5 maggio GIORNATA CONTRO LA PEDOFILIA, poi restano solo le parole, tutti i giorni
Come al solito, tutti i personaggi della politica si sono sbrigati a rilasciare commenti, gonfiandosi il petto contro questo grave reato, in vari modi, hanno detto tutti le stesse cose, ce bisogno di maggiore severità nelle normative, nell’attenzione, nella prevenzione, nella solidarietà, nell’aiuto alle vittime. Niente di nuovo tra le parole, a differenza dello scorso anno, ci sono solo i numeri delle statistiche (20.000 nuovi casi ogni anno, con un aumento del 10,8 per cento negli ultimi cinque anni), che dimostrano la crescita dei reati, degli abusi, dei maltrattamenti alle giovani vittime.
Di concreto non ce niente di più dei soliti discorsi, chi alle parole aggiunge i fatti sono quelli che ogni giorno lottano contro la pedofilia, quelli che “la giornata contro la pedofilia” non è solo il 5 maggio, ma tutto l’anno. Di sicuro organizzare questa giornata è positivo, dare informazione al riguardo è sempre un bene, ma basta con le parole, basta soprattutto con chi cerca visibilità attraverso dichiarazioni appariscenti, basta con chi dice che è ora di cambiare le cose e poi si dimentica di farlo.
Si riuniscano i nostri politici, si decidano adesso, di aumentare le condanne, di togliere ogni beneficio di legge a chi commette reato di pedofilia, di applicare la tanto rinomata “tolleranza zero”. Ci spieghino perché non succede mai quello che dicono, altrimenti, possiamo solo credere che, cercano visibilità anche sulla pelle di quei bambini, tanto sfortunati da essere caduti nelle grinfie di un pervertito. Ben venga la giornata contro la pedofilia, ma venga anche quella contro i pedofili, scusate il gioco di parole, ma i bambini vengono violentati tutti i giorni, non solo il 5 maggio.
Telefono Azzurro in occasione di questa giornata ha rilasciato un dossier sulla situazione attuale della pedofilia, dati rilevati da una indagine accurata, con risultati agghiaccianti, Numeri, percentuali, casi di forme diverse di abusi, casi di 'pedofilo' selezionato a secondo del tipo di rapporto che lo lega al minore. Se si tratta cioè di un conoscente, di un parente, o addirittura di un padre. Riportiamo i più significativi:
Il 4% dei casi di maltrattamento segnalati al telefono azzurro, sono casi di abusi sessuali. Sui 6.623 casi segnalati alle linee di ascolto di Telefono Azzurro tra il 1° gennaio 2008 e il 15 marzo 2010, quelli relativi ad abusi sessuali sono stati infatti 269.
Si tratta di segnalazioni provenienti soprattutto da Lombardia, Lazio e Veneto (30%).
La Sicilia occupa il quarto posto con 15 casi segnalati di abusi, Sono soprattutto le bambine e le adolescenti le principali vittime di abusi sessuali (il 66% dei casi circa), in linea con i dati disponibili a livello internazionale.
È tuttavia degno di nota il fatto che una segnalazione su tre riguardi minorenni maschi (89 casi, ovvero il 33,8%) a conferma che anche bambini e adolescenti maschi sono significativamente coinvolti in atti di abuso sessuale, soprattutto se in età inferiore agli 11 anni.
Su 170 casi solo l’11% circa riguarda soggetti estranei, negli altri casi si tratta di soggetti esterni alla famiglia ma comunque conosciuti: tra questi, spiccano gli amici di famiglia (12,9%) e gli insegnanti (9% circa), i vicini di casa (4,7%).
Di seguito potere visionare l’intero dossier e scaricarlo:
VEDI DOSSIER PEDOFILIA
SCARICA DOSSIER PEDOFILIA
In ultimo vogliamo sottolineare la dichiarazione di Pier Luigi Dal Pino, responsabile relazioni istituzionali di Microsoft Italia, che dice: “In Italia il 26% dei ragazzi condivide il proprio indirizzo di casa, il 56% indica il nome della propria scuola, il 76% si scambia foto e video anche di amici e il 59% l'indirizzo di posta elettronica instant messaging”
0 commenti:
Posta un commento