PEDOFILIA: QUALE MALATTIA…
la pedofilia è considerata una malattia, non ufficialmente, ma sempre, nelle aule giudiziarie, gli avvocati difensori non perdono mai l'occasione di alleggerire la pena dovuta ai propri assistiti, dichiarando che la loro non è una perversione, ma una malattia, presa involontariamente, come si prende il raffreddore, un virus che, suo malgrado, l'ha portato a commettere violenza sui minori. Certo, la dialettica e le arringhe sono costruite con parole ben impostate in modo che le conclusioni non siano poi così esplicite come sopra riportato, gli avvocati sanno bene come spiegare le cose facendole apparire in modo diverso, oltretutto sappiamo bene che i giudizi si differenziano da quanto si spende x difendersi, ...la legge è uguale x tutti.
Ma la pedofilia, è o non è una malattia? In risposta riporto la sentenza 43135 della terza sezione penale della Cassazione: "La pedofilia, di per se', non esclude ne' attenua la capacità di intendere e volere. Insomma non è una malattia mentale in virtu' della quale i pedofili possono ottenere sconti di pena - tramite la concessione delle attenuanti per la diminuita capacità psichica - sostenendo che la loro volontà era offuscata, o scemata, nel momento dell'abuso sessuale sui minori." con questo verdetto, la suprema corte ha rigettato la tesi di un imputato - Aurelio M. condannato a 8 anni di reclusione dalla corte d'appello di Perugia per aver violentato, per 12 anni, un minore - che protestava per la mancata concessione dell'attenuante. L'uomo aveva chiesto ai supremi giudici di pronunciarsi a favore di una pena più mite dal momento che la perizia di parte aveva riscontrato, in lui, un deficit delle capacità intellettive e volitive avvalorato anche dai precedenti episodi di pedofilia che avevano arricchito la sua fedina penale. Sembra chiaro che la pedofilia non si possa considerare una malattia, anche se in altre sentenze il verdetto è stato completamente capovolto, le considerazioni della corte suprema sembrano le più giuste, l'attenuante di incapacità di intendere e volere a causa di una malattia, può essere considerata solo nel caso che:
*la malattia stessa sia stata presa involontariamente,
*la persona colpita sia anch'essa vittima della malattia,
*che venga riconosciuta da una perizia medica richiesta dalla magistratura,
*che in ogni caso o situazione o motivazione la persona sia sempre e comunque non in grado di intendere e volere. Se una persona, che è sieropositiva e consapevole di esserlo, ha un rapporto sessuale con un'altra, può essere accusata di aver tentato volontariamente di infettarla, perché la malattia, pur appurata con certezza, non gli impediva di essere in grado di ragionare, se un pedofilo viene preso da una voglia irresistibile di possedere sessualmente un bambino di 3-4 anni, non è vittima della sua malattia, che poi è, più semplicemente, perversione, perché questa non è ritenuta tale da impedirgli di avere il controllo di se stesso.
Insomma, la legge parla chiaro, la pedofilia non è ritenuta una malattia e se comunque viene constatato un disturbo mentale psicofisico, questo non è da ritenersi capace di far perdere al presunto malato la capacità di intendere o volere.
Caso diverso x i pedofili che hanno subito violenze sessuali da piccoli, che restano in parte, comunque vittime, Freud affermò che i traumi infantili in generale sono inguaribili e lasciano ferite che non rimarginano più e che provocano, negli adulti con una storia di abusi nella loro infanzia, una molteplicità di fenomeni a carico della sfera emotiva, relazionale, sociale, comportamentale di varia profondità, in questo caso la legge si comporta diversamente, può arrivare a considerare valida l'eventuale attenuante richiesta dalla difesa, alleggerendo di molto le condanne, purtroppo.
gli atti di violenza, di qualsiasi tipo, contro i bambini, non possono mai essere giustificati, procurare volontariamente dolore ad un minore, è sempre sbagliato, si deve vedere la cosa sempre pensando che la giovane vittima sia un nostro caro, un figlio, un fratello minore, un parente, proviamo a chiedere al padre di un bambino stuprato da un pedofilo, di comprenderlo perché nell’infanzia ha subito lo stesso dolore che ha provocato al figlio, vediamo se è disposto a perdonarlo considerando anch'egli vittima degli abusi sui minori...
Purtroppo viviamo in un mondo in cui l'essere umano, è considerato tale, in base alla ricchezza della sua famiglia, e di conseguenza i bambini più a rischio di abusi sono i più poveri, la povertà offre la carne da macello alle perversioni di chi possiede il potere dei soldi, la legge, che si erge a paladina della giustizia, piega la testa davanti ad un sistema che la dirige come meglio crede, ed ecco che, dove la pedofilia non è una malattia e non è un'attenuante, lo diventa d'incanto al cospetto del Dio denaro, tutti lo sanno, nessuno lo ammette, la legge è uguale x tutti.I bambini, sono la risorsa principale di paesi ben sotto la soglia di povertà, il turismo sessuale, è l’essenza di tutto questo, i ricchi vanno a stuprare i figli dei poveri, lo fanno senza problemi, perché la considerazione di essere umano di un povero è talmente bassa da essere sacrificabile al divertimento di chi può pagare. Nessuno denuncia queste situazioni, solo nei blog ormai si possono trovare tali affermazioni, d'altronde come stanno le cose lo sappiamo tutti, come sappiamo che basterebbe una semplice indagine giornalistica x avere chiare prove di tutta la corruzione che gira intorno al mercato del sesso minorile, le Jene sono un esempio, che resta però fine a se stesso, lo fanno x montare il pezzo da trasmettere in tv, ma ai titoli di coda tutto finisce, a volte le forze dell’ordine intervengono x non dar seguito alla figuraccia fatta. Se le Jene hanno raccolto tante informazioni in poco tempo, come mai da una vita di indagini la polizia non ha ricavato niente, ma questi continui controlli, questo monitoraggio tanto decantato, perché non conclude mai niente di buono? Ma si vuole veramente fermare la pedofilia? Mentre ancora non è chiaro se i pedofili siano affetti da una malattia incurabile che li costringe, loro malgrado, a violentare i bambini, mentre si sta decidendo da una vita se abolire i benefici di legge x i pedofili, mentre intanto non si cambia niente, su internet i pervertiti cercano i video dell’ultima novità, lo snuff pedosessuale, dove il bambino al termine delle sevizie subite viene ucciso, queste sono le richieste maggiori tra i pedofili e si sa, se ce molta richiesta, ci deve essere molta offerta, x ogni video che gira un bambino viene ucciso dopo essere stato a lungo seviziato, per la felicità di chi prova piacere a vedere cose così orrende. Siamo ad un punto di non ritorno, la violenza su queste povere creature non ha limiti, i valori umani sono completamente scomparsi, una persona che gode nel vedere un video del genere non è recuperabile, non è innocente, ma è pericolosa, molto pericolosa. dobbiamo chiedere che le forze dell’ordine, le autorità preposte, chi di dovere, intervenga seriamente, senza paletti di omertà, senza protezione alle persone facoltose, senza differenze sociali, x i bambini, solo x il sorriso dei bambini.
0 commenti:
Posta un commento