Bretagna, le spiegazioni di tale decisione non sono chiare, ma la realtà è che il pulsante non è stato istallato.
In Italia esiste an'associazione simile a quella del Ceop, è l'associazione Meter di Don Fortunato Di Noto, qualche settimana fa Meter, ha fornito una raccapricciate “classifica” con i dati relativi alla presenza di siti pedo-pornografici su internet, in maggioranza dislocati in Russia e negli Stati Uniti ed ha messo in guardia sull’intrusione di questo terribile fenomeno anche su Facebook. La Polizia Postale di Catania ha aperto, proprio in base alle segnalazioni di Meter, 340 fascicoli che contengono ben 2.850 siti pedo-pornografici segnalati.
In particolare, la triste graduatoria della pedo-pornografia in rete è così distribuita.
Negli Usa troviamo il 29% di questi, in Russia il 27%, in Olanda il 6%, in Inghilterra il 5%, in Cina il 4%.
Seguono poi Germania e Polonia col 3%.
Italia, Spagna, Francia, Belgio, Austria, Svezia, Liechtenstein, Giappone, Corea del Sud, Turchia hanno, fortunatamente, una presenza pari solo al 2%. Chiudono, infine Israele, Svizzera, Iran, Iraq con l’1%. Secondo Meter, risultano diminuiti i siti italiani anche perché, sempre più spesso, i gestori dei siti pedofili si rivolgono all’estero per evitare di essere scoperti.
Continua, invece, anche in Italia l’utilizzo del file sharing per la diffusione e lo scambio di file pedo-pornografici se è vero che il 60% delle indagini della Polizia postale italiana interessano proprio questo settore.
“Approfittando di questi sistemi di rete - si legge nel rapporto – i pedofili si legano tra loro con divulgazione di video, foto, link e notizie di riferimento, scambiandosi collezioni private prodotte da loro stessi“, fa sapere Meter.
In generale, le segnalazioni dell’associazione siracusana alla Polizia postale nel 2008 sono state 2.850, mentre negli ultimi cinque anni sono stati oltre 44mila i siti e i riferimenti pedofili segnalati a tutte la Polizie del mondo.
La pedofilia deve essere fermata, ogni persona deve sentirsi in dovere di lottare contro questa perversione, che distrugge la vita dei bambini, chi si macchia di tale orribile reato deve essere immediatamente denunciato, deve essere scoraggiato a commetterne ancora da una severità senza compromessi, pagando sulla propria pelle il dolore fisico e morale che ha inflitto alla giovane vittima per soddisfare la sua depravazione, solo così possiamo sperare che smetta di far del male, tutti i sistemi diversi, tolleranti, comprensivi, educativi, sono falliti, le carote sono finite, è il tempo del bastone.
1. La tratterò sempre con rispetto e dignità.
2. Anteporrò sempre il suo benessere al mio. 4. Non farò mai nulla contro la sua volontà.
5. Eviterò categoricamente ogni forma di violenza, manipolazione e coercizione nel mio rapporto con lei.
6. Farò tutto il possibile per evitarle qualsiasi danno fisico e/o psico-emotivo.
7. Incoraggerò sempre il suo sviluppo emotivo, intellettuale e spirituale.
8. Risponderò alle sue domande con sincerità e tatto.
9. Rispetterò sempre i suoi desideri e le sue opinioni.
10. Domanderò piuttosto che giudicare.
La mia missione
Credo di possedere una grande luce e desidero condividerla con il mondo. Sfortunatamente, a causa della paura e dell’irrazionalità diffuse, sono costretto a nasconderla.
La luce che possiedo è rappresentata dal mio amore per le bambine. Se mi venisse permesso di lasciar brillare questa luce che mi illumina cuore e mente, sono certo che riuscirei a far comprendere la purezza delle mie intenzioni e la genuinità del mio sentimento a quanti mi stanno intorno.
Se volessi fare del male alle bambine, lo farei di nascosto, lontano dagli sguardi del mondo. Ma non è questo che desidero fare, ed è a motivo della mia onestà emotiva e intellettuale che sono qui a chiedere di poterle amare alla luce del sole. Datemi l’opportunità di dimostrare il mio amore e di far splendere la mia luce!
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