Insospettabile laureato: pedofilo stupratore. E’ ORA DI DIFENDERCI
Adescata tramite facebook e stuprata una bambina di 13 anni da un uomo di 37, che era in procinto di sposarsi, laureato, con una buona posizione sociale, lavora in una società di montaggio audio-video della zona di Pisogne (Brescia), il solito insospettabile, che continuerà comunque a restare tale perché protetto dalla legge sulla privacy.
A scoprire la tremenda esperienza che aveva subito la bambina, cadendo nelle fauci dell'orco, sono stati i suoi genitori, la ragazzina, come succede quasi sempre, si era chiusa nel silenzio, non ha cercato il conforto e l'aiuto dei suoi genitori, che sono riusciti a capire cosa gli accadeva dal conseguente cambiamento nel suo comportamento, chiuso, triste, irrequieto.
Una storia già vista (purtroppo) mille volte, che conosciamo a memoria, troppo tardi si scoprono queste cose, malgrado tutti conoscono i rischi che corrono gli adolescenti di cadere nelle trappole dei pedofili tramite i social network, non si provvede a prevenirne il pericolo, pensiamo che non possa toccare proprio alla nostra famiglia, non diamo peso alla cosa, perché non immaginiamo o non sappiamo quanto sia realmente grande il rischio.
Colpa dei grandi canali di informazione, che non danno il giusto risalto al problema, restiamo noi piccoli blog che dedichiamo tutto il nostro tempo a questa causa, x amore e senso di protezione verso i nostri bambini, cuccioli indifesi che senza di noi sono in balia di un mondo pieno di perversione.
Il pedofilo di Brescia ha teso la trappola col tempo, riuscendo pazientemente a conquistare la fiducia della 13enne, con metodi ben congeniati che i pedofili conoscono bene, metodi che richiedono tempo, metodi che anche noi che combattiamo contro di loro conosciamo bene, che sappiamo come intercettare, come prevenire.
Il pervertito è riuscito a fissare un incontro con la bambina (dopo oltre 3 mesi di chat) in un paese della Valcamonica, nel corso del quale la tredicenne è stata costretta a subire violenza sessuale.
Il pedofilo è vulnerabile proprio nel periodo in cui chattando cerca di ottenere la fiducia della sua vittima, nella maggior parte dei casi comincia spacciandosi x suo coetaneo, mostrando foto false, ma non si mostra mai tramite webcam, inventando scuse del tipo che è rotta, che i genitori non vogliono comprarne una, che è troppo timido e non riesce a mostrarsi.
Tutti questi raggiri sono stati usati anche dal pedofilo bresciano, sarebbe bastato istallare un programma parental control x fermarlo in tempo, abbiamo dedicato interi articoli, spiegando come funzionano, come si istallano, quanto siano facili da usare, quanto siano indispensabili.
Non cadiamo nell'errore di pensare che il rischio della pedofilia non possa riguardare la nostra famiglia, chiaramente noi auguriamo a tutti che mai si possano trovare dentro a questo incubo, ma l'Italia è il quinto paese x uso di pedofilia online, questo deve bastare x cercare di proteggere i nostri figli, i social network sono il maggior sistema di comunicazione dei giovani, questo lo sappiamo tutti.
Ci rendiamo conto che possiamo sembrare troppo allarmisti, ma abbiamo tutte le ragioni x esserlo, il pericolo è dietro l'angolo, lo dicono le statistiche, non facciamo altro che comportarci di conseguenza, se noi genitori teniamo sotto controllo le navigazioni dei nostri ragazzi, questi non rischiano di finire nelle trappole, facendo un rapporto tra le percentuali, possiamo affermare che gli adolescenti, quando sono collegati ai social network, camminano su un terreno minato, noi adulti possiamo essere in grado di riconoscere le mine sul loro cammino, è nostro dovere scovarle, impedire che possano metterci i piedi sopra.
E' arrivato il tempo che interveniamo, che realizziamo l'esistenza di questo pericolo e lo affrontiamo, è inutile girarci intorno, se i genitori della piccola 13enne avessero ascoltato i nostri consigli e attivato i sistemi di protezione che proponiamo, adesso la loro bambina non vivrebbe col ricordo della più atroce delle esperienze, lo stupro, che distrugge la psiche di una donna matura, figuriamoci di una bambina.
Ci piange il cuore puntare il dito sui genitori, che pur sono riusciti ad intervenire ed a scoprire cosa stava accadendo alla figlia, comprendiamo la loro disperazione, (nel nostro gruppo ci sono persone che hanno vissuta personalmente la pedofilia), ma vogliamo fermare i pedofili, vogliamo gridare l'esistenza della pedofilia nel web, lo faremo finché avremo fiato.
Proteggiamo i nostri bambini, attiviamo le protezioni, difendiamoci insieme.
Per qualsiasi dubbio, consiglio, sospetto, siamo a vostra disposizione, conosciamo bene i metodi che usano i pedofili, i loro approcci, i loro sistemi x abbindolare i ragazzi, possiamo aiutarvi a scovarli "in tempo".
Tramite il blog potete trovare il modo di contattarci, vi garantiamo l'assoluta riservatezza, potete farlo anche in modo anonimo, usando il sistema di "messaggi anonimi".
Se non conoscete i programmi "parental control" potete consultare QUESTA PAGINA dove troverete il programma adatto, con le spiegazioni x l'uso e l'istallazione.
Se x qualsiasi motivo non desiderate consultare il nostro blog, ci sono altri siti adatti al problema, don Fortunato Di Noto, con l'associazione Meter, non è importante che lo facciate con noi, è importante che lo facciate.
Noi desideriamo vedere tutti i bambini del mondo felici, perché il volto della vita è quello di un bambino che sorride.
Noi odiamo chi fa del male ai bambini, lo combattiamo, combattilo con noi, adesso sai come si fa.
Nel frattempo un maresciallo dei carabinieri ha tentato di adescare la sua nipotina tramite chat, spacciandosi x suo coetaneo, è stato smascherato in tempo perché la madre della bimba controllava le sue navigazioni, incastrando il militare pedofilo col suo stesso sistema.
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