INTERNET: tutela della privacy… dei pedofili
“Internet è una rete di computer mondiale, ad accesso pubblico, attualmente rappresentante il principale mezzo di comunicazione di massa … per cui definita rete delle reti o rete globale”.
Come appena citato, internet rappresenta il più grande mezzo di comunicazione mondiale; ed ogni persona, da ogni parte del mondo, ha cosi la possibilità di aprire un proprio spazio di discussione, di postare immagini, di presentarsi, di vendere, di condividere una determinata cosa… insomma di creare a proprio piacimento qualunque iniziativa, nella piena libertà e di trattarla con chiunque, sempre rientrando ovviamente, in alcune norme che regolano la tutela dell’ altro.
Ultimamente sono venuta a sapere che un’informazione fornita da questo blog ( in particolare riguardante una determinata lista di siti che questo spazio di discussione aveva voluto denunciare come pedopornografici ) è stata detratta perché considerata dalla community di internet di diffamazione (anche se in teoria,denunciare un sito cui dietro si protegge un pedofilo che sfrutta l’anonimato offerto dalla rete non dovrebbe essere altro che un’opera di bene).
Come tantissimi, navigo spesso su internet e proprio oggi mi sono imbattuta in due situazioni che mi hanno fatto riflettere, o meglio, che prima hanno fatto scaturire in me molta curiosità e successivamente molta rabbia.
Spesso capita, aprendo un homepage di un qualunque sito, di ritrovarsi caricati di pubblicità. Ma stavolta addirittura all’interno di uno stesso sito, ho notato un interessante telepromozione … cito testualmente: “Vuoi guadagnare restando comodamente seduta a casa tua, impiegando poche ore giornaliere? Clicca su questo bannerino e scoprirai tutti i vantaggi … potrai guadagnare anche 2000 euro al mese!” e accanto si trovava una ragazzina di bell’ aspetto, che al massimo poteva avere 16 anni e che, chiaramente davanti ad una webcam ,si mostrava in posa da calendario, anche se ancora completamente vestita. Stupefatta ho cliccato il bannerino e mi si è aperta tutta una lista di immagini di ragazzine con cui era possibile intrattenersi, ovviamente pagando.
Una prostituzione ben tutelata e organizzata, sputata lì, su un qualunque sito che trattava di film e assolutamente alla portata di tutti… non mi sono soffermata troppo a pensare allo squallore di tutto ciò, nel senso lato (nonostante la grande amarezza che si prova a pensare che, ragazze giovani ,si trovino a spogliarsi davanti ad un perfetto sconosciuto, disposto a pagare, come un disperato, pur di vedere una bella ragazza che tra l’ altro gli potrebbe essere figlia se non nipote) quanto al fatto che, forse, non vedere direttamente in faccia la persona che ti guarda mentre mostri ogni parte di te, può addolcire un compito squallido, che paga facilmente e che viene lanciato come una qualunque spam o telepromozione di ragazzine in vendita.
Ho sempre pensato che, in effetti, se non ci fossero persone che si interessano a certe cose, certamente questi siti cesserebbero di esistere seduta stante; ma, purtroppo, il mondo non funziona così; e allora mi è ritornato in mente ciò che mi era stato riferito la stessa giornata e appunto che questa lista di siti, dichiaratamente pedopornografici denunciati dal blog, era stata chiusa perché considerata diffamatoria e in violazione delle norme che tutelano internet.
Non crea nessun problema però che un qualunque sito pubblicizzi una prostituzione “light” promossa attraverso spot come: “Vuoi guadagnare restando comodamente seduta a casa tua?” Oppure: “Guadagnare con internet!” della serie “fatti furba che se sei carina, ci metti poco a guadagnare!”
Ma non dobbiamo male interpretare! La legge italiana è attiva nel preservare la tutela del minore. E quale modo migliore c'è di salvaguardare l’innocenza di un bambino che quella di tutelare l anonimato di pedofili dediti ai loro schifosi affari?
Eh si, questo è l’importante, manteniamo il diritto della privacy (che di questi tempi guai a chi lo tocca!). Ma non ci preoccupiamo, non denunciamo, non chiudiamo un sito che pubblicizza una prostituzione minorile!
Ma la legge italiana ha ben altro di cui preoccuparsi, basta dare uno sguardo a due degli interessanti comma che i nostri onorevoli stanno stilando e che grazie ad internet (che è pur sempre un mezzo di comunicazione globale !) sono trapelati:
primo comma: “E’ fatto divieto di effettuare o agevolare l’ immissione nella rete di contenuti in qualsiasi forma, in maniera anonima.” In pratica addio all’anonimato! E considerando il fatto che è possibile comunque risalire agli autori di un determinato blog attraverso gli indirizzi IP, non vi sembra un po’ inutile questa legge? Non sarà forse un modo per tenere meglio d’ occhio nome e cognome di chi parla di cose scomode?
comma tre: “Per quanto riguarda i reati di diffamazione si applicano tutte le norme relative alla stampa” in pratica un qualunque social network o blog che dovrebbe liberamente poter dire la propria, viene trattato come il direttore di un giornale... e non venitemi a parlare di libertà di parola, perché si sa, la legge è piena di controversie!
Se vi volete fare un giro e leggere gli altri comma vi accorgerete che, anche se con grossi paroloni, si tratta di approvare leggi che già esistono o che sono inutili, ma che mirano essenzialmente in modo subdolo a eliminare la libertà di parola.
C'è stata già tolta la libertà di stampa, non permettiamo che ci tolgano anche questa libertà, internet è l’unico modo per combattere situazioni gravi, che sono attorno a noi, tutti i giorni, proprio come la pedofilia, che questo blog continua a contrastare.
Perciò non facciamoci mettere i piedi in testa, denunciamo , non voltiamoci dall’altra parte,teniamoci informati continuamente e soprattutto non crediamo a quello che ci dicono loro.
Irene del gruppo “odio la pedofilia”
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