Stava per partire per l’ Australia, a Sidney, lo scorso anno per partecipare alla Giornata mondiale della gioventù in programma dal 12 al 21 luglio. E fu anche per impedire quel viaggio, che lui avrebbe fatto con alcuni ragazzi della parrocchia, che don Rugggero Conti, l’ ex parroco di Selva Candida, fu arrestato dai carabinieri nell’ ambito dell’ inchiesta del pm Francesco Scavo. Il sacerdote, accusato di atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile aggravata, resterà in carcere, dove è tornato nelle scorse settimane per effetto delle nuove norme in materia di stupri, fino al 16 giugno prossimo quando comincerà il processo a suo carico. La difesa di don Ruggero, rappresentata dall’ avvocato Patrizio Spinelli, ha infatti chiesto il rito immediato. Secondo quanto si è appreso il pm Scavo nella lista testi citerà anche monsignor Gino Reali, vescovo della diocesi di Santa Rufina, al quale si sarebbero rivolti negli anni scorsi in giovani, ora adulti, che avrebbero subito le violenze sessuali dall’ ex parroco.
‘Ecco come quel prete mi ha fatto violenza’ Ecco i verbali dell’ ultimo interrogatorio che si è svolto lunedì, davanti agli inquirenti che seguono il caso, presso una compagnia dei carabinieri. Eugenio, un nome di fantasia, racconta ai carabinieri la sua triste storia: con don Ruggero Conti, Eugenio avrebbe avuto un vero e proprio legame, durato anni. «Da circa dieci anni, perciò da quando ne avevo sette», ha detto Eugenio al magistrato, «frequento la chiesa della Natività di Santa Maria Santissima. Don Ruggero l’ ho conosciuto subito. Fino a quando avevo undici anni, cioè quando ho fatto la prima comunione, tutto è stato normale. Poi ricordo, era pomeriggio: mi trovavo da solo nella parrocchia. Guardavo la tv seduto su un divano. Arrivava don Ruggero: si sedeva al mio fianco, mi diceva di sdraiarmi, poi mi accarezzava la testa, il petto, fino a portare la mano sulla patta dei miei pantaloni. Meravigliato da questo comportamento, scostavo bruscamente la mano di don Ruggero. Lui smetteva. Nei giorni e nei mesi seguenti la cosa si ripeteva spesso e don Ruggero non riusciva nei suoi intenti. «Un giorno, però, ricordo che era sera verso le 21, mi trovavo sempre da solo nell’ abitazione di don Ruggero, dopo aver cenato. Eravam
o seduti sul solito divano e lui iniziava nuovamente ad accarezzarmi. Vista la mia resistenza, mi offriva 50 euro, dicendomi che sarebbero stati miei se gli avessi permesso di farmi toccare nelle parti intime e di farmi praticare un rapporto orale. Allettato da tale proposta permettevo a don Ruggero…. di praticarmi un rapporto orale…» «Tutte le volte che poteva, tutte le volte che si presentava l’ occasione» continua Eugenio nell’ interrogatorio, «don Ruggero ci provava di nuovo. Io ci stavo soltanto quando avevo bisogno di soldi. Mi dava un po’ meno della prima volta, 20 o 30 euro. Don Ruggero non mi dava soltanto soldi. Mi regalava anche qualche capo di abbigliamento o i soldi per una pizza, a volte senza chiedermi in cambio di fare quelle cose. Dal 2004 fino ad oggi don Ruggero mi ha molestato sessualmente più di 20 volte. L’ ultima volta è stata circa due settimane fa. Don Ruggero - conclude il giovane - voleva sempre avere rapporti orali. A volte mi raccontava che gli piaceva fare queste cose soltanto con i ragazzi. Personalmente non conosco altri ragazzi che abbiano subito le mie stesse molestie. Ricordo però che una volta don Ruggero mi raccontò di essere riuscito a convincere a fare le stesse cose un altro ragazzo che di nome fa Stefano (nome di fantasia, ndr). Il sacerdote mi ha detto che con lui ha fatto tutto: cioè con lui ha avuto rapporti completi».
ROMA- «Nel complesso le accuse appaiono gravissime perchè riferiscono di un numero impressionante di abusi sessuali compiuti sui minori». Questo uno dei passaggi contenuti nelle sei pagine di motivazioni depositate dal Tribunale del Riesame di Roma che nei giorni scorsi ha confermato la misura cautelare in carcere per don Ruggero Conti, il sacerdote, ex parroco della chiesa di Selva Candida, alla periferia della Capitale, arrestato il 30 giugno scorso con le accuse di violenza sessuale. Il collegio presieduto da Antonino Lo Surdo si spinge ad ipotizzare «una condanna altamente probabile» per Conti, detenuto nel carcere di Regina Coeli dal novembre scorso.
Ma il vaticano perchè non prende mai le distanze da questi preti pedofili? perchè invece gli mette a disposizione soldi e avvocato? perchè non allontana dai bambini questi "sacerdoti" reduci di tali accuse? perchè un prete cacciato da un oratorio per aver molestato un bambino viene introdotto spesso in un'altro oratorio? possibile che per vedere un pò di santità nella chiesa si debba sopportare tutta questo odore di merda, diventa sempre + difficile credere che tra questi uomini vestiti di nero ci sia un San Francesco, forse sta morendo di malaria in africa cercando di sfamare qualche bambino, ecco quello la chiesa non l'ha mai aiutato; o credete davvero che l'otto x mille vada dritto nelle missioni... povero Dio, e pensare che l'ha costruito lui il vaticano.
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