ESSERE OMERTOSI NON CI AIUTA A VIVERE MEGLIO…
ESSERE OMERTOSI NON CI AIUTA A VIVERE MEGLIO
E NON CI SCARICA LA COSCIENZA!!!!!!!!!!!!!
Da qualche tempo si fa duro lo “stato di accusa” nei confronti della Chiesa e delle gravi colpe di cui si son macchiati alcuni prelati.
Da un lato all’altro del mondo, non si parla d’altro se non di come il Papa e alcuni vescovi abbiano insabbiato delitti di pedofilia, perpetrati da appartenenti al clero, nel corso degli anni.
Le dure accuse nei confronti della Chiesa e del Papa, stanno rischiando di piegare nel vero senso della parola, il cattolicesimo in quanto tale, distogliendoci dal vero problema: l’omertà!
Tutti ci stiamo scagliando contro la Chiesa che si è macchiata di pedofilia, senza pensare che i primi ad essere omertosi siamo noi!
Il problema della larga diffusione di questo maledetto male, nasce infatti dalla nostra poca attenzione riguardo questa piaga e dalla scarsa voglia di dedicare ad essa la giusta collocazione nel vivere di tutti i giorni: denunciare un’azione pedofila è un nostro dovere!!!!
E’ di certo un fatto gravissimo che il delitto di pedofilia sia svolto per mano di un prete (suscita altrettanto scandalo un’azione illegale compiuta da un tutore dell’ordine) in quanto essi rappresentano persone nelle quali dovremo avere cieca fiducia e non un nascosto terrore.
Forse il problema serio è proprio questo, ritrovare l’orco in colui il quale dovrebbe invece proteggerci.
Ma, per contro, non esiste il “prete pedofilo”. Semmai possiamo parlare di “pedofilo vestito da prete”
La pedofilia non è una prerogativa del clero: è diffusa in tutti i ceti sociali, in tutte le razze e in tutte le religioni.
Pochi di noi infatti, dedicano attenzione alle notizie sul turismo sessuale, che sta dilagando e del quale abbiamo minori notizie.
Padri di famiglia, con un “serio lavoro”, una “seria vita” di tutti i giorni e un irreprensibile “immagine”, volano da un capo all’altro del mondo, in posti dove la povertà “la fa da padrona”, pagando a volte fior di quattrini, altre volte “tozzi di pane” per avere rapporti sessuali con minori.
Il turismo sessuale è più diffuso di quanto noi pensiamo.
E non si parla solo di bambini al di sotto degli 11 anni, ma anche di minori dagli 11 ai 18. l’abuso sessuale non ha età!
Diventa aberrante quando coinvolge bimbi molto piccoli, ma la stessa aberrazione la si deve avere nei confronti di chi abusa sessualmente di un minore in età adolescenziale.
Il pericolo maggiore dell’abuso mirato a un adolescente è che esso venga ucciso per essere messo a tacere.
Un bimbo piccolo ha minore affidabilità nei suoi racconti, ma un adolescente è più “pericoloso” da quel punto di vista.
Quindi, mettiamo su una bilancia anche gli omicidi a sfondo sessuale.
Il caso stesso di Elisa Claps, il quale corpo è stato ritrovato nel sottotetto di una chiesa a 17 anni dalla sua scomparsa, deve obbligatoriamente farci riflettere!
E’ semplicemente colpa della chiesa in quanto tale se Elisa è sparita, oppure la concausa è stata l’omertà dei cittadini?
Possibile che un essere umano sia letteralmente sparito in pieno giorno, senza che nessuno notasse nulla?
Possibile che quel corpo sia rimasto lì per ben DICIASSETTE ANNI, senza che occhio umano ne vedesse i poveri resti?
Possibile che tra di noi ALIENI della verità, esistano solo due UMANE collaboratrici domestiche che abbiano visto?
Vale la pena di mettere un serio dubbio su ogni nostra azione, considerando anche il fatto che, tanti di noi hanno avuto occasione di notare “stranezze” nell’atteggiamento dei possibili sospettati, “stranezze” che però hanno il riflettore puntato soltanto ora che si è ritrovato il corpo.
Ecco che si rincomincia a ballare, tra indignati, giornali affamati di notizie e “scampate vittime” che finalmente possono parlare avendo ora meno paura di ciò che potrebbero subire come ritorsione della loro denuncia.
E pur vero che lo Stato italiano, è povero di leggi efficaci per arginare e debellare questa piaga umana, ma è altrettanto vero che il nostro aiuto compila la metà stessa della legge.
Siamo bravi a raggrupparci in “cerchi” lamentosi, senza però dare un serio sguardo a ciò che ci succede intorno.
Tutti abbiamo in mano l’arma carica per la caccia alle streghe, e nessuno di noi per contro, prende con quella stessa mano la cornetta di un telefono per denunciare i fatti gravi che, son sicura, tutti noi o quasi abbiamo visto o sentito una volta nella vita.
Pronti a puntare il dito…..poco svelti a puntarlo verso chi davvero abusa di un minore. Pronti a condividere un link, poco abili a farlo quando parla di omertà.
La pedofilia non è un’influenza che al calare della brutta stagione passa e va!
Essa rimane ben radicata, e viene anche nutrita e coccolata da tutti coloro che dicono o pensano “ah no……io non ho visto…non voglio problemi”!!!
SI DEVE PARTIRE DAL CONTRASTARE LA NOSTRA OMERTA’ E LA NOSTRA SCARSA INFORMAZIONE IN MERITO, SE SI VUOLE COMINCIARE A COMBATTERE LA PEDOFILIA.
Fabiana P. autore dell’articolo
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