DISTURBI MENTALI CONSEGUENTI
I disturbi psicofisici in un bambino che subisce violenza sessuale da un pedofilo sono:
- difficoltà ad addormentarsi
- manifestazioni rabbiose improvvise
- atti di vandalismo compiuti apertamente
- desiderio di solitudine, rifiuto dei luoghi di compagnia
- problemi scolastici e di applicazione in genere
- senso di colpa, timore di accuse ingiuste
- attacchi di panico e di paura improvvisi
- rifiuto ingiustificato di alcuni adulti
- conflitti famigliari con tendenza al distacco comunicativo
- riproduzione di gesti sessuali non conformi all’età
questi sono i principali comportamenti che riguardano bambini in una fascia di età compresa tra i 6 e i 12 anni, stipulata dai psicologi infantili dopo un’ampia analisi. Gli stessi psicologi rilasciano anche dei consigli ai genitori che riscontrano tali atteggiamenti nei loro figli, considerando che il bambino può mostrare questi stessi segni anche quando intuisce l’imminente divorzio dei genitori o la perdita di uno di essi, che comunque il piccolo non riconosce di essere abusato da un pedofilo, bensì crede che sia un brutto gioco dove tocca a lui fare la parte spiacevole, solo nell’adolescenza riconoscerà di essere stato vittima di un pedofilo. l’atteggiamento dei genitori è chiaramente la cosa più importante nel momento in cui nasce il sospetto che qualcuno stia in qualche modo facendo del male al figlio, questi i consigli sul modo di agire:
- Ascoltare, L'ascolto del bambino implica, da parte dei genitori, una reale attenzione, un notevole spazio di comprensione, un autentico interesse per ciò che il bambino dice o non dice (ma vorrebbe dire)
- Credere a ciò che il bambino racconta
- Confermare ogni sentimento che il bambino prova ed evitate di dirgli come dovrebbe sentirsi. I bambini che hanno subito un abuso sessuale possono sperimentare una quantità di sentimenti, come la tristezza, la rabbia, la paura, l'ansia o la depressione.
Diventa importante coglierli per potersi rapportare a loro nel modo più adeguato.
- Spiegare al bambino che non è responsabile dell'accaduto e che quindi non ha nessuna colpa e rassicuratelo
- Mostrarsi "felici" rispetto al fatto che il bambino ve lo abbia raccontato
Questi consigli come anche le reazioni comportamentali sono state prese in parte dal Movimento Italiano Genitori – MOIGE - un’organizzazione non governativa, ONLUS, con la missione di svolgere azione di tutela e sensibilizzazione dei genitori e dei minori in tutti gli ambiti di loro peculiare ed inalienabile pertinenza.
potete scaricare il file di presentazione del MOIGE direttamente da qui
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