Le nostre firme
Prendiamo spunto da Elisa per questo articolo, la nostra carissima Elisa firmando la petizione contro il turismo pedo sessuale, aggiunge un commento mostrando la sua perplessità nell'efficacia di tale petizione, come può una semplice petizione online fermare questo orribile mercato di bambini? La domanda è lecita, siamo il nano che combatte il gigante, le nostre possibilità di riuscita sono alquanto limitate.
Ma la nostra amica forse non è al corrente di quanto tempo è che combattiamo il turismo sessuale in Cambogia, abbiamo già pronto un dossier con prove fotografiche dei posti dove si organizzano gli incontri, nomi delle agenzie, nomi dei diretti organizzatori e delle famiglie mafiose che gli coprono le spalle, locazione dei bordelli, con video dell'afflusso di clienti e molto altro ancora.
Una copia di tale dossier è stata presentata alla magistratura, ma non può essere presa in considerazione se non avvallata da una raccolta di almeno 5.000 firme.
Ecco perché abbiamo aperto la petizione, che a questo punto diventa di vitale importanza, ecco perché abbiamo fatto un appello a tutte le persone che ci seguono.
Cara Elisa la tua firma ci rende orgogliosi, proprio perché fatta malgrado i tuoi dubbi, ci dimostra che comunque abbiamo la tua fiducia, vuol dire che stiamo lavorando nel modo giusto.
In ogni caso si deve fare qualcosa, questi bambini si trovano ad essere comprati e schiavizzati, le violenze che subiscono sono di un'atrocità inimmaginabile, vengono girati dei video dove si dimostra ai clienti fin dove possono spingersi, è compreso anche lo "snuff" che significa l'uccisione del bambino dopo le violenze.
Nessuno prende iniziative in difesa di queste creature, spesso non sono nemmeno censite, non esistono, sono abbandonate nelle mani di orchi che cercano solo di fare soldi, una petizione è poca cosa, ma è solo un altro tentativo di una lotta che dura da anni, dove abbiamo dedicato tutto il nostro tempo libero, dove ci siamo autofinanziati fino a svuotare i nostri conti bancari, dove abbiamo subito accuse incredibili, trovando la legge contro di noi per i modi con cui avevamo preso informazioni, dove il dossier che avevamo presentato è magicamente scomparso, insieme all'incartamento che dimostrava il lascito alla magistratura, per poi essere accusati noi stessi di possesso di materiale pedopornografico dopo una perquisizione alla sede del nostro gruppo.
Cara Elisa, cari amici, voi tutti che ci siete acconto in questa lotta, non ci abbandonate, adesso più che mai abbiamo bisogno di voi, ricordate che siamo gli unici a preoccuparci dei bambini cambogiani.
Convincete i vostri amici a firmare la petizione, fermiamo questo scempio.
Di questo dossier non possiamo mostrare niente, è troppo atroce, anche se vedendolo, tutti si adopererebbero in difesa di queste creature di Dio.
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