PEDOFILIA A BARI, strani particolari…
Cosa si deve pensare, di genitori che vendono il figlio ad un pedofilo… accade in provincia di bari, ma quando i genitori sono coinvolti nelle violenze ad un bambino, mi cade il mondo addosso e so di non essere il solo, dove finisce l'amore materno e paterno? davanti al degnato sociale e morale in cui vivono? io non credo, e non voglio neanche stare a pensare che possa esistere una giustificazione, semplicemente due persone schifose si sono conosciute, sposate e hanno messo su famiglia.
il pedofilo è Alessandro Cordini di 60 anni, già conosciuto x precedenti dello stesso reato, da cui ha usufruito di vari benefici di legge, complessivamente con 2 mesi di galera, in tre reati commessi, ha seviziato un bimbo di 12 anni con il benestare dei suoi genitori, che avrebbero accettato x ragioni economiche, attualmente sono in custodia cautelare, sia Cordini che i genitori del piccolo, l'ordinanza è stata emessa dal gip del tribunale di Bari Giulia Romanazzi su richiesta del pm Lidya De Iure
un particolare nella lettura delle indagini mi lascia perplesso, in questi rapporti (che sono visionabili liberamente) si legge che il piccolo è stato abusato almeno x tutto il 2009 e probabilmente anche nel 2008, e che, la prova del reato si concretizza nel febbraio 2009, allora, di conseguenza, da quest'ultima data, il bambino è stato lasciato alle perversioni di quel porco, x almeno 10 mesi, consapevolmente, e x quale motivo? Se erano già state raccolte prove sufficienti x arrestare Cordini? la risposta può essere solo una: verificare se altre persone fossero coinvolte in questo caso, infatti si scrive che, gli abusi accertati dalla polizia sono quelli sul dodicenne e su altri 2 ragazzi, di 16 e 17 anni, e gli investigatori ritengono che l'uomo non sia stato il solo a stuprare i ragazzi... AVETE LASCIATO CHE UN BAMBINO DI 12 ANNI VENISSE RIPETUTAMENTE STUPRATO DA UN PEDOFILO DI 60 ANNI SENZA INTERVENIRE, e lo avete fatto x acciuffare più persone e dare alla vostra inchiesta più rilievo e conseguenti gratifiche e promozioni, non funziona così, le indagini si fanno per salvaguardare il bambino, non usarlo x arrestare chi lo violenta, non si lascia un bambino di 12 anni x 10 mesi in mano ad un pervertito. Mi chiedo, con preoccupazione, se i ragazzi di 16 e 17 anni non stiano attualmente subendo la stessa sorte toccata all'altro.
la lotta contro la pedofilia deve sempre avere una priorità assoluta, proteggere i bambini e liberarli PRIMA POSSIBILE dalle violenze che subiscono, in questo caso, è evidente, che tale priorità non è stata mantenuta, normalmente x sgominare un'intera banda di spacciatori si lascia che questi continuino a spacciare anche x un'anno, dando modo agli inquirenti di accumulare prove e conoscere spostamenti e persone coinvolte, ma non si può lasciare che un pedofilo continui a stuprare un bambino, niente può giustificare questo, la vita del bambino sarà comunque macchiata x sempre da questa orrenda esperienza, ma viverla poche volte piuttosto che un intero anno può fare la differenza tra riuscire o meno a superare lo shock subito. Oltretutto viene da considerare se questo sacrificio imposto al piccolo sia effettivamente efficace, il pedofilo in questione, Alessandro Cordini, era stato già condannato altre 3 volte, eppure stava tranquillamente violentando un bimbo di 12 anni, ennesimo pedofilo che non paga le sue colpe e continua a commetterne altre.
Pur di arrestare questo pedofilo, un bambino è stato lasciato nelle sue perversioni sessuali, adesso aspettiamo di vedere quanto sarà stato efficace tutto questo, merita senz’altro una condanna esemplare, anche ai genitori della piccola vittima, vedremo cosa dirà il giudice, di sicuro sappiamo solo che, se viene liberato, andrà a cercare un’altro bambino da stuprare.
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