LEGA CATTOLICA: non tutta la pedofilia è reato
L’associazione cristiana americana sostiene che: “se la vittima è consenziente, non c’è abuso”. Bill Donohue, figura importante della “Catholic League”, la potente lobby cattolica americana dopo aver sostenuto, trovando peraltro sponde e consenso persino nelle stesse gerarchie vaticane, che la pedofilia nella Chiesa è fenomeno dovuto solo alla “crisi omosessuale“, è tornato nuovamente alla carica contro i “nemici della Chiesa” criticando i media americani, a cominciare dal New York Times, per le loro accuse “ingenerose ed ignobili” al Papa sulla vicenda degli abusi sessuali. Non solo, Donohue per rafforzare le sue tesi ha dichiarato alla CNN che “Gli abusi non sono pedofilia, poiché le vittime sono quasi sempre post pubescenti e consenzienti”. Incredibile, ma purtroppo vero, il delirio dei pedofili non ha limiti, se un bambino non si ribella agli abusi sessuali, vuol dire che è consenziente, questo sono capaci di dire, ma d'altronde, da chi è capace di stuprare un bambino, ci si può aspettare che dica cose del genere.
Ma Donohue non la smette più di dire stronzate, anzi le scrive in un articolo, nel sito dell’associazione cattolica, dove attacca il New York Times, dal titolo “Non tutto il sesso gay è male”, così scrive: “Se un ragazzo di 17 anni fa sesso con un uomo di età superiore per vent’anni, e continua ad avere rapporti sessuali con lui, all’età di 38 – mentre si è sposato ed ha avuto figli – c’è qualcuno che crederebbe alla sua affermazione che era vittima di abusi sessuali? La risposta è sì: l’ha fatto il New York Times. Questo - scrive Donohue - è esattamente ciò che è accaduto nel caso descritto nel giornale che vede coinvolto in una relazione omosessuale il sacerdote cileno, don Fernando Karadima, che oggi ha 79 anni, e il Dr. James Hamilton, che invece oggi ne ha 44. E ancora, scrive nel suo articolo Bill Donohue “Secondo il Times, tutto è iniziato con un bacio. Vorrei essere molto chiaro su questo: se un tizio avesse cercato di baciarmi quando avevo 17 anni, l’avrei avrei preso a pugni. Io di certo non tornerei dall’autore di questi cosiddetti abusi, a meno che, naturalmente, non mi fosse piaciuto. Infatti, a Hamilton è piaciuto così tanto che è tornato, più volte, in questi 20 e passa anni. Anche dopo che si è sposato, non ha potuto resistere”. Dimentica (volontariamente) Bill Donohue che le accuse sono rivolte particolarmente a preti che hanno abusato di bambini di 10, 8, 6 anni, dimentica, che la maturazione sessuale in un bambino è talmente acerba da non essere ancora riconosciuta nella propria esistenza, x cui il paragone con un ragazzo di 17 anni, nel pieno dell’esplosione ormonale è inadeguato, oltretutto anche il titolo dell’articolo è inadeguato, il NYT non accusa il vaticano di omosessualità, ma di pedofilia, ce una grande differenza tra chi è gay e chi è pedofilo, inutile dire che tutta questa confusione l’ha fatta volontariamente, cercando di mischiare le carte x dire tutte ste stronzate, ci può girare intorno quanto vuole, ma chi abusa di un bambino non è paragonabile a nessuno, perché nessuno fa tanto schifo come chi abusa di un bambino. Tutti i pedofili, nella loro perversa mente credono che il minore che violentano sia consenziente, cambiano la realtà a loro piacere, come fanno gli stupratori in genere, addirittura i serial killer arrivano a credere che la vittima sia contenta di essere uccisa nel loro delirio, perché sono tutte menti malate, forse il grande dotto Bill Donohue crede che siamo tutti talmente ignoranti da credere alle sue stronzate, non sapendo che, al contrario di come pensa, ne sentiamo in continuazione, proprio da chi, come lui, pur di difendere qualcuno ne dice senza ritegno. Possiamo solo dargli il consiglio di accettare la triste realtà, che molti preti sono dei pedofili e di evitare altre figuracce scrivendo stronzate.
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