ADESCAMENTI IN CHAT, come riconoscere l’Orco
Il 10% dei minori che frequentano le chat e i social network è stato avvicinato da un pedofilo. Le più a rischio sono le ragazzine delle scuole medie. E manca ancora una legge per fermare “l’orco” prima che sia troppo tardi.
questo è quanto emerso da una ricerca della polizia postale, il direttore della II Divisione della Polizia Postale e delle Comunicazioni Diego Buso, dichiara che: “E’ un numero verosimile ma potrebbe anche essere superiore, la nostra percezione è che il pericolo c’è, ed è tangibile, ma non ci sono numeri che possono essere registrati, perché non sono per forza legati a un reato”.
Malgrado i tentativi di adescamento online siano in continua ascesa, non esiste ancora una legge che ritenga sia un reato, nel gennaio scorso la Camera propose la ratifica della Convenzione per la protezione dei minori, che prevede una stretta anti pedofili anche sul web. Il si' di Montecitorio alla Convenzione di Lanzarote, tra le novità, prevede il reato di adescamento dei minori in rete - il cosiddetto 'grooming' - e il pugno di ferro anche per chi compie l'apologia della pedofilia. Il provvedimento, approvato con 503 favorevoli e nessuno contrario, da allora è all'esame del Senato, che non si è ancora espresso, probabilmente non è stata ancora neanche discussa, intanto, allo stato attuale, se il minore non viene indotto alla masturbazione, a produrre materiale pedopornografico, se non viene portato fuori dalla rete, nel mondo reale, nella realtà e violentato, non c’è necessariamente un reato. All’attenzione della camera ce la legge Carfagna, che è una modifica dalla vecchia legge Merlin, dell’ormai lontano 20 febbraio del 1958, è sicuramente adeguata ai nostro tempo, ma anche in questo caso non ce niente di definito, solo parole.
Negli ultimi tre anni i tentativi di adescamento sono triplicati, sempre più pedofili cercano di fare "nuove conquiste" attraverso le chat, che offrono un'ottima protezione, sia per l'anonimato che garantiscono le conversazioni virtuali, che per una legge che, praticamente, li agevola.
Noi cerchiamo sempre di informare sui metodi che usano gli orchi della rete, in modo che si possa riconoscerli prima che sia "troppo tardi", abbiamo già parlato dei programmi "parental control" come l'ottimo NAOMI 2.3.9, che ci aiutano a proteggere i nostri figli, bloccando i siti pedoporno, esaminando le conversazioni, lasciando traccia delle navigazioni.
Abbiamo descritto i metodi usati in chat dai pedofili, avvertito di come siano capaci ad usarli, cercando di dimostrare che x combattere un nemico molto preparato, bisogna esserlo altrettanto.
Cercando di non essere troppo allarmisti, abbiamo dimostrato quanto sia grande ed in crescita, il rischio che nostro figlio si possa trovare a contatto con uno di loro, riportando le statistiche, i risultati delle ricerche, le percentuali, adesso vogliamo pubblicare le reali conversazioni tra pedofilo e adolescente, si presentano spesso spacciandosi x coetani e riempiono di complimenti le ragazzine, le lusingano e le fanno sentire donne, entrano prepotentemente nelle loro teste, prima che nel loro corpo, e non le attirano né con le caramelle né con le ricariche, ma con le “conversazioni senza tabù”, e quando hanno conquistato la loro fiducia ecco che le conversazioni passano dai messaggi in chat agli sms. Dai toni affettuosi alla volgarità più esplicita, dalle parole alle foto fino al sesso telefonico e alla masturbazione via web cam e, in alcuni casi, all’incontro e alla violenza sessuale.
E quell’amore inizialmente promesso può diventare un abuso.
TUTTI LE CONVERSAZIONI SOTTO RIPORTATE SONO REALI:
riportiamo 4 situazioni diverse, ringraziamo la polizia postale x questi file.
1) adescamenti in diversi metodi
2) Marco e Antonio sono pedofili che tentano di raggirare adolescenti
3) Due pedofili conversano tra loro in chat
4) finge di essere una ragazzina di 14 anni x scovare i pedofili, creando un falso profilo
Cercando di reprimere la voglia di vomitare, che leggere le conversazioni sopra riportate ci procura, apprendiamo e ricordiamo, i metodi di adescare i nostri figli che usano questi pervertiti, in modo che possiamo riconoscerli e fermarli in tempo. Conoscere il nostro nemico ci aiuta a combatterlo, chi vuole far del male ai nostri ragazzi è nostro nemico.
Vogliamo, ancora una volta, ringraziare tutte le persone che seguono questo blog, che ci aiutano con le segnalazioni, con la solidarietà, con i complimenti, siamo in prossimità delle 30.000 visite e abbiamo raccolto molto del nostro seminato, arrivando ad impegnare completamente il nostro tempo libero in questa causa, crescendo di numero e costruendo un’organizzazione che sta funzionando bene.
Cerchiamo sempre chi vuole seriamente combattere la pedofilia x chiedergli di unirsi a noi, o noi a lui, siamo un gruppo senza gerarchie, che oltre ad informare sul pericolo della pedofilia, cerca di riconoscere i pedofili nelle chat, con i nostri metodi, senza mai ricorrere alla violenza, contrari alla giustizia sommaria.
Il traguardo delle 30.000 visite lo vogliamo dedicare a Fabiana, che da oltre un anno dedica all’informazione nel blog il suo tempo libero,
e ancora a: Sofia, Roby, Pharme692, Nicola, fabry68, Itacy, Massimigliano, Filobus, Elena, Irene, Lord of Psyche, crz, Loris, Ciccio, Bluto, Mauro, Pharmd358, Sara, Pina, 777, sylco, Andrea, Dedu, Frida, Giorgy e molti altri, che hanno partecipato attivamente nel blog.
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