Sarah, una famiglia distante
La piccola Sarah doveva gridare al mondo intero che lo zio la maltrattava sessualmente, invece si è vergognata di farlo, a causa di un'educazione sessuale totalmente sbagliata da parte della sua famiglia.
Un'adolescente di 15 anni deve sapere che potrebbe essere molestata da un pedofilo, deve sapere che, in quel caso, deve dirlo, che in quel caso, non deve nascondere la sua vergogna, che lei, non si deve vergognare di niente, al contrario del pedofilo, che deve vergognarsi di esistere.
Se Sarah fosse stata educata in questo modo oggi sarebbe viva, con uno zio denunciato x molestie, magari in galera.
La pedofilia si combatte proprio cambiando la mentalità, o se volete la cultura tradizionale delle famiglie, che portano una bambina a vergognarsi delle molestie che subisce, a tacere x vergogna, e il suo silenzio viene interpretato dal pedofilo come un assenso a continuare, ad andare oltre le molestie.
La pedofilia si combatte prima di tutto, accettando che esiste, che è molto praticata, spesso da persone insospettabili, che esiste un grave dato di percentuale della pedofilia domestica, la più pericolosa, la più distruttiva x la stabilità mentale del bambino/a.
Purtroppo la piccola Sarah ha subito proprio questa antica mentalità, figlia dell'ignoranza, il peggior tipo di ignoranza, quella che non vuol progredire.
Una famiglia che si è asservita alle telecamere x il dramma della pedofilia, ma nessuno era stato veramente vicino alla bambina, perché un genitore che segue la sua bambina se ne accorge di cosa le sta accadendo, la bambina si era confidata solo con la cugina, accusando il padre di questa, la persona meno adatta a questa confidenza.
Perché Sarah non è andata dai suoi genitori a cercare aiuto, a dirgli cosa le stava accadendo?
I panni sporchi si lavano in famiglia... e Sarah non ce più.
Le mani di un porco depravato l'hanno strozzata, e nella sua morte è stata violentata, vilipendio sul suo cadavere, orribile, ...sti cazzi che i panni sporchi si lavano in famiglia, magari bastava che uno solo di quelli che sapevano dicesse "sti cazzi, io lo dico a tutti".
La pedofilia deve essere combattuta da tutti quelli che non sono pedofili, che, in quanto tali, odiano e temono la pedofilia, l'ignoranza è legata alla pedofilia, le brutte tradizioni sono legate alla pedofilia, la pedofilia deve essere combattuta contro chi impone il silenzio, lo impone al bambino e lo impone a chi lo vuol difendere.
Sarah frequentava facebook, forse anche noi con facebook non siamo stati in grado di fargli arrivare il messaggio giusto, si parla poco dei rischi di cadere nelle mani di un pedofilo su facebook, di come difendersi, soprattutto di come prevenire la pedofilia, ci sono poche persone che vogliono combattere la pedofilia, tutti l'odiano, ma pochi la combattono.
Chiediamo sempre di aiutarci ad acquisire visite nel blog, perché la lotta contro la pedofilia venga divulgata, perché possa essere praticata in modo organizzato.
Noi apprezziamo con piacere il seguito che ci offrono molti visitatori, a volte un semplice messaggio di complimenti ci ridà entusiasmo, ma il nostro intento principale resta quello di reclutare persone che vogliano combattere contro i pedofili, con tutti gli intenti di non violenza.
Contro la pedofilia in rete si deve costruire un muro, un sistema che denunci e attacchi ogni sito pedopornografico, che scovi tutti quei link di collegamento, che possa entrare nelle chat, che tenga in comunicazione tutte le persone che si impegnano in questa lotta, ognuno dalla propria postazione, VEDI in che modo puoi inserirti nel gruppo “Odio la Pedofilia”, come puoi fare molto solo stando sulla tua postazione.
Dobbiamo combattere la pedofilia, non solo odiarla, per fermare prima il prossimo “zio” che molesta la nipotina, prima che la strangoli.
Noi ci stiamo provando, siamo in pochi, possiamo fare poco.
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