Possesso di immagini pedopornografiche: 3 anni di galera. FINALMENTE UNA CONDANNA VERA!!!
"la semplice visione di immagini non costituisce reato". normalmente gli avvocati difendono i loro clienti pedofili, ma il reato consiste nel modo in cui il pedofilo si è procurato queste immagini, perché si tratta di immagini realizzate attraverso lo sfruttamento sessuale dei minori di 18 anni, articolo 4 della legge 269 del 1998. difendevano i loro cliente affermando che non sapevano che tipo di materiale stavano scaricando o che non era quello che loro avevano richiesto, mantenendo i file nel pc semplicemente perché si erano dimenticati di cestinarli. quando il materiale detenuto è cospicuo e riformulando anche, in parte, i contenuti della condotta rilevante sostituendo il fatto di disporre di materiale pornografico con la semplice detenzione. aumentano anche i reati x possesso di pedopornografia digitale, un vero e proprio esercito di pervertiti scambia questo disgustoso materiale, nel 2010 si arriva ad un aumento del 300% rispetto al 2006. disco remoto (spazio offerto gratuitamente da molti siti), e si scambia solamente il link corrispondente x andare a prelevarlo (download), in questo modo i file di contenuto pedoporno non si possiedono più nel proprio pc e di conseguenza non si commette il reato. condanna il pedofilo che aveva caricato i file affermando che tutti i siti che offrono il servizio ritengono direttamente responsabile del contenuto del file, il proprietario dell'indirizzo web (IP) che esegue l'upload, dimostrando che lo comunica sempre a chi usa il sistema, che questi accetta le regole, altrimenti non può usufruirne. ricorso presentato da uno psicologo siciliano, che era stato sanzionato con 3 anni di reclusione dalla Corte d'appello di Palermo e l'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici per essersi procurato, attraverso l'accesso a internet, pagando anche con carte di credito, immagini di contenuto pedopornografico, scaricato poi nei suoi computer. fatto di procurarsi consapevolmente o di disporre di materiale pornografico realizzato attraverso lo sfruttamento sessuale dei minori di 18 anni”. pedopornografico è un reato, non conta come o quando è stato prelevato, che sia stato offerto gratuitamente o a pagamento, che sia stato visionato x curiosità, x sbaglio o come altro vuole inventarsi l'avvocato di turno, POSSEDERLO SUL PROPRIO PC E' REATO!!! incriminati erano nella cartella del cestino, quindi destinati ad essere cancellati del tutto, ma non è stata considerata un'attenuante, perché da dove erano depositati potevano essere comunque visionati e anche quando vengono cancellati eseguendo "svuota il cestino" possono essere ripresi con dei programmi adatti allo scopo. postale è l'unica che può visionarli allo scopo di oscurarli, in ogni caso chi si impegna nella lotta contro la pedofilia online e cerca questi indirizzi web a tale scopo, deve essere autorizzato da loro, una delle più grandi cacciatrice di pedofili, Aurelia Passaseo, che noi consideriamo "un esempio da seguire", che ha smascherato tantissimi pedofili, si è ritrovata un'accusa di pedofilia perché navigava in questi siti, chiaramente l'equivoco si è chiarito in breve tempo, ma questo deve far riflettere tutte quelle persone che trovandosi (anche involontariamente) in una pagina web di contenuto pedofilo, restano collegati ad essa solo perché incuriositi, che poi ci piacerebbe sapere cosa ce di curioso in immagini di tale oscena perversione. succede a chi naviga comunque in siti di contenuto pornografico, in questo caso è bene uscirne nel più breve tempo possibile, magari copiando il link x poi passarlo a noi tramite il messaggio anonimo sul blog. di aziende di beauty farm o agriturismi, per vendere on line foto e filmati di abusi su minori, oltre 1.100 siti di insospettabili aziende (un centinaio solo in Italia), "infettati" a loro insaputa con materiale pedopornografico messo in vendita attraverso i link inviati con normali tecniche di spamming. avanzatissima tecnologica di "web masquerating", eseguito da persone con ottime capacità informatiche, che solo con le avanzate tecniche e la professionalità di esperti agenti informatici della polizia europea si è riusciti a bloccare. nuove immagini e soprattutto di nuovi video e, di conseguenza, nuovi abusi ai danni di
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La pedopornografia continua ad essere fortemente presente in internet, la ricerca continua di
innocenti giovani vittime, più è grande la richiesta e più violenze subiranno i bambini.
Chi cerca queste immagini, questi video, è complice di chi tortura i bambini, forse non si
considera tale, perché non è lui materialmente a farli soffrire, ma è fatto della stessa merda!!!
FINCHE' CI SARA' CHI CERCA MATERIALE PEDOPORNO, CI SARA' LA PEDOFILIA IN RETE!!!
Dobbiamo scovare e denunciare chi possiede questo tipo di file, non sono meno colpevoli di
chi stupra i bambini.
Dobbiamo fare attenzione a quando, navigando in cerca di qualcosa ci troviamo in siti di tutt'altro genere, finestre che pubblicizzano generi di riferimento sessuale, link con titoli di cartoni animati, ma leggermente diversi, ad esempio "Sailor Mon" invece dell'originale "Sailor Moon", specialmente a quest'ultimi link dobbiamo fare attenzione, sono trappole preparate molto bene (purtroppo), x attirare i bambini.
Come difenderci da queste pericolose trappole, lo abbiamo già detto molte volte, ci sono i programmi "parental control", costruiti x la protezione dei bambini nel web, noi abbiamo proposto NAOMI 3.2.9, se volete sapere come si istalla e come si usa CLICCATE QUI.
Ricordiamoci che tutte le operazioni di polizia, che hanno portato a smascherare organizzazioni di pedofili e i sistemi da loro usati, sono nate da semplici segnalazioni, come nel caso dei 1.100 siti infettati, sopra riportato, l'operazione chiamata "Venice Carnival" è scaturita dalla segnalazione di una nonna che, navigando sulla rete in cerca di un regalo per i suoi nipotini, aveva cliccato sull'indirizzo di un negozio virtuale ritrovandosi su un sito web di abusi sessuali su minori.
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