Il Coach Pervertito: 45 capi d’accusa x violenze su minori
Bellefonte (Pennsylvania, Usa), 23 giu.
L'ex vice coach della squadra di football americano della Penn State University, Jerry Sandusky, è stato dichiarato colpevole di 45 capi d'accusa per abusi sessuali su minori.
I giurati hanno annunciato il verdetto nella notte americana, dopo aver valutato 48 accuse di violenze su 10 ragazzini nell'arco di 15 anni.
Sandusky, 68 anni, rischia ora l'ergastolo.
Due commissioni hanno ascoltato testimonianze per sette giorni, tra cui quelle di otto giovani che si erano dichiarati sue vittime e di altre due presunte vittime.
La difesa si è basata su testimoni che hanno difeso la reputazione dell'allenatore, sulla posizione di uno psicologo secondo cui questo soffre di un disturbo della personalità, della moglie per cui il marito non ha mai fatto nulla di inadeguato.
Anche il fglio adottivo era pronto a testimoniare contro di lui, ma Il suo avvocato difensore Joseph Amendola è riuscito a non farlo salire sul banco dei testimoni.
I suoi avvocati hanno anche sostenuto che gli accusatori siano spinti da motivi economici e per questo abbiano inventato le storie di abusi.
Al momento della lettura del verdetto Sandusky non ha tradito particolari emozioni e ha mostrato tranquillità anche mentre veniva scortato fuori in manette.
Tra 90 giorni verrà resa nota la pena.
Al momento di salire nella macchina dello sceriffo, qualcuno dei presenti gli ha augurato di "marcire all'inferno".
L'ex tecnico ha scosso la testa in risposta agli altri insulti ricevuti.
Il verdetto di colpevolezza si basa sulle testimonianze di otto giovani, che hanno parlato di baci, palpeggiamenti, sesso orale e abusi anali.
I pubblici ministeri hanno anche raccolto il racconto di Mike McQueary, collaboratore e assistente universitario, la cui testimonianza di un incontro sessuale con il tecnico e un ragazzino aveva portato al licenziamento di Joe Paterno, del quale Sandusky era vice, e del preside dell'università, che avrebbero coperto gli abusi.
Sandusky ha sempre negato le accuse.
"Sono uomini coraggiosi", così il procuratore generale della Pennsylvania Linda Kelly ha definito gli accusatori, augurandosi che il verdetto possa "aiutare altre vittime di abusi a farsi avanti".
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